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Piceno, paesaggi di...vini, di Filippo Ronco

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Piceno, paesaggi di...vini

di Filippo Ronco

“Piceno Paesaggi Di…vini”. Un viaggio simbolico tra suoni e sapori, alla scoperta dei paesaggi collinari e conviviali delle terre picene, per gustare in pienezza la ricchezza di questa terra. Le eccellenze enogastronomiche, presentate dalle 14 aziende partecipanti alla serata che si è tenuta Milano l’11 marzo 2008, nella splendida cornice del Palazzo Visconti, allo scopo di promuovere l’identità di un territorio attraverso i percorsi del gusto e delle arti. Un evento con degustazione di vini e prodotti alimentari, ideato dalla Piceno Promozione, in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno. Piceno Promozione è un’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno che supporta la competitività del sistema economico imprenditoriale della provincia di Ascoli Piceno sul mercato globale. In questo particolare inquadramento svolge attività di interesse pubblico senza perseguire fini di lucro.

“ La globalizzazione è il nostro presente” – ha dichiarato Algeo Marcozzi, presidente di Piceno Promozione – “Affrontarla con fiducia, disponendo dei mezzi necessari sia in termini di risorse che di uomini, permette al sistema economico della nostra provincia di essere protagonista. Per questo abbiamo scelto di patrocinare l’evento Piceno Paesaggi Di…vini, perché attraverso questa forma di promozione vogliamo far conoscere le nostre risorse più preziose, avvicinandoci al pubblico nel modo insieme più concreto ed emozionale possibile”.
“ Piceno Paesaggi Di..vini” è stata l’occasione per poter assaporare con tutti i sensi quello che è lo spirito più vero e intenso della terra picena. Un tuffo in un mondo ricco di storia, profumi, sapori e tradizioni per deliziare intelletto, corpo e anima. La terra del Piceno è l’atmosfera che ha fatto da cornice all’evento musicale-teatrale “Paesaggi Di…vini”, un incontro tra musica e parole, attraverso il talento di quattro giovani artisti e compositori che hanno scritto pagine memorabili dedicate al vino, il vero protagonista della serata.

Fino alla prima metà degli anni sessanta la produzione vitivinicola italiana seguiva le leggi di quella agricola, preoccupandosi più della quantità che della qualità. Una prima inversione di tendenza si è avuta per scongiurare la grave crisi che il comparto vinicolo ha dovuto affrontare in seguito allo scandalo sul metanolo. Da qui, i viticoltori piceni hanno cominciato a scegliere di elevare la qualità e l’immagine del vino italiano. Per questo emergono, a opera di alcuni coraggiosi capofila, i vitigni autoctoni quali la Passerina e il Pecorino (a bacca bianca) e il Montepulciano (a bacca rossa), che concorrono alla produzione delle D.O.C. Falerio dei Colli Ascolani, Rosso Piceno e Offida. Ma la grande svolta della vitivinicoltura picena avviene negli anni ‘ 90, quando il must implementato anche dai viticoltori piceni, grazie a novità tecnico-enologiche, è ormai la ricerca della qualità indiscussa. Ecco allora che, grazie alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e di alcuni altri particolarmente importanti per il territorio, la produzione delle 3 D.O.C. del Piceno acquista sempre più spessore e visibilità.

ROSSO PICENO D.O.C. (1968)
La D.O.C. “ Rosso Piceno” si presenta nelle seguenti tipologie: “ Rosso Piceno”, “ Rosso Piceno” Novello e “ Rosso Piceno” Superiore. Anche se il riconoscimento della denominazione di origine controllata “Rosso Piceno” è avvenuto nel 1968 la sua storia inizia molto tempo prima. Si parla del vino dei piceni già prima dell’insediamento dei Romani. Già Polibio, storico greco del mondo romano, ne riporta traccia nei suoi scritti sulle guerre puniche. Le caratteristiche principali della DOC “Rosso Piceno” sono il colore rosso rubino più o meno intenso, l’odore caratteristico ed il sapore armonico. A queste devono ovviamente aggiungersi le peculiarità di ogni tipologia. Il Rosso Piceno si accosta gradevolmente con minestre calde di notevole struttura (fagioli, ceci, lenticchie), arrosti a fuoco diretto, spiedo e casseruola. Si sposa bene con zuppe di pesce con pomodori e peperoni rossi e verdi, con fritture di pesce con profumi e strutture notevoli. La tipologia “Superiore” si accorsa meglio a cibi sapidi e succulenti.

FALERIO dei Colli Ascolani D.O.C. (1975)
Il nome di questa DOC deriva da Faleria, una città dell’Impero Romano dell’attuale provincia di Ascoli Piceno chiamata Falerone. Documenti storici attestanti l’origine del vino in questa zona risalgono addirittura al 1956. E’ garbatamente profumato, con odori di fiori d’acacia e pesco. Il gusto è secco, sapido, armonico e leggermente acidulo, che lo fa preferire, gustato giovane anche come ottimo aperitivo. Il colore è paglierino più o meno tenue, simile a quello della paglia. Va bevuto entro un anno dalla vendemmia ad una temperatura di 8-9°. E’ ottimo servito come aperitivo, con la DOP “Oliva Ascolana del Piceno”, oppure abbinato a molluschi e piatti di pesce poco conditi.

La D.O.C. Offida si presenta nelle seguenti tipologie: “Offida” Pecorino; “Offida” Passerina (anche nella tipologia Passito, Vino Santo e Spumante); “ Offida” Rosso. La denominazione di origine controllata “Offida” trae il nome da uno dei borghi più belli per architettura, storia e folklore della provincia di Ascoli Piceno. La DOC “ Offida” Passerina, come pure la doc “Offida” Pecorino, si presenta di colore giallo paglierino, con un profumo gradevole e sapore armonico e sapido. Da gustare giovane. La differenza tra le due DOC si riferisce al titolo alcolometrico totale minimo. Nella tipologia “Offida” Rosso, il vino presenta un profumo gradevole complesso leggermente etereo, di sapore sapido armonico tipico e caratteristico. Preferibilmente invecchiato di due anni. L’Offida nella tipologia bianco è un vino giovane dalla gradevole vena acida, da gustare con frutti di mare e crostacei, come pure dopo un invecchiamento, con carni bianche e sapide minestre. L’Offida Rosso è un vino dalla struttura notevole che si presta ad abbinamenti con piatti della gastronomia regionale, dai vincisgrassi con rigaglie di pollo al piccione ripieno, dalla selvaggina alle carni rosse in genere. La versione spumantizzata si può abbinare con frutti di mare e ovviamente è ottima unita alla DOP “Oliva Ascolana del Piceno”. Il Passito è ottimo con formaggi stagionati e pasticceria secca.


Fonte news: TigullioVino.it

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Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

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