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Movi-menti, di Filippo Ronco

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Movi-menti

di Filippo Ronco

Alle volte si accantonano pensieri solo perchè sorti con riferimento ad una cosa letta di corsa, alla quale non si è avuto il tempo di rispondere sul momento. Però i pensieri sedimentano, non svaniscono e si arricchiscono di sfumature. Ne riprendo alcuni oggi, a distanza di tempo, tanto son massimi sistemi e non c'è pericolo di scadenza.

Sono convinto che la società odierna, anche grazie alla straordinaria influenza positiva e trainante della parte migliore della rete, sia sulla soglia di radicali cambiamenti. Cambiamenti che vedo soprattutto in positivo e che coinvolgeranno qualsiasi aspetto della vita umana. Il cambiamento in positivo in fondo penso sia il destino del nostro vivere. Avremo migliori forme di governo, migliori politiche economiche e ambientali, migliori trasporti, miglior utilizzo dell’energia, più tempo per noi stessi e per le relazioni umane e, perché no, migliori vini. Perchè? Perchè ne abbiamo bisogno, perchè i cambiamenti in positivo ci sono indispensabili se desideriamo continuare a stare su questo pianeta e per poterci considerare una specie in reale evoluzione.

Giusto, l'ho presa troppo larga.
Ci sono numerosi movimenti nel mondo del vino. Non penso però sia possibile cintare all'interno del concetto di "movimento" gli obiettivi quando questi sono positivi e condivisibili tout court, come il minor impatto ambientale, il maggior rispetto della natura o, per restare appesi al nostro àmbito, la naturalità e sanità di ciò che beviamo e che mangiamo ogni giorno, la rispondenza reale ad un terroir, una coltivazione che rispetti il tempo e il modo della natura. La sostenibilità.

Il movimento ha senso come momento di denuncia e presa di coscienza e così è fintanto che non esaurisce il proprio compito che è quello di trovare uno sbocco più ampio rispetto alla fase iniziale di proselitismo: diventare cioè largamente condiviso e tradursi in qualcosa che il movimento trascende perchè applicabile e applicato dai più, parte della storia e del vissuto di tutti come scelta conquistata prima (da pochi) e acquisita poi (da molti).


A che punto stanno i movimenti del vino?

Non so se i movimenti del mondo del vino (anche all'estero) abbiano già esaurito il loro compito iniziale. Di sicuro dal gran fermento degli ultimi anni, complice anche la forte spinta alla trasparenza imposta dalla rete, credo che la vitivinicoltura sia cambiata e stia cambiando rapidamente e che lo stia facendo in meglio. Alcuni movimenti si sono già tramutati in mode, segno che non so se interpretare in positivo o in negativo ma che certamente è sinonimo di sdoganamento dei concetti verso pubblici più ampi.

Ecco, bisognerebbe adesso cominciare a impegnarsi sulla formazione, sul raggiungimento di un pubblico sempre più vasto, sulla distruzione delle micro-differenziazioni e delle barricate che non hanno più ragion d'essere. Sarebbe anche il momento di cominciare a confrontarsi in campo aperto, anche a Vinitaly magari, anziché simbolicamente farlo a qualche km di distanza. Rigorosamente negli stessi giorni. Però.

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15 Commenti

Inserito da Enzo Zappalà

il 18 ottobre 2010 alle 10:39
#1
caro Fil,
vedo che l'immagine assomiglia a un corno di vacca... Indicherebbe mica che la biodinamica è un miglioramento? Come ben sai essa (quella vera) si basa su concetti esoterici e astrologici privi di senso. da non confondere con la cura della vigna mediante attenzioni biologiche. Si dovrebbero mettere i puntini sulle i e non confondere le due cose. Una cosa è l'eliminazione di additivi chimici inquinanti e un'altra è l'applicazioni di metodologie da stregoni e da maga magò. Quest'ultima è una pratica che ci porta verso il passato e non certo verso il futuro!!!

Inserito da Filippo Ronco

il 18 ottobre 2010 alle 10:41
#2
Non ho volutamente parlato di biodinamica ma di movimenti in senso ampio che, se non vado errato, vanno quasi tutti nel senso di un minor impatto ambientale e rispetto della natura e dei cicli naturali di vita delle piante.

Ciao, Fil.

Inserito da Luigi Bellucci

il 18 ottobre 2010 alle 23:52
#3
Ho letto con interesse il pezzo, che ovviamente condivido, proprio perchè tratta ddei massimi sistemi.
Constato però che nella parte finale c'è un certo ERMETISMO: vedi "Sarebbe anche il momento di cominciare a confrontarsi in campo aperto, anche a Vinitaly magari, anziché simbolicamente farlo a qualche km di distanza. Rigorosamente negli stessi giorni. Però" ... cosa vuol dire ... a qualche km di distanza ... negli stessi giorni?
Per quanto riguarda Enzo, che ho sempre apprezzato per la sua incredibile fantasia, mi stupisce la sua ostilità al biodinamico ... "concetti esoterici e astrologici" ma l'effetto delle maree per l'attrazione della luna sugli oceani non lo ha mai sperimentato? O del drogaggio dei circuiti elettronici con atomi di silicio ne ha mai sentito parlare? E perchè non dovrebbe funzionare la luce del sole anche sul terreno opportunamente trattato? E poi il giudizio finale lo dovrebbe dare l'assaggio del vino ottenuto con quei metodi ... a meno che non consideri degli sprovveduti i milioni di agricoltori che stanno mettendo in atto da anni quei metodi, spesso con enormi soddisfazioni!
Con simpatia Luigi

Inserito da Filippo Ronco

il 19 ottobre 2010 alle 00:29
#4
Ermetismo presto svelato Luigi.
Era un banale esempio di ipocrisia che secondo me si sperimenta ogni anno quando molte delle maggiori correnti di vini naturali, naturalmente ostili a Vinitaly o a ciò che rappresenta, non mancano di sfruttarne visibilità e pubblico piazzando - a debita distanza - le proprie manifestazioni. E' solo un esempio e non vuol essere questo il centro del tema comunque.

Fil.

Inserito da Luca Risso

il 19 ottobre 2010 alle 10:03
#5
@Luigi
I fisici studiano moltissimo la forza di gravità (maree), e la fisica quantistica alla base del funzionamento dei transistor (silicio e droganti), un po' meno le corna di vacca piene di letame sepolte con la luna calante.
;-)
Luk

Inserito da Enzo Zappalà

il 19 ottobre 2010 alle 10:06
#6
caro Luk,
e meno male... le corna di vacca starebbero meglio sopra le loro propietarie....

Inserito da Filippo Ronco

il 19 ottobre 2010 alle 10:14
#7
Se uno crede all'omeopatia, potrebbe credere anche al corno di vacca. Ma c'è molto di più. Per esempio le recinzioni sub-terra con filo di rame, ecc. Sto parlando con Angiolino Maule per vedere se è interessato a condurre una rubrica sul tema qui su TigullioVino, stiamo discutendo sui modi, io vorrei una cosa senza alcun preconcetto o pregiudizio, aperta alle critiche, pronta a fronteggiare con argomenti tecnici, ogni tipo di discussione. Vediamo se ce la facciamo.

Fil.

Inserito da Luca Risso

il 19 ottobre 2010 alle 10:21
#8
@Fil,
sai come la penso, e invertire l'onere della prova è sempre una faccenda che non mi piace.
Niente contro nessuno, ma non ho alcun argomento per discutere su un piano "omogeneo".
Benvengano tutte le rubriche, non è detto che debbano necessitare delle mie opinioni.
:-)
Luk

Inserito da Filippo Ronco

il 19 ottobre 2010 alle 10:26
#9
L'idea è proprio quella di intersecare alcuni dei dettami della viticoltura biodinamica con quella tradizionale, cercando di stimolare un confronto pacato, il più possibile tecnico, sui reali effetti dell'una o dell'altra strada in varie situazioni. Ma non biodianamica in senso stretto, diciamo differenti approcci al vigneto e alla vinificazione, punti di vista. Comunque, è tutto da vedere, non è detto che si faccia, ne stiamo solo parlando.

Ciao, Fil.

Inserito da Luca Risso

il 19 ottobre 2010 alle 10:33
#10
@Fil
Io penso che la tua sia un agrande idea, molto attuale anche, ma semplicemente "non è la mia tazza di tè", con particolare riferimento alla teiera di Russel.
Luk

Inserito da Enzo Zappalà

il 19 ottobre 2010 alle 10:34
#11
sempre benvenuta la discussione. Anche se dovrebbe essere la biodinamica a DIMOSTRARE scientificamente perchè dovrebbe funzionare e non certo il viceversa... Povera Luna...

Inserito da Enzo Zappalà

il 20 ottobre 2010 alle 10:28
#12
caro Luigi,
non avevo letto il tuo commento...
Dunque, sulla marea sono perfettamente d'accordo. Ma come astrofisico da 40 anni conosco benissimo i suoi effetti, che assolutamente non possono alterare la fisiologia delle piante e degli essere umani. Ti ricordo (ed è facilmente dimostrabile con una banale formuletta) che la marea causata da un casa (o da una collina o anche da un enorme masso) su una piantagione vicina risulta milioni di volte superiore a quella che viene causata dalla Luna e dal Sole. Se ne deduce che le coltivazioni dovrebbero risentire enormemente di queste vicinanze, ma nessuno lo dice... E non parliamo poi di chi dice che anche l'uomo è fatto di acqua e allora... No, cari miei, non c'entra proprio niente! La marea agisce sugli oceani e quindi sulle coste solo e soltanto perchè l'estensione liquida è gigantesca. Hai mai visto una marea che agisce su una bacinella d'acqua?
Coloro che vorrebbero dare dignità scientifica alla biodinamica dovrebbero prima studiare molto bene la fisica e la chimica. E non vale certo la frase:"io provo,se funziona allora ci credo!". Questa è una visone fideistica, antica come il mondo e superata dalla ricerca scientifica. Se dopo 400 anni dalla scoperta del telescopio, siamo ancora a parlare di magie, di forze cosmiche ignote, di dinamiche senza senso, allora ... povero Galileo Galilei!!!! Ricordo anche che tutte le ricerche fatte sul campo da veri scienziati (e si possono trovare su Science e Nature) dicono che non è mai stato provato nessun legame tra Luna, pianeti e coltivazione. Poi chi vuole essere preso in giro, può pure accomodarsi e finaziare le varie aziende che -gentilmente- producono i famosi composti....
Viva Mago Merlino e il suo compagno Steiner!!! che questi signori dimostrino e non chiedano atti di fede. le streghe sono finite

Inserito da Enzo Zappalà

il 20 ottobre 2010 alle 10:36
#13
@tutti e a Luigi in particolare,
a seguito della discussione iniziata con Luigi, vorrei invitarvi a leggere questo articolo che avevo pubblicato su l'Acquabuona:

http://www.acquabuona.it/2008/12/si-puo-imitare-la-luna/

E' ovviamente molto semplice e poco "tecnico", ma tratta i concetti fondamentali. A chi poi ne vuole sapere di più scientificamente, posso anche inviare un mio piccolo trattato di una settantina di pagine sulla Luna e i suoi effetti. E' in PDF e posso inviarlo a chi mi vuole contattare...
Che fai tu Luna in Ciel...

Inserito da Luigi Bellucci

il 23 ottobre 2010 alle 20:01
#14
Caro Enzo, lungi da me sostenere che la biodinamica abbia delle basi scientifiche. Ho letto il Tuo pezzo e vorrei riprendere una Tua affermazione: "Se un fenomeno è vero e reale devono esistere formule o leggi che lo spieghino e lo rendino riproducibile quando e come si vuole" per farti notare che tutte le leggi ESISTONO, ma ben poche sono quelle SCOPERTE, che consentono di rendere il fenomeno RIPRODUCIBILE. Non per questo quei fenomeni non sono REALI. Ti sfido a trovare un produttore di vino che tutti gli anni faccia tutte le sue bottiglie uguali una all'altra! E quei vini non sono reali? Credo che il giudizio migliore sia quello "sperimentale": il vino non ha difetti, il vino ha dei difetti.
In alto i calici. Alla salute!

Inserito da Enzo Zappalà

il 24 ottobre 2010 alle 07:00
#15
caro Luigi,
mi spiace ma il tuo discorso non è condivisibile. Una cosa sono le leggi scientifiche e un'altra sono le opere dell'ingegno umano. Per andare all'eccesso: sicuramente la Gioconda non è e non sarà mai riproducibile, perchè si basa solo e soltanto su una necessaria tecnica (questa anche riproducibile)pittorica, ma riflette l'essenza del pensiero di Leonardo (e questo è il genio NON riproducibile). Il vino, nel suo piccolo, è un'opera d'arte e quindi unisce fenomeni riproducibili (quelli legati alla crescita di una pianta) alla sensibilità di chi la segue e la porta fino alla bottiglia.
Ma, la Gioconda e il vino sono reali, eccome!
La biodinamica, invece, sfrutta fenomeni celesti ipotizzando chissà quali contributi assolutamenti non dimostrabili. Che la fisica del Cosmo sia riproducibile lo dovremmo sapere tutti molto bene. Come pensi che si possano mandare navicelle spaziali su pianeti che distano da noi miliardi di chilometri se non potessimo conoscere e riprodurre gli effetti della gravità universale e di molte altre leggi? Come pensi che potremmo misurare la massa della Luna (tanto celebrata dagli astrologi e biodinamici) con errori di poche tonnellate, se non conoscessimo leggi fisiche estremamente accurate. E come potremmo sapere tutto sulla sua marea e sui suoi effetti senza conoscere dati accurati e SEMPRE uguali, pur considerando effetti estremamente sottili e variabili secondo altre leggi. Tu forse non saprai che il movimento della Luna è rappresentato da una serie di equazioni di pagine e pagine, attraverso la quale siamo stati in grado di fare scendere un uomo su di essa. Analogamente una piccola automobile automatica si è mossa su Marte.
Non confondiamo Scienza con Arte o, ancora peggio, con la filosofia spiccia alla Steiner. Se uno vuole intonare canti al dio Sole o alla dea Luna lo faccia pure, come gli antichi uomini delle caverne, sperando che il suo vino sia benedetto dagli dei benigni (magari facendo anche qualche sacrificio...), ma che non tenti di sfruttare la scienza e le forze strane e cosmiche per cercare di darne una valenza scientifica. Le corna di vacca e il loro compost sono prese in giro della ragione umana e di 400 anni di ricerca scientifica seria. Che si curi la terra con passione, che non si inquini, che si lavori con la zappa, e via dicendo, ma -per favore- lasciamo stare l'Universo, soprattutto senza conoscerlo assolutamente!!!

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Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

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