A Faedo si è appena conclusa la Sesta Edizione di Vinix Live! in questa occasione organizzata in maniera impeccabile dall'azienda Pojer & Sandri nel rispetto delle 10 regole del format ideato su Vinix, il nostro alterego social nel mondo del vino e del cibo. Più che la cronistoria dell'evento, ottimamente eseguita da Elisabetta Tosi su VinoPigro con alcune interessanti integrazioni di natura politica a cura di Giampiero Nadali su Aristide, qui dal back office di TigullioVino vorrei soffermarmi sull'aspetto comunicativo e sull'impatto che alcune scelte hanno avuto sulla riuscita dell'evento.
La realizzazione di questo Vinix Live! - degustazione underground per eccellenza - porta con sé un buon ripasso delle regole del marketing e cioè che una qualsiasi campagna informativa, se condotta su più fronti contemporaneamente, porta a migliori risultati che se fosse condotta su un unico canale. Si sa, internet non è un media ma un mix di media nel senso che ormai anche radio, giornali e tv passano da qui ma per molti digiuni digitali, internet rappresenta ancora oggi una semplice alternativa, magari trascurabile, rispetto ai media tradizionali. Occorre sinergia d'intenti. Ed è esattamente quello che è accaduto per questa edizione di Vinix Live! probabilmente anche grazie alla vulcanica vitalità del principale organizzatore, Mario Pojer.
L'unica pecca di questi eventi nati dal basso con grande spinta dal web, è di essere spesso autoreferenziali, sempre le stesse (amatissime) persone, sempre lo stesso giro, difficoltà di accesso per chi è fuori dalla conversazione globale di quello specifico settore. Aperti, apertissimi teoricamente, ma di fatto chiusi per inaccessibilità tecnologica. Non è una posizione discriminatoria da parte di chi organizza, intendiamoci, è proprio il portato del mezzo con il quale si organizza: la rete. Se non la usi sei letteralmente tagliato fuori dagli incontri che nascono e si sviluppano grazie ad essa e questa è una colpa da dividere almeno al 50% tra fruitori e non.
Qui dai Pojer (e dai Sandri) le cose sono state un po' diverse perché avevamo il paradosso umano in persona ad organizzare, uno che mai nella vita ha mandato una e-mail, aperto un sito, scritto o commentato su un blog. Uno talmente curioso però da essere presente a tutti gli appuntamenti nati dal web grazie a qualcuno che per lui legge, si informa, gli passa letteralmente le carte sul tavolo (Mario si fa stampare le pagine web, giuro!).
Questa strana alchimia tra analogico e digitale, tra rete e non rete, ha reso possibile un significativo ampliamento del target di riferimento. La notizia del Vinix Live! (seppur edulcorata dagli aspetti più commerciali quali prezzo sorgente, dannazione!) è uscita per esempio in prima pagina sull'Adige (versione cartacea) qualche giorno prima così come su altri canali locali. Finalmente appassionati e giornalisti "sconnessi" hanno potuto vedere con i loro occhi che cosa stiamo portando avanti insieme a produttori e appassionati illuminati.
Si perchè se la comunicazione tradizionale non fosse stata coinvolta avremmo rischiato di ritrovarci solo tra di noi, perdendoci ancora una volta quella dark side of the moon costituita da chi la rete, ancora, non la vive. E sono tanti.
Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...
ArchivioOVERTIME FESTIVAL 2020: DEGUSTAZIONI GRATUITE DI VINI AZIENDA NEVIO SCALA
il 03.10.2020 alle 13:04
4 Ristoranti Borghese, domani si va sul Conero
il 13.05.2020 alle 08:28
A cena con il Drago della Focaccia !
il 24.03.2020 alle 22:41
A cena con il Drago della Focaccia !
il 24.03.2020 alle 22:41
A cena con il Drago della Focaccia !
il 20.02.2020 alle 20:41
Inserito da Gianni Lovato
il 23 agosto 2010 alle 13:39Un successo con morfologia leggermente diversa da quelli precedenti.
C'è da sperare che altri eventi, nei quali la collaborazione fra la mediatica tradizionale e quella digitale si possano ripetere anche altrove in futuro.
Anch'io ad un tempo appartenevo alla categoria degli analfabeti che avevano bisogno sempre di aiuto dai sitemi analogici.
Adesso invece sono semi-analfabeta e... ho ancora bisogno di aiuto dai sistemi analogici.
Forse è per questo che nutro simpatia e stima particolari per Mario Pojer e per il suo "valletto cibernetico".
Nonché per tutte le molte altre persone in gamba che, spesso non debitamente riconosciute, hanno contribuito da dietro le quinte a questo ultimo successo. Non ultimi Filippo e Davide.
PS: e grazie a tutti i "twitterati" che mi hanno reso possibile seguire l'evento da 6.500 km. di distanza.