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Back office

Ampliare la rete uscendo dalla rete

di Filippo Ronco

MappaArticolo georeferenziato

A Faedo si è appena conclusa la Sesta Edizione di Vinix Live! in questa occasione organizzata in maniera impeccabile dall'azienda Pojer & Sandri nel rispetto delle 10 regole del format ideato su Vinix, il nostro alterego social nel mondo del vino e del cibo. Più che la cronistoria dell'evento, ottimamente eseguita da Elisabetta Tosi su VinoPigro con alcune interessanti integrazioni di natura politica a cura di Giampiero Nadali su Aristide, qui dal back office di TigullioVino vorrei soffermarmi sull'aspetto comunicativo e sull'impatto che alcune scelte hanno avuto sulla riuscita dell'evento.

La realizzazione di questo Vinix Live! - degustazione underground per eccellenza - porta con sé un buon ripasso delle regole del marketing e cioè che una qualsiasi campagna informativa, se condotta su più fronti contemporaneamente, porta a migliori risultati che se fosse condotta su un unico canale. Si sa, internet non è un media ma un mix di media nel senso che ormai anche radio, giornali e tv passano da qui ma per molti digiuni digitali, internet rappresenta ancora oggi una semplice alternativa, magari trascurabile, rispetto ai media tradizionali. Occorre sinergia d'intenti. Ed è esattamente quello che è accaduto per questa edizione di Vinix Live! probabilmente anche grazie alla vulcanica vitalità del principale organizzatore, Mario Pojer.

L'unica pecca di questi eventi nati dal basso con grande spinta dal web, è di essere spesso autoreferenziali, sempre le stesse (amatissime) persone, sempre lo stesso giro, difficoltà di accesso per chi è fuori dalla conversazione globale di quello specifico settore. Aperti, apertissimi teoricamente, ma di fatto chiusi per inaccessibilità tecnologica. Non è una posizione discriminatoria da parte di chi organizza, intendiamoci, è proprio il portato del mezzo con il quale si organizza: la rete. Se non la usi sei letteralmente tagliato fuori dagli incontri che nascono e si sviluppano grazie ad essa e questa è una colpa da dividere almeno al 50% tra fruitori e non.

Qui dai Pojer (e dai Sandri) le cose sono state un po' diverse perché avevamo il paradosso umano in persona ad organizzare, uno che mai nella vita ha mandato una e-mail, aperto un sito, scritto o commentato su un blog. Uno talmente curioso però da essere presente a tutti gli appuntamenti nati dal web grazie a qualcuno che per lui legge, si informa, gli passa letteralmente le carte sul tavolo (Mario si fa stampare le pagine web, giuro!).

Questa strana alchimia tra analogico e digitale, tra rete e non rete, ha reso possibile un significativo ampliamento del target di riferimento. La notizia del Vinix Live! (seppur edulcorata dagli aspetti più commerciali quali prezzo sorgente, dannazione!) è uscita per esempio in prima pagina sull'Adige (versione cartacea) qualche giorno prima così come su altri canali locali. Finalmente appassionati e giornalisti "sconnessi" hanno potuto vedere con i loro occhi che cosa stiamo portando avanti insieme a produttori e appassionati illuminati.

Si perchè se la comunicazione tradizionale non fosse stata coinvolta avremmo rischiato di ritrovarci solo tra di noi, perdendoci ancora una volta quella dark side of the moon costituita da chi la rete, ancora, non la vive. E sono tanti.

Letto 11113 voltePermalink[7] commenti

7 Commenti

Inserito da Gianni Lovato

il 23 agosto 2010 alle 13:39
#1
Ottimo dunque.
Un successo con morfologia leggermente diversa da quelli precedenti.
C'è da sperare che altri eventi, nei quali la collaborazione fra la mediatica tradizionale e quella digitale si possano ripetere anche altrove in futuro.
Anch'io ad un tempo appartenevo alla categoria degli analfabeti che avevano bisogno sempre di aiuto dai sitemi analogici.
Adesso invece sono semi-analfabeta e... ho ancora bisogno di aiuto dai sistemi analogici.
Forse è per questo che nutro simpatia e stima particolari per Mario Pojer e per il suo "valletto cibernetico".
Nonché per tutte le molte altre persone in gamba che, spesso non debitamente riconosciute, hanno contribuito da dietro le quinte a questo ultimo successo. Non ultimi Filippo e Davide.

PS: e grazie a tutti i "twitterati" che mi hanno reso possibile seguire l'evento da 6.500 km. di distanza.

Inserito da Mirco Mariotti

il 23 agosto 2010 alle 14:33
#2
Secondo me anche gli eventi hanno un loro "break even point", oltre il quale si "autoalimentano"; superato questo punto vengono meno gli aspetti organizzativi squisitamente tecnici.
Cosa intendo dire? Che a mio avviso Vinix Live sta raggiungendo una massa critica di consensi che sta superando la sua genesi legata al web, e questo è stato possibile esclusivamente grazie alla possibilità data dal brand di organizzare gli eventi dal basso, garantendone così la ripetizione periodica e a valenza territoriale (e questo secondo me è un aspetto centrale, vale a dire che chi organizza inviterà prevalentemente aziende del proprio territorio, con, di fatto, "tematizzazione", passatemi il temine, dell'evento stesso).
Cosa manca? Qui ti avevo già accennato qualcosa Fil: secondo bisogna rafforzare tantissimo il LOGO, chi viene a "Vinix Live" deve capire che è a "Vinix Live"! ma in maniera sistematica, giunti a questo punto non interessa più come il visitatore è giunto all'evento! ;-)
Ciao

Mirco

Inserito da Filippo Ronco

il 23 agosto 2010 alle 14:44
#3
Si su questo anche Sara Carbone mi ha portato qualche spunto utile ieri su Skype. Mi farebbe piacere approfondire cosa ne pensate entrambi e come tutto questo, da vinix ai vinix live! possa in qualche modo consentire di autofinanziare lo sviluppo di questa piataforma e di queste iniziative.

Fil.

Inserito da Luca Risso

il 24 agosto 2010 alle 06:57
#4
Sapete forse che la penso un po' diversamente. E' una ottima cosa che la notizia esca anche sulla stampa tradizionale perché così può "ritornare" in rete in canali diversi.
Paradossalmente infatti è proprio in rete che le informazioni fanno fatica a diffondersi. Non basta che una cosa sia pubblicata, ma deve essere anche letta e possibilmente suscitare una discussione, una presa di coscienza.
I Vinix live sono una bellissima idea nata su Vinix, e che utilizza Vinix e Twitter nelle fasi propedeutiche ai vari appuntamenti, ma su altre piattaforme cosa accede? Sul forum del Gambero Rosso che volente o nolente è ancora un riferimento forte niente, nessuna traccia (http://www.gamberorosso.it/grforum/viewforum.php?f=12). Su IHV neppure (OK, non conta più molto). Sui vari blog ho letto poco ma oramai quello dei blog mi sembra più un modo per disperdere le informazioni anziché concentrarle. Su Facebook pochino, e prevalentemente per i rimbalzi da twitter (pessima cosa peraltro. Le cose devono essere scritte in modo diverso in Twitter, FB e Linkedin. Una twitatta sparata su Linkedin fa un effetto bruttissimo). Insomma, pare il solito schema delle parrocchie. Mi spiace ma se la rete non si scrolla di dosso questo baco, le speranze sono poche.
Luk

Inserito da Filippo Ronco

il 24 agosto 2010 alle 09:10
#5
Eh eh, mi viene da sorridere perchè è esattamente il pensiero che ho avuto quando scrissi la "teoria delle sfere": http://www.tigulliovino.it/blog/2007/05/la_teoria_delle_sfere.html

Il problema Luca è che si hanno due manine ed è normale che si tenda ad ottimizzare e concentrare. Faccio già molta fatica a dedicare a tigulliovino alcuni post di approfondimento che ritengo più "importanti" e contemporaneamente portare avanti la conversazione sui miei canali preferiti (vinix, blog, twitter). La stessa creazione di Vinix risponde all'esigenza personale (ma penso anche generale), di poter concentrare in un unico spazio un grande numero di informazioni in modo tale da non perdersi molto in giro e risparmiando tempo nella consultazione. Anche l'aggregatore di notizie tramite feed è diventato impegnativo da leggere. E' un'eterna lotta tra il desiderio di apmpliare le fonti originali da cui approvvigionarsi ed il limite fisico determinato dal tempo a disposizione.

Allora si fanno delle scelte e talvolta si lasciano fuori (io lo faccio per esempio), alcune fonti, rinunciandovi. E' sempre perdente rinunciare a qualcosa in questo mondo che corre e produce ad una velocità spaventosa ma come dicevo non è possibile seguire tutto e nel mio personale giro quotidiano, il Gambero Rosso non è tra le priorità. Sicuramente un errore mio ma è pura salvezza. Certo, è strano che tra i tanti utenti del Gambero non vi sia nessuno iscritto a Vinix che possa portare là la notizia di un Live! ma anche questo mi pare poco rispondente al vero, forse è vero il contrario cioè che qualcuno ci sarebbe ma che non ha tempo e voglia di farlo oppure, più probabilmente, ritiene quella sede adatta a parlare di altro.

La teoria delle sfere penso sia illuminante sotto questo aspetto, dategli una rilettura.


Fil.

Inserito da Gianni Lovato

il 24 agosto 2010 alle 16:08
#6
Giusto per mettere un poco più di carne sul fuoco o, se preferite, pulci nell'orecchio, permettetemi di suggerirvi un post che ho appena letto e che può forse servire da contrappunto (o rinforzo? giudicate voi) all'argomento di Mirco Mariotti.
Eccovi il link:

http://www.ferpi.it/ferpi/novita/notizie_ferpi/notizie_ferpi/il-brand-italia-e-il-bar-mario/notizia_ferpi/41818/11

Inserito da Filippo Ronco

il 24 agosto 2010 alle 16:50
#7
Ho letto (e commentato) quel post monumentale Gianni. Grazie per averlo segnalato è davvero un gran bel post.

Fil.

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Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

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