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Viaggi enogastronomici

Firenze BoWT: Eccellenze di Turismo e Vino (Prima Parte)

di Luigi Bellucci

MappaArticolo georeferenziato

Quando pensi di conoscere tutto, o quasi, di una regione che ti è molto cara e che hai già girato in lungo e in largo, ecco che ti capita un invito che ti fa toccare con mano luoghi nuovi e strutture nuove, di prima categoria e di una bellezza che non ricordavi. È grazie a Chiara e Tamara, di Promofirenze, che ho potuto trascorrere un fine settimana nella zona del Chianti classico, tra Firenze e Siena, a visitare castelli, ristoranti, agriturismi e altri piacevoli luoghi di cui potrete leggere più avanti le caratteristiche e le piacevolezze.

Esiste una rete internazionale che si chiama Le grandi capitali del vino (in inglese Great Wine Capitals – www.greatwinecapitals.com) che ogni anno organizza un concorso (che si chiama Il meglio del turismo del vino, in inglese Best of Wine Tourism), per premiare le migliori offerte nel campo del turismo enogastronomico in ognuna delle 9 capitali partner del progetto. Le città interessate sono: Firenze, Bilbao per la Rioja, Bordeaux, Christchurch per il South Island, Città del Capo, Mainz per il Rheinhessen, Mendoza, Porto, San Francisco per la Napa Valley.

Vedi anche: Firenze BoWT: Le Piazzole e Torre a Cona (Seconda Parte)

Vedi anche: Firenze BoWT: Vignamaggio e I Lecci (Terza Parte)

Vedi anche: Firenze BoWT: Castello di Meleto (Quarta Parte)

Vedi anche: Firenze BoWT: Relais di Borgo Scopeto (Quinta Parte)


In occasione della premiazione dei vincitori locali per l’anno 2010, PromoFirenze organizza un tour di visite tra i vincitori locali. Il tour inizia il 14 aprile, al termine della conferenza stampa di presentazione e premiazione dei vincitori, che si tiene nella sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Nel pomeriggio del 14 e nei due giorni successivi si visitano le aziende vincitrici e si rientra a Firenze per il tardo pomeriggio di sabato 16.

Ogni visita è un’occasione per incontrare i produttori, visitare le cantine e degustare i vini, assaggiare specialità gastronomiche e vivere momenti di approfondimento culturale.


Giovedì 14 Aprile 2011

Pianifico per tempo la partenza da Chiavari per essere a Firenze verso le undici.
Purtroppo il destino ci mette lo zampino e proprio negli ultimi cinque chilometri prima di Firenze, in fondo alla FiPiLi, un fermo di quasi un’ora causa lavori con riduzione di carreggiata e piccolo incidente. Lascio l’auto nel parcheggio di Scandicci che sta sulla Tramvia che porta alla Stazione di Firenze.

I tram sono nuovissimi e si arriva comodamente proprio davanti a Santa Maria Novella. Le corse per fortuna sono piuttosto frequenti, circa una ogni cinque minuti.
Dalla stazione a Palazzo Medici Riccardi, una passeggiata di un quarto d’ora, che sarebbe anche piacevole, ma non quando sai di essere in ritardo. Però è sempre bella Firenze, nonostante i soliti turisti distratti e confusi, che ti ostacolano durante il percorso tra marciapiedi affollati, strade trafficate e profumi di pane o di cioccolata che arrivano da alcuni negozi spalancati. Alla fine comunque arriviamo e il tour inizia.

Palazzo Medici Riccardi.

Palazzo Medici Riccardi oggi è un palazzo della Provincia di Firenze, che nei secoli ha avuto una storia densa di eventi artistici, politici, culturali e mondani. Il palazzo è uno dei più belli e celebri di Firenze e si trova a poche decine di metri dal Duomo. È stato costruito alla metà del Quattrocento da Michelozzo per volere dei Medici, e presto divenne il prototipo dell’architettura civile rinascimentale. Di mole robusta e austera, in origine era una specie di cubo, il palazzo ha rappresentato, per almeno cento anni, l’immagine del primato politico e culturale dei Medici a Firenze. Nel 1659 i Medici lo vendettero ai Riccardi che lo ampliarono verso nord e ne ristrutturarono gli interni, con interventi di stile barocco che ne modificarono l’originale semplicità.

I Riccardi se ne disfecero nel 1814 vendendolo al demanio, cui appartenne sempre da allora fino ad oggi. Siamo nella Sala Pistelli e una breve introduzione, prima della premiazione, per raccontare che le aziende che hanno vinto il premio della categoria sono state scelte sulla base sia di requisiti di accoglienza e servizi forniti, sia di una valutazione autonoma dei giurati. Molte delle imprese concorrenti raggiungono alti livelli qualitativi. Inoltre per il 2010 sono state assegnate due menzioni speciali alle aziende che hanno ricevuto il voto più alto dalla giuria.

Per ogni categoria si illustrano le motivazioni per le quali il vincitore è stato premiato, motivazioni che riporto per ogni azienda visitata nel corso del viaggio. Nella tabella che segue una sintesi delle categorie e dei premi o menzioni assegnati, con le aziende e i relativi siti internet:

Categoria: Architettura, parchi e giardini
Azienda premiata ---> Villa Vignamaggio
Premio/Menzione --->  Premio della giuria internazionale
Sito Internet --->  www.vignamaggio.com
Categoria: Architettura, parchi e giardini
Azienda premiata --->  Cantine Leonardo – Dalle Vigne Spa
Premio/Menzione --->  Menzione speciale
Sito Internet --->  www.cantineleonardo.it
Categoria: Arte e cultura
Azienda premiata --->  Centro per la Cultura del vino I Lecci
Premio/Menzione --->  Premio nazionale
Sito Internet --->  www.lecciculturadelvino.it
Categoria: Esperienze innovative nel turismo del vino
Azienda premiata --->  Fattoria Torre a Cona
Premio/Menzione --->  Premio nazionale
Sito Internet --->  www.villatorreacona.com
Categoria: Pratiche ecologiche nel turismo del vino
Azienda premiata --->  Villa di Petriolo
Premio/Menzione --->  Premio nazionale
Sito Internet --->  www.villapetriolo.com
Categoria: Ricettività
Azienda premiata --->  Borgo Scopeto Relais
Premio/Menzione --->  Premio nazionale
Sito Internet --->  www.borgoscopetorelais.it
Categoria: Ricettività
Azienda premiata --->  Villa Le Piazzole – Firenze
Premio/Menzione --->  Menzione speciale
Sito Internet --->  www.villalepiazzole.it
Categoria: Ristoranti del vino
Azienda premiata --->  Ristorante Enotria – Firenze
Premio/Menzione --->  Premio nazionale
Sito Internet --->  www.enotriawine.it
Categoria: Servizi nel turismo del vino
Azienda premiata --->  Castello di Meleto
Premio/Menzione --->  Premio nazionale
Sito Internet --->  www.castellomeleto.it

Ora vediamo un po’ più in dettaglio che cos’è GWC e come funziona il concorso BoWT.


Il BoWT di Great Wine Capitals

Il premio Best of Wine Tourism (BoWT) esiste dal 2003 quando a Bilbao si tenne la prima cerimonia di premiazione con 130 aziende iscritte da tutte le città della rete Great Wine Capitals per le otto categorie del concorso. Negli anni successivi le partecipazioni sono quasi triplicate e nel 2010 si sono iscritte 328 aziende, delle quali 52 hanno ricevuto i premi nazionali e 9 hanno ottenuto anche il riconoscimento internazionale. La prima fase del concorso si svolge in ogni città della rete. Una giuria locale procede alla selezione delle aziende partecipanti, suddivise in 7 categorie, e sceglie tra queste i vincitori locali.
Le categorie, elencate in ordine alfabetico, sono:
  • Architettura, parchi e giardini
  • Arte e cultura
  • Esperienze innovative nel turismo del vino
  • Pratiche ecologiche nel turismo del vino
  • Ricettività
  • Ristoranti del vino
  • Servizi nel turismo del vino

La giuria locale giudica le aziende concorrenti in base alla qualità dei servizi e delle attrezzature disponibili, alla qualità e alle caratteristiche originali dell’offerta turistica, al servizio verso i clienti e infine in base al livello di coinvolgimento nell’ambito dello sviluppo del turismo del vino.

Il concorso, che è arrivato all’ottava edizione, con quella del 2010, offre alle aziende un’opportunità di promuovere la loro professionalità, la loro efficienza, ma soprattutto le proposte innovative indirizzate ai turisti stranieri. È anche uno strumento utile per incoraggiare la creatività, lanciare nuove iniziative, innalzare gli standard qualitativi, promuovere gli sforzi delle singole aziende, confrontare esperienze tra le diverse regioni vitivinicole in paesi diversi e, non ultimo, guidare i turisti del vino verso luoghi di eccellenza. Va da sé che i vincitori partecipano al trofeo internazionale e sfruttano la presenza nella rete e nella sua organizzazione, nella pubblicità e nella promozione a mezzo stampa dell’azienda e del vino, nella promozione verso operatori turistici locali e internazionali, nonché la presenza in una guida del settore vinicolo e turistico distribuita durante fiere ed eventi locali e internazionali nelle città coinvolte.


Ristorante Enotria

Il Ristorante Enotria ha vinto il Premio per la categoria Ristoranti del vino, con la seguente motivazione: “Perché offre, all’interno della città, un panorama ampio sul mondo del vino, presentato con professionalità e competenza. Il menù quotidiano ed i vari appuntamenti proposti durante l’anno rivelano una valorizzazione di prodotti tipici locali e una particolare attenzione alla freschezza delle materie prime scelte. Gilda e Maurizio sono i proprietari e hanno scelto un nome sicuramente evocativo che significa “terra del vino”. Il locale ospita inoltre la sede della Florence Wine Society, un gruppo di appassionati di vino e del buon mangiare, che promuove iniziative di degustazione e approfondimento su questi temi”.

Si va dunque a pranzo al ristorante Enotria. L’ambiente è caldo e ospitale. All’ingresso ti trovi circondato da decine di etichette che ti fanno l’occhiolino dalle scansie e dal banco e dalle casse sul pavimento, poi il bancone e alcuni tavolini. Altri posti a sedere nelle due Sale adiacenti, in una delle quali c’è il tavolo apparecchiato per noi.
In cucina stanno Gilda ed Elena. Gilda propone una cucina stagionale e si affina con una continua ricerca di tecniche, ingredienti e metodi di cottura ottimali per una qualità sempre di alto livello.

Gli ingredienti tendono ad essere a chilometro zero, di qui la scelta dei migliori mono varietali di Olio Extravergine d'Oliva dalla Toscana, la farina di granturco ottofila della Garfagnana, i salumi di Cinta senese e di Grigio, i prosciutti e le spalle. E ancora i fagioli, le carni di Chianina, i pecorini e i caprini dalle crete senesi. Insieme a questi anche il meglio delle altre regioni,a cominciare dal Culatello di Zibello, il Violino di capra, i salumi dell'Abruzzo o dal Nero Dauno, il Piacentinu Ennese e anche carni da Marche e Piemonte, il Conciato Romano, Provolone del Monaco, la colatura di Alici, i fagioli di Casalbuono, Acciughe di Monterosso, Formaggi di Malga o di Alpeggio.
Per i vini contate su più di 400 etichette, parte in mostra, parte in cantina, in prevalenza produzioni autoctone, di piccoli produttori. Ogni piatto viene proposto in abbinamento ad un vino e avete la possibilità di provare anche vini a bicchiere, tra una ventina di tipi diversi.

Oggi siamo circa una ventina, attorno a un ampio tavolo rettangolare nella sala laterale con vista sulla strada. Si comincia con un Carpaccio di lonzino con carciofi morelli. Eccellente l’olio pendolino de I greppi di Silli dell’azienda Miciolo di Giuliano e Anna Alfani. Il vino è un Toscana IGT 2008 Chardonnay L’Erta Vigliano di Lorenzo e Paolo Marchionni, di 13,5 gradi dal lotto L018/09, di un colore giallo oro pieno e note di legno decise. Ottimo il successivo Orzotto (un risotto, ma di orzo) con asparagi e fonduta di pecorino DOP e scaglie di pecorino a decoro.

Un buon vino rosso lo accompagna, il Mocine di Asciano da uve biologiche, un Toscana IGT 2008 di 13,5 gradi dal lotto L0109 della Cooperativa agricola Mocine di Asciano (Siena). Uvaggio di Sangiovese, Colorina, Foglia tonda e Barsaglina.
Eccellente anche il piatto forte, la Tartara di Chianina con fettine di zucchine e julienne di cipolla fritta, con un velo, a discrezione, di olio moraiolo da urlo, freschissimo e di grande armonia.

Altrettanto elevato il Chianti classico DOCG Monterotondo 2007 di 13,5 gradi dal lotto L9-330 dell’azienda Monterotondo di Basagni Saverio da Gaiole in Chianti. Classico l’uvaggio di Sangiovese, Colorina e Malvasia nera con fermentazione in acciaio e invecchiamento in tonneau per 12 mesi e altri sei mesi in bottiglia.
Infine Crema bianca al miele di ailanto e Moscadello di Montalcino dell’azienda Capanna.

Alla fine del pranzo si sale sul piccolo pulmino che ci accompagnerà per tutto il tour verso Villa Le Piazzole, alla prima periferia Sud di Firenze.


[Foto Credit: Gabriella Repetto]

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