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Paradossale zelo proibizionista

di Filippo Ronco

MappaArticolo georeferenziato

La Fiera Enologica di Taurasi è stata annullata dall'amministrazione locale. Un autogol senza precedenti da parte del Comune di Taurasi. Inverosimili le "motivazioni", ottimamente smontate dall'amico Luciano Pignataro con un articolo davvero magistrale che consiglio a tutti di leggere. Se non fosse per la tragicomica situazione, ci sarebbe in effetti da restare a bocca a perta di fronte al paradossale zelo con il quale l'amministrazione e la Proloco di Taurasi si sono adoperati per evitare possibili (?) violazioni delle disposizioni contenute nel c.d. "pacchetto sicurezza" recentemente emanato dal Governo.

Le "ragioni" sono esposte con un certo tentennamento nel video seguente dagli amministratori locali dell'enoico comune avellinese. Anche a volerle prendere per buone infatti, ci sarebbe da chiedersi se all'annullamento tout court della manifestazione non fosse possibile sostituire provvedimenti meno drastici che consentissero al tempo stesso il pieno rispetto delle recenti disposizioni di legge: per esempio proibire la vendita e/o la somministrazione di alcolici a minori di una certa età impiegando un certo numero di forze dell'ordine per garantire il controllo.

Da qui è possibile firmare una petizione a sostegno della manifestazione.

Letto 10129 voltePermalink[3] commenti

3 Commenti

Inserito da Ugo Brugnara

il 13 agosto 2009 alle 16:12
#1
Buongiorno a tutti.
Ho letto con curiosità prima, con attenzione poi e con il plauso infine, l’articolo di Luciano Pignataro. Ma la sensazione più forte è la delusione mista ad amarezza! Lo dice un trevigiano spesso critico ma anche molto amico della gente del sud. Questo autogol di tutta la Campania è di una tristezza inaudita. Non so se sia vero tutto quanto dice, con tono polemico, il sig. Pignataro, ma è pur vero che la dichiarazione del sindaco di Taurasi lascia intendere che sia proprio una faccenda squallida e di difficile interpretazione. Di certo v’è una scarsa attenzione per la propria gente. Mi par di capire che nella zona ci sia poco altro per cui andar fieri se non per un vino di assoluta eccellenza. Un vino frutto della generosità di una terra baciata dal sole, ma anche frutto del diligente lavoro dell’uomo. Tra Vino in Villa, Calici di stelle, premi letterari ecc., è tutto un susseguirsi di feste, sagre e mostre che hanno come tema il vino; senza problemi di sicurezza. Certo qualcuno potrà bere un bicchiere in più ma ormai siamo organizzati per portarci appresso un... autista astemio. Non so cosa possa servire la raccolta di firme contro questa autentica idiozia perchè penso che il danno sia fatto e non depone certo a favore dei miei amici terroni! (in enso scherzoso, ovviamente). Spero proprio che si possa rimediare.
Forza irpini! Ugo Brugnara, un polentone amante del Taurasi.


Inserito da Luigi Bellucci

il 20 agosto 2009 alle 15:31
#2
Il Sindaco di Taurasi e i suoi collaboratori sono rimasti "impauriti" dal pacchetto sicurezza tanto da non ricordare neppure i riferimenti (l'articolo 23 non esiste. Si ferma al 12). Ancora una volta si ha la dimostrazione che il grande GOYA aveva visto giusto con la sua acquaforte e acquatinta "Il sonno della ragione genera mostri".
Purtroppo oggi nessuno ha la forza o la voglia di condannare l'oppressione del potere e ogni forma di sopraffazione e la ragione continua a dormire ... siamo tutti un po' "rincoglioniti addormentati" dalla televisione, come cantava il grande Giorgio Gaber (vedi e senti La televisiun che la t'indurmenta come un cujun: http://www.youtube.com/watch?v=VJkoiz30Y0Q)

Inserito da Elisabetta Tosi

il 28 agosto 2009 alle 08:46
#3
Balle. Conosco troppo bene, per averci lavorato insieme per anni, la mentalità degli amministratori pubblici. I motivi per cui non si permette più a qualcosa che funziona di esistere sono solo di due ordini: politico ed economico, e spesso si sommano. Ordine politico: non ho nessuna intenzione di dare l'avvallo a qualcosa fatto da altri, magari di colore diverso dal mio. Economico: non ho nessuna intenzione di finanziare qualcosa che non ho inventato/promosso io, e per la quale non ho alcun ritorno personale. Ma siccome per dire la vertià servono caratteristiche di cui la classe degli amministratori è solitamente priva, ecco che si tirano fuori le motivazioni più risibili e assurde, incuranti delle incazzature che procurano a chi si sente insultato nella propria intelligenza.

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Filippo Ronco

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Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

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