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Back office

Le critiche a Terroir Vino

di Filippo Ronco

MappaArticolo georeferenziato

Ringrazio la mia famiglia, la commissione degustatrice, i ragazzi del servizio, gli sponsor (pochi ma buoni) e tutti gli amici che mi hanno aiutato a rendere possibile questa due giorni genovese appena giunta al termine e con grande soddisfazione dei più, pare di leggere dai primi feedback che ho trovato online. Migliorabile l'esperimento VUU, grande soddisfazione più o meno unanime per Terroir Vino. Come al solito non pubblicheremo alcun comunicato conclusivo inneggiante al "successo strepitoso", alla "decuplicazione dei visitatori" o agli "elogi delle istituzioni" o ad altre amenità analoghe, preferendo al contrario lasciar parlare i diretti interessati, produttori, operatori, blogger, appassionati.

Vorrei qui mettere in evidenza due e-mail di critica (sdegnata l'una, più moderata l'altra) ricevute sullo stesso argomento, segno che il motivo della critica al di là del tono utilizzato è fondata.


Prima e-mail:


Siete veramente ridicoli, non sapete organizzare gli eventi, e' meglio che ritornate a Rapallo con 30 cantine, non e' possibile far pagare 20 euro di ingresso alle 19,30 garantendo un orario fino alle 22 quando gia' alle 8 meta' delle cantine erano gia' andate via e alle 9 praticamente tutte. Dovrei chiedervi il rimborso del biglietto!


Seconda e-mail:

Salve, ieri sera sono venuto per la prima volta alla vostra bella manifestazione per motivi di lavoro intorno alle 19 purtroppo.....visto poi quello che e' successo. Devo farvi i complimenti per il luogo, la qualita' e la qualita' presentata, ma in tutti questi anni sono andato a tantissime degustazioni di vino, tipo vinitaly, vinum,critical wine e in tanti alberghi ma non avevo mai visto in vita mia come ieri le cantine scappare via quasi tutte una o due ore prima che finesse l'evento con un sacco di gente povera pagante , e' un comportamento scorreto per chi paga il biglietto e voi non avete fatto niente per inpedirglielo. Alle cantine interessano solo gli operatori del settore e la stampa che non pagano neanche per entrare. Spero di tornare il
prossimo anno e vedere maggiore correttezza da tutti. Un po' deluso vi saluto.


Questa la mia risposta che desidero rendere pubblica perché non vi sia alcun tipo di fraintendimento sulla nostra più totale buona fede e correttezza all'ingresso:

Gentile...omissis...
mi dispiace leggere quanto mi scrive, soprattutto dopo l'impegno profuso per mandare tutti a casa contenti. In effetti quello che solleva è un problema difficilmente arginabile. Non so a quali manifestazioni abbia assistito ma le garantisco che anche a Vinitaly ormai tutti sanno per esempio che il lunedì c'è un fuggi fuggi generale delle aziende...

Per quanto riguarda la nostra organizzazione, tengo solo a precisare la nostra più totale buona fede: per quanto il numero di persone paganti sia risibile rispetto al totale di visitatori della manifestazione, posso infatti garantirle che alle ore 19.00 nessun produttore aveva ancora abbandonato le sale. Dalle ore 19,45 circa abbiano notato i primissimi espositori andarsene (sardi che dovevano prendere un traghetto tassativo alle 20,00 o altre aziende con giustificazione più che plausibile e che dalle ore 20,00, in ogni caso, ogni visitatore che è entrato è stato
opportunamente avvertito all'ingresso del fatto che alcuni espositori stavano iniziando ad andarsene.

Sempre dalle ore 20,00, abbiamo contestualmente dimezzato il prezzo del biglietto. Dalle ore 20,30 abbiamo del tutto chiuso la cassa dell'ingresso 1 mentre dalle ore 21,00 quando ancora era presente circa la metà degli espositori, nessuno ha più pagato l'ingresso, come era giusto che fosse (nonostante le nostre cibarie girassero ancora di gran lena...).

Posto che alle ore 19,00 era per noi impossibile prevedere l'orario durante il quale le aziende avrebbero iniziato ad andarsene, comprendo e condivido, in parte, le critiche di chi è rimasto deluso non trovando la totalità di espositori presenti al momento del suo ingresso ma nel contempo rivendico la nostra più totale buona fede nell'aver prima dimezzato e poi del tutto interrotto la richiesta di alcun pagamento all'ingresso. Pagamenti, tengo a sottolinearlo ulteriormente, che nell'ordine delle cose sono per noi risibili dal momento che il 90% degli ingressi sono gratuiti (stampa, blogger, operatori accreditati, amici degli amici..).

Il fatto di scrivere 22.00 come ora di fine è per avere lì tutti o quasi almeno fino alle 21.00. Se scrivessi 20,00 probabilmente il fuggi fuggi inizierebbe alle 19.00, c'è poco da fare, quando si arriva alla fine della giornata, il produttore è spossato e stanco e sente il desiderio di andarsene.



Considerazioni a margine

Al di là dei toni utilizzati, soprattutto nella prima e-mail, il problema indicato è effettivamente presente, non solo nella nostra ma un po' in tutte le manifestazioni che impegnano i produttori in una lunga e faticosa giornata o nelle fasi conclusive per quelle che durano più giorni (es. il lunedì di Vinitaly o simili). Ho voluto pubblicare queste critiche anche per vedere quale potrebbe essere la soluzione migliore anche dal punto di vista dei produttori.

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49 Commenti

Inserito da Filippo Ronco

il 17 giugno 2009 alle 12:43
#1
Preciso anche che l'unica persona che è venuta a lamentarsi direttamente con me (pur essendo entrata alle 19.00 con ancora tutti i produttori presenti) non so se sia una delle due che hanno inviato la mail o meno ma ha ricevuto il rimborso del biglietto immediatamente. Tanto vi dovevo.

Fil.

Inserito da Luca Risso

il 17 giugno 2009 alle 13:02
#2
Tenendo conto che accontentare tutti è fisicamente impossibile, penso che una soluzione potrebbe essere quella di ufficializzare un sconto dopo un'ora X, oppure avvisare che l'organizzazione non si ritiene resopnsabile se non tutte le aziende indicate saranno presenti dopo l'ora X.
Comunque anche un disclaimer sugli effetti negativi dell'abuso di alcol non sarebbe male.
:-)
Luk

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 17 giugno 2009 alle 13:38
#3
Grazie Filippo per aver sollevato questo tema perché lo avevo anche io sulla punta dei polpastrelli e sono contento di poter dare un contributo.
Come sai io sono fra quelli che, per lavoro, può sempre fare il confronto dall’interno con manifestazioni di uguale o simile portata nell’ambito di altri settori, anche industriali, locali ed anche internazionali.
Curioso è osservare come Terroirvino somigli per organizzazione ed impostazione impeccabili più ad una fiera di altro settore nel senso che ha delle connotazioni positive che non sono comuni ad altre manifestazioni del food e soprattutto wine così come è curiosissimo dover osservare che purtroppo invece, in comune con le altre ( molte se non tutte ) Terroirvino possiede questa connotazione negativa dell’abbandono prematuro delle postazioni. ( perché è negativa a prescindere )
E’ sicuramente una cosa sulla quale qualsiasi organizzazione ha il dovere di trovare rimedio e con questo non ho inteso necessariamente impedirlo, ma porvi rimedio si.
Giusto per non nasconderci dietro al dito, possiamo dire che un ora prima della chiusura è comprensibile ( io l’ho fatto ) che si cominci con comodo a mettere in ordine il desk lasciando lo stretto necessario ad arrivare fino alla chiusura e che quindi possa anche verificarsi l’eventualità che non tutti gli articoli siano più reperibili in degustazione ( alcuni saranno anche terminati ).
Non trovo corretto l’abbandono delle postazioni prima della chiusura ed anzi, come fanno altre organizzazioni lo sanzionerei pesantemente fatti salvi accordi precedenti.
Io ero da solo, per ogni necessità di temporaneo distacco dal desk ho raggiunto un facile accordo di mutuo soccorso con il mio vicino e non credo che questo non sia possibile anche per altri.
Arginare il fenomeno non è neanche tanto impossibile a mio modesto parere, perché secondo me si manifesta quando l’organizzatore tollera che i primi lo facciano, ne consegue che il rivoletto presto sarà un torrente e poi un fiume in piena.
Se alcuni espositori hanno l’esigenza di staccare prima, lo avranno comunicato all’organizzatore il quale avrà disposto personale in grado di tenere coperto il desk anche senza il titolare presente fino alla chiusura.
Detto questo, al Vinitaly la situazione è persino grottesca e l’ingresso al pubblico costa molto più di Terroirvino, Domenica sera e Lunedì gli espositori chiudono gli stand con largo, larghissimo anticipo regalando intere bottiglie aperte proprio a quella categoria di utente alla quale sarebbe opportuno non dare da bere ulteriormente.
A me però hanno sempre insegnato a non consolarmi dei miei limiti osservando chi ne ha di più, ma a cercare di superarli osservando chi è già riuscito a farlo.
Se il buonsenso non è bastante, si applichino le regole.

Ciao
Paolo

Inserito da Tomaso Armento

il 17 giugno 2009 alle 14:31
#4
Fil,
scusa io non ho tutta la cicaleccia di Paolo e sparo come sempre col mio cannone: perchè oltre alla reperibilità in liguria non indichi (in totale buona fede e facendotelo dire direttamente dal produttore) fino a che orario resta?
Mi spiego meglio, ad ogni produttore chiedi con totale sincerità come è messo col ritorno senza imporre nulla e ti fai dire. Dopo inserisci nella guida il campo "presente sino alle" così diventa un'informazione fruiibile anche per gli interessati e sai in anticipo quanti dovrebbero esserci nelle varie fasce orarie.
In fondo mi sembra una cosa innocua e utile per tutti. E poi è pure gratis :-)

Ciao
Tom

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 17 giugno 2009 alle 15:24
#5
@ Tom,
Questa volta non mi trovi pienamente d'accordo, così non si porta rispetto nè verso l'organizzazione nè verso il pubblico.
Sarebbe come dire che io vado a vedere un'opera di Puccini a Milano, ma siccome il tenore ha da prendere l'aereo per New York, nell'ultimo atto mi devo accontentare di vedere una rappresentazione monca.
Tollero che se il tenore non c'è esso venga sostituito.
In questo contesto Terroirvino è un'opera scritta durante tutto un anno dove gli attori sono stati selezionati accuratamente ed hanno il privilegio di potersi "esibire".
Laddove non possono hanno facoltà di farsi "sostituire o rappresentare", ma mancare globalmente è fuori dubbio una mancanza nei confronti di chi viene per assistere.

Rileggendo tutti i commenti, dal tuo a quello di Luk, di nuovo anche Fil, mi pare evidente che nell'ottica di dare soddisfazione a tutte le parti sarebbe auspicabile che si intervenisse su più fronti.

@ Tutti

LATO ESPOSITORE
Fatto salvo che chi espone dovrebbe avere l'obbligo di coprire l'intero orario espositivo, prevedere un servizio di copertura previ accordi per le particolari esigenze di orario sarebbe già una soluzione.

Esempio : Roma Wine Festival : sabato alle 20:00 ho lasciato ad un sommelier la mia postazione fino alle 22:00 costo : 50 euro, servizio : impeccabile , Immagine : Ottima e mi son trovato anche tutto in ordine e inventariato la domenica mattina.

LATO VISITATORE
Se la manifestazione termina alle 22:00 io scriverei ben chiaro che dalle 21:00 l'ingresso è libero e non si garantisce la reperibilità di tutti i prodotti.
Altrimenti chiudere ingresso alle 21:00 e la gente man mano fluisce mentre gli espositori incominciano a sbaraccare

Al di la del se pago voglio, presentare agli occhi del pubblico un campo di battaglia e non una sala di degustazione, forse conviene non presentarla affatto.

Ciao
Paolo

Inserito da Filippo Ronco

il 17 giugno 2009 alle 15:32
#6
@ Paolo
Ribadisco che da quando la sala non era più all'altezza, nessuno ha pagato. Concordo con l'idea di rendere libero anche formalmente (quindi per iscritto) l'accesso da una certa ora avvisando (anche per iscritto, perché oralmente lo abbiamo fatto anche quest'anno) quando alcuni produttori iniziano a mancare. Non è invece ammessa proprio contrattualmente la presenza di "sostituti" ed è anche un po' questo il prezzo da pagare per chi viene. Terroir Vino cerca nel limite del possibile, da sempre, di garantire la copertura dello stand, non da un sommelier o da un agente (salvo casi eccezionali) ma direttamente dal titolare dell'azienda o da un referente diretto dell'azienda. Questo non giustifica ma spiega che è ancora più complesso tenere lì il capo con le catene. Fosse uno pagato apposta per fare quello sarebbe leggermente diverso. Faccio tesoro di tutti i suggerimenti passati e futuri e li metterò sicuramente in pratica.

Ciao, Fil.

Inserito da Tomaso Armento

il 17 giugno 2009 alle 15:54
#7
Paolo,
il tema è che si fai rappresentare il Bruma non ti arriva come quando lo racconti tu. Non ci sono caz*i. E puoi spenderne quanti ne vuoi, anche se c'è uno con strapassione non è lostesso. Ora nell'ottica del clima che Fil crea a Ge, che secondo quanto si legge sul web è la cosa che più rimane della manifestazione nelle righe e sulla quale Fil punta di più. Poi si può andare anche nella tua direzione, tipo dicendo "produttore presente direttamente sino alle" e poi ti fai rappresentare, sapendo però che lì non c'è chi il vino lo ha fatto.
Ricordo a Simposio di Davide che un produttore che si è fatto rappresentare e del quale volevo assaggiare i prodotti mi è passato letteralmente di testa solo perchè non c'era! E pensare che ho pure parlato col suo rappresentante....il clima cambia.
Poi per carità di fiere e mostre ne vedo tante anche io (lavoro anche con aziende che le organizzano, fortuna del mestiere i soldi servonoa tutti) ma "quel" modo mira al contatto commerciale, non alla personalizzazione del contatto.
Non paragonerei l'opera ad una mostra, la mostra la puoi vedere tutta o una parte, l'opera ha un inizio e una fine, un ordine e un filo logico. La mostra ni, ovvero come tu stesso mi hai detto in altre occasioni "ognuna ha il suo perchè" sia per il produttore che per il visitatore. Quindi se il visitatore lo sa prima si organizza per vedere quello che vuoi e se quello che vuoi non c'è ma lo sai sai anche associarne il valore e scegliere.
Mia opinione, ma il web 2.0 è relazione, quello fatto bene è buona relazione. Altrimenti come dice Gianluca di Minimarketing forse....vale la pena comprare broadcast...
http://www.minimarketing.it/2009/06/nemmeno-i-social-media-guru-conversano.html
ciao
Tom

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 17 giugno 2009 alle 15:56
#8
@ Fil,
La sala a mio avviso è degenerata l'ultimo quarto d'ora anche se alcune avvisaglie le si erano potute vedere qualche tempo prima e comunque solo nell'ultima ora.

Io credo che alcuni si siano sentiti giustificati a mollare prima avendo potuto osservare che altri lo avevano fatto prima ( questo secondo me è il passaggio )

Capisco il valore aggiunto della presenza del titolare e la sposo in pieno, tuttavia ritengo che proprio per questo, poichè essere selezionati per Terrorivino costituisce un privilegio, in quei casi giustificati nei quali il produttore non può garantire l'intera copertura, sarebbe bello poter avere una sostituzione. ( Ribadisco, solo per coprire l'eventuale buco )

Ciao
Paolo

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 17 giugno 2009 alle 16:00
#9
@ Tom,
Mi piace questa tua ultima osservazione e credo che mixando un pò tutti gli interventi qui sopra già ci siano parecchie utili indicazioni per tutti ..

Ciao
Paolo

Inserito da Antonio Mestichelli

il 17 giugno 2009 alle 16:37
#10
quel che mi colpisce al di là del merito è che alla critica si da spazio e misura e non ci si vergogna assolutamento del dissenzo anzi di questo si fa consapevolezza.
io sono orgoglioso di partecipare, scrivere, per quel che posso, in questa comunità di interessi e passioni e discussioni.
grazie per la genuinità, rara come la gentilezza, la gratuità e l'ammirazione.

Inserito da Roberto Panizza

il 17 giugno 2009 alle 23:14
#11
Ciao Filippo,
complimenti per la manifestazione.

Di sicuro è bene ascoltare ogni critica, nel tentativo di accontentare tutti, però bisogna sapere che è impossibile riuscirci. eviterei di parlare di ingresso gratuito ad una certa ora, rischi di trovarti una piccola folla all'ora x, che aumenterebbe il casino. A mio parere è bene specificare la necessità di rispettare gli orari al momento dell'adesione e far girare nel primo pomeriggio una circolare nella quale lo si ricorda in maniera esplicita. Vedrai che le defezioni si annullano da sè, a parte chi ha impegni precisi.

Inserito da Filippo Ronco

il 17 giugno 2009 alle 23:31
#12
Ah solo il fatto che il re dell'impegno si sia sbattuto a registrarsi per lasciare un commento vale il viaggio come si dice.. :-) Grazie Roberto, questa della "circolare" me la segno che è utile. Fil.

Inserito da Tomaso Armento

il 18 giugno 2009 alle 09:18
#13
Mi permetto: il "re dell'impegno" ci ha fatto assaggiare un buon pesto....

Inserito da Filippo Ronco

il 18 giugno 2009 alle 09:47
#14
Roberto è un grande. E' anche il re del pesto, dell'olio e di tante altre cose a Genova. E' uno che mi ha insegnato molto e che mi ha dato molto, c'è una profonda stima reciproca (penso), veramente in gamba. Potete conoscerlo meglio su www.pestogenovese.com e su www.palatifini.it

Ciao, Fil.

Inserito da Tomaso Armento

il 18 giugno 2009 alle 09:55
#15
Gatstronomia Rossi! Avevo persino provato a mandare una mail, peccato non abbia ancora avuto risposta. Gli impegni..
Ciao
Tom

Inserito da Roberto Panizza

il 18 giugno 2009 alle 10:00
#16
Grassie Filippo, ovviamente c'è stima da parte mia, sennò lo avreti capito senza ombra di dubbio :).

Secondo: vedete di non andare "OT".
Terzo : mi scuso se non ho risposto, riproviamo ! :)
ciao !

Inserito da Alessandra Rossi

il 18 giugno 2009 alle 20:56
#17
Concordo sulle riflessioni e sulle soluzioni proposte. Aggiungo che andrebbe creata una zona "prodotti tipici" per valorizzare maggiormente la presenza di olii, pasta ed altre squisitezze non bevibili.
Ma Filippo ha dimostrato di saper migliorare ogni anno (invecchia bene :-)) e cosi' come ha saputo inventare ed organizzare quella piccola perla di Vinix Unplugged, cena compresa, saprà, nella prossima edizione, proporci ulteriori soluzioni logistiche ed idee originali.
Una nota personale su Roberto Panizza:
Mi ha fatto innamorare del pesto e del suo modo di proporre la gastronomia.

Torno a lavorare ai video e saluto maremmanamente.
Ale

Inserito da Alessandra Rossi

il 18 giugno 2009 alle 20:58
#18

Inserito da Pamela Guerra

il 19 giugno 2009 alle 14:55
#19
Ciao,
io son meno tollerante di voi: per me, se si stabilisce un orario, quello deve essere!
Non esiste che che un espositore si prenda 'pause pranzo' o sconti d'orario, è questione di correttezza nei confronti di tutti: pubblico, altri espositori, organizzazione.
Ci può stare che l'ultima mezz'ora sia meno fruttifera,anche perché siamo tutti essere umani e una giornata di esposizione è pesante davvero.
Pensato per esempio di introdurre la classica 'penale'? Se ti allontani dal desk, se lo abbandoni prima, paghi un tot, che a me organizzatore servirà per far fronte ad eventuali sconti, montagne di critiche da affrontare, perdita di immagine.
Sembrerò dura e poco comprensiva, ma credo che anche da certe cose si veda la professionalità di ciscuno.
Possono anche essere prese in considerazioni 'concessioni' (il traghetto che parte, la concomitanza di altre situazioni,etc), ma vanno comunque anticipate e giustificate, e il pubblico (soprattutto il pagante)avvisato.

Pamela

Inserito da Tomaso Armento

il 19 giugno 2009 alle 15:00
#20
Pamela, sto lavorando con alcuni produttori per cercare di far uscire dal nulla il Dolcetto di Ovada: ti garantisco che la flessibilità di Fil è l'arma vincente per tenere coeas la realtà ed è difficile mantenere/mettere in pratica quanto tu dici. Molto spesso è una questione di modi di vedere. Solo tu e Paolo (perdonatemi, un pò influenzati dall'efficientismo Milanese, come mè -sigh-) avete fatto commenti efficientistici....eppure tanta gente legge.....
Non è una nota di demerito, ma sto imparando che il tessuto è molto variegato (meno male!.

Ciao
Tom

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 19 giugno 2009 alle 15:14
#21
@ Tom,
Se ti mando alcuni regolamenti di partecipazione ad altre manifestazioni ti metti le mani nei capelli allora.. altro che penali !!

Non è "efficientismo", è soltanto rispetto verso se stessi e gli altri, ma tu questo lo sai benissimo visto che con il pubblico in Agritur o lo sai o lo sai...

Io sono un forte sostenitore del libero arbitrio, non mi fraintendere, tuttavia so anche che questo è maggiormente manifestabile quando le regole sono chiare.

Bye
Paolo

Inserito da Alessandra Rossi

il 19 giugno 2009 alle 15:20
#22
@ Pam: credo che non si possa obbligare un espositore pagante a fare il bravo a tutti i costi. Sicuramente va concordata una strategia con l'organizzazione. Non e' tanto la correttezza che manca (Vincenzo Ciaceri di Poggio al Toro, col quale sono andata via intorno alle 20:30 aveva, come altri, buoni motivi per dover partire un poco prima), ma la capacita' di organizzarsi ed informare. Poco male, a questo si rimedia.
E senza note di demerito, i produttori non sono ragazzini da sculacciare. E talvolta anche loro vengono delusi...
Quindi rimbocchiamoci tutti le maniche e soprattutto comunichiamo.

Inserito da Filippo Ronco

il 19 giugno 2009 alle 15:27
#23
Mah, sarà che io d'indole non sono punitivo ma comprensivo, sarà che cerco sempre più di capire ed appianare che attaccare ma sarà soprattutto il fatto che so la fatica che si fa a prendere i soldi di una fattura normale, figuriamoci quelli di una penale. Ad ogni modo, la penale non è la via che mi interessa, non è proprio nello spirito, il nostro contratto che poi non è manco un contratto è una paginetta semplice, non vogliamo fare cose troppo burocratiche, io odio la burocrazia.

Forse devo rivedere un minimo il mio tono iniziale accondiscendente. Premesso che concordo sul fatto che l'espositore dovrebbe stare al suo posto fino all'orario prestabilito - su questo siamo d'accordo - è anche vero che un vero appassionato o un operatore non arriva all'ultimo minuto. E' vero che c'è stato buon senso e non sono stati chiesti soldi a chi è entrato tardi, è vero che la gente quando anche 1 solo produttore aveva abbandonato la sala ha cominciato ad essere avvisata prima di entrare. E' vero infine che alle 19.00 orario di alcuni a pagamento, non c'era ancora la benchè minima avvisaglia che da lì a un'ora circa alcuni avrebbero iniziato ad andarsene.

Quel che voglio dire è che non si può stabilire tutto con i contratti, che ci vuole un po' di comprensione da una parte e dall'altra e che soprattutto bisogna essere elastici, l'unica persona che si è lamentata a voce (probabilmente una delle due che poi hanno scritto la mail, non so dirlo, ha ricevuto i soldi indietro (nonché l'offerta di una bottiglia di Borgo San Daniele, sdegnosamente rifiutata al posto del rimborso - figura incredibile che ti da il metro del "tipo" - ).

Giusto per bilanciare le cose che dal mio punto di vista non sono mai o bianche o nere ma sempre composte di infinite sfumature di grigio.

Ciao, Fil.

Inserito da Tomaso Armento

il 19 giugno 2009 alle 15:57
#24
Caro Fil, ammiro la tua pazienza e capacità negoziale

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 19 giugno 2009 alle 15:59
#25
Avvocato fu !

Inserito da Patrizia Rampa

il 19 giugno 2009 alle 16:24
#26
non si tratta ne di essere punitivi ne di essere accondiscendenti ma semplicemente di fare rispettare delle regole chiare. Noi espositori dovremmo essere i primi ad avere interesse a restare fino alla fine nel rispetto dell'organizzazione e del pubblico pagante.Possono esserci situazioni particolari in cui "qualcuno" ha bisogno di lasciare prima la propria postazione, e sottolineo qualcuno che dovrà anche spiegare all'organizzatore i motivi oggettivi.Allora visto che il discorso si riduce a pochi, trovare una soluzione per arginare la non presenza di questi pochi non è cosa impossibile. Potrebbe anche bastare imbastire una tavola dalle 20 in poi con i soli prodotti di chi ha dovuto lasciare la manifestazione ed un solo sommelier con spese a carico delle aziende che non possono presenziare fino all'ultimo. Ma perchè questo funzioni, gli espositori che non possono restare fino alle 22 dovranno avvisare contestualmente alla prenotazione stessa,in questo modo l'organizzatore ha tutto il tempo di poter organizzare e preparare anche un "sostituto" sui prodotti che dovrà raccontare dalle 20 in poi....Siamo fra persone intelligenti e credo che un punto di incontro lo si trovi sempre, le penali non servono,lasciamole a chi non ha buon senso,responsabilità e correttezza.

Patty

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 19 giugno 2009 alle 16:27
#27
@ Patty,

Mi piace molto

Inserito da Patrizia Rampa

il 19 giugno 2009 alle 17:54
#28
@Fil non sono molto d'accordo con questa tua affermazione "è anche vero che un vero appassionato o un operatore non arriva all'ultimo minuto". Non so' cosa tu intenda per ultimo minuto visto che si parlava di un lasso di tempo che decorre tra le 19-20 e le 22; non dimentichiamoci che terroir vino è organizzata di lunedi' "giorno lavorativo", ma nonostante la giornata di lavoro, proprio perchè appassionato,il pubblico arriva anche tardi.

Ciao
Patty

Inserito da Alessandra Rossi

il 19 giugno 2009 alle 18:26
#29
Concordo, Patrizia. E capisco Filippo, che sia per indole sia per ruolo - l'ha voluta lui, 'sta bicicletta :-) - deve effettivamente dare il massimo nell'organizzazione e nella negoziazione.

Inserito da Filippo Ronco

il 19 giugno 2009 alle 18:37
#30
Terroir Vino è organizzata di lunedì proprio perché è rivolta all'operatore. A mio avviso l'appassionato che viene si dovrebbe attrezzare per arrivare almeno alle 19.00. Se entri alle 20.30 cioè, di fatto, quasi a fine manifestazione per una manifestazione che apre alle 11.00 della mattina, significa che forse non sei poi così appassionato. Questa "fatica in più" che deve fare l'utente comune che non può entrare prima, è un po' voluta in effetti. Si cerca di portare pubblico selezionato e soprattutto "motivato" durante tutta la giornata con questa logica: se ti prendi un giorno dal lavoro per venire, probabilmente il tuo livello di motivazione è particolarmente alto rispetto alla media e probabilmente sarai un utente utile / interessante per l'espositore. Se mi entri a un'ora abbondante dalla fine forse sei un utente che si, "annammosene a fare un giro". Magari sbaglio eh !

Comunque, questo problema o lato espositore o lato fruitore, sarà risolto, questo è poco ma sicuro.

Grazie a tutti per i suggerimenti.


Fil.

Inserito da Sergio Ronchi

il 19 giugno 2009 alle 23:59
#31
Filippo, tutti questi commenti sono molto interessanti su un "problema" abbastanza comune. Purtroppo quest'anno non sono riuscito a venire a Genova e quindi posso solo fornire una nota generale avendo organizzato qualche evento a Milano e partecipato "dietro al banco" a moltissimi eventi.
Se i produttori sono "paganti" non si può obbligarli a rimanere al loro posto sempre però anche chi paga un biglietto ha il diritto di poter assggiare quanto pubblicizzato. Cosa fare quindi? Con un piccolo costo aggiuntivo si possono pagare sommelier che affiancano il produttore nella mescita e che lo sostituiscono in caso di assenza. A me è capitato spesso di essere abbinato come sommelier a una specifica cantina ed avere ricevuto per tempo le caratteristiche dei prodotti in degustazione in modo da potermi preparare adeguatamente alle domande degli astanti. E' chiaro che il produttore dà molto di più e può raccontare tutto e di più sui propri vini e sull'azienda.

Inserito da Luca Risso

il 20 giugno 2009 alle 07:27
#32
Qualcuno alla VUU aveva chiesto cosa è il web 2.0?
Eccolo.
Luk

Inserito da Filippo Ronco

il 20 giugno 2009 alle 09:39
#33
;-)
Fil.

Inserito da Vincenzo Ciaceri

il 20 giugno 2009 alle 10:00
#34
intanto colgo l'occasione per ringraziare ancora fil. per tutta l'organizzazione perfetta e piacevolissima.

io sono stao uno di quelli che si è congedato prima e mi scuso con fil. (ho i miei motivi ma non credo che debba dilungarmi su fatti privati). Credo che sia innanzitutto una questione professionale rimanere fino in fondo e condivido l'impostazione liberale di fil. sul eviare prescrizioni perchè di tutto abbiamo bisogno tranne che di burocrazia.

comprendo gli appassionati delusi (tanti per fortuna, qualcuno anche molto alcolico, ma molti competenti e interessati) e sono sicuro che troveremo insieme una soluzione ragionevole per il prossimo anno.

lancio un offerta-rimedio: i primi tre appssionati rimasti delusi per il congedo anticipato dei produttori che mi contatteranno saranno ospiti gratuiti nel mio agriturismo a parire da ottobre per un we.

non scherzo, perchè a parte l'intervento n.19 di pamela un po troppo integralista per i miei gusti (non me ne voglia a male), condivido il principio del rispetto prima di tutto per le persone, sempre e comunque.

un saluto, vincenzo
ps: rimango a disposizione per coloro che vorranno contattarmi in merito alla mia offerta.

Inserito da Alessandra Rossi

il 20 giugno 2009 alle 10:03
#35
Vincenzo, l'avevo gia' visto frequentando il tuo agriturismo e sono lieta di poterlo ribadire: sei un signore!

Inserito da Vincenzo Ciaceri

il 20 giugno 2009 alle 10:13
#36
grazie alessandra, credo di trovarmi in buona compagnia su vinix/tigulliovino ed è un piccolo contributo anche nei confronti della correttezza di fil. e degli altri colleghi.

Inserito da Alessandra Rossi

il 20 giugno 2009 alle 10:20
#37
troppo giusto.

Inserito da Luigi Bellucci

il 20 giugno 2009 alle 13:36
#38

Inserito da Luigi Bellucci

il 20 giugno 2009 alle 13:45
#39
Chiedo scusa per il commento vuoto ... mi è partito il mouse troppo in fretta sul quadratino "Inserisci" (a questo proposito un controllo ulteriore per chi cura la pagina: se il commento è VUOTO, non pubblicare).
Ora veniamo a dare il contributo al Web 2.0 di LUK.
Dopo il pomeriggio di domenica sono partito per un convegno internazionale sul sidro a Gijon, nelle Asturie. Sessanta stands, 40 spagnoli e 20 internazionali (un solo italiano!). Durata 16 e 17.
Il pomeriggio del 17 almeno otto - dieci stands erano vuoti.
Motivo: nè incuria, nè leggerezza degli espositori ma semplicemente per FINE DELLE BOTTIGLIE. Sembra una banalità ma se arriva molta più gente del previsto o i visitatori, per il passa parola, si concentrano su alcuni banchi "fortunati", quando è finita l'ultima bottiglia, l'espositore che cosa ci sta a fare?
Prosit!
Bravissimo Fil!

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 20 giugno 2009 alle 14:29
#40
@ Vincenzo...
IO Io IO IO IO !!! Ero io quello deluso !!! Prepara la camera !
:-)))))

Comunque davvero un bell'esempio di 2.0, concorso con Luk !

Ciao
Paolo

Inserito da Alessandra Rossi

il 20 giugno 2009 alle 15:46
#41
Acc.. non ci avevo pensato: con l'offerta riparatrice di Vincenzo si rischia di assistere ad una miracolosa "moltiplicazione dei pani e dei delusi" ;-).

Inserito da Vincenzo Ciaceri

il 20 giugno 2009 alle 17:18
#42
ehehehh farò un test di entrata severissimo per verificare lo status e i titolirichiesti.

paolo non sei stato neanche ammesso (-; però tu puoi venire quando vuoi. da me esite il principio del baratto e la tua merce mi interessa.

un saluto vincenzo

Inserito da Pamela Guerra

il 21 giugno 2009 alle 23:53
#43
Ciao,
@Vincenzo, concordo con te che il mio commento è stato (volutamente) 'integralista'! Quindi non te ne voglio assolutamente!
Salvo le 'assenze giustificate', che vanno gestite di conseguenza, le altre faccio fatica a digerirle e ad accettarle, sia come utente che come organizzatrice.
Mi auguro che dopo queste critiche fatte in occasione di Terroir, altri produttori/espositori riescano a comprendere meglio le dinamiche che sottostanno a certe situazioni pubbliche come le fiere e gli eventi.

PS se la critica a Terroir è solo questa esposta, tra l'altro indipendente dall'organizzazione, non posso che ribadire anch'io che è stato un altro bel successo di Fil e della sua squadra.
Pamela

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 22 giugno 2009 alle 10:18
#44
@ Vincenzo,
Mi sa che è un annetto che mi riprometto di venir con la famiglia da te a staccare la spina... prima o poi ce la faccio, ci tengo molto!

Paolo

Inserito da Vincenzo Ciaceri

il 22 giugno 2009 alle 16:55
#45
@paolo,
se riuscite a venire prima della vendemmia sarebbe bello. porta un po dei tuoi vini che ci divertiamo. facciamo un po di verticali trasversali.....

.....ci tengo molto anche io, veramente.

vincenzo

Inserito da Tomaso Armento

il 22 giugno 2009 alle 16:57
#46
Secondo me finite orizzontali...no?...prima verticali, poi trasversali poi.....vabè

Inserito da Vincenzo Ciaceri

il 22 giugno 2009 alle 17:02
#47
ciao tom, hai colto il gioco di parole.......chiaramente potrai essere con piacere dei nostri.
un saluto vincenzo

Inserito da Paolo Carlo Ghislandi

il 22 giugno 2009 alle 17:42
#48
@ Vincenzo e Tom,
Siete incorreggibili!! ah ah ah :-)

@ Vincenzo,
Prima della vendemmia per forza, amico mio.. perchè poi ... siam tutti nel M fino al collo ... ( dove M stà per Mosto ) ah ah

Ciao
Paolo

Inserito da Vincenzo Ciaceri

il 22 giugno 2009 alle 17:57
#49
allora vi aspetto. ho un paio di progetti per la prssima vendemmia che mi piacerebbe condividere e discutere in buona compagnia.
vincenzo

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Filippo Ronco

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Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

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