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Viaggi enogastronomici

Tipicità in blu: Ancona e l'Oro di Mare (Prima Parte)

di Luigi Bellucci

MappaArticolo georeferenziato

Due giorni pieni di novembre ad Ancona per il festival in Piazza Pertini, alla Mole Vanvitelliana, al Mercato Ittico del Mandracchio. Due giorni pieni organizzati dal Comune di Ancona per mettere a fuoco il territorio e le sue ricchezze enogastronomiche, in collaborazione con Confcommercio Marche Centrale per le proposte di rinomati ristoranti in Ancona con i loro Menù “Tipicità in blu”. Motore degli incontri la simpatia e la professionalità di Angelo Serri e dei suoi collaboratori, ragazze e ragazzi che senza orari e senza soste si danno da fare per suscitare emozioni e per far sentire gli ospiti come a casa. Insieme a loro il Sindaco di Ancona e i suoi assessori coinvolti nella manifestazione: una squadra solida, competente e preparata che sta avviando un bel lavoro di ripresa di questa bella e antica città, a cominciare dal porto e dal suo indotto.

In ogni postazione viene trattato un argomento diverso. I tendoni di Piazza Pertini sono dedicati alla Mostra mercato delle tipicità di mare e di terra, con banchi di assaggio e di esposizione, oltre a Laboratori Bio dedicati a vini del territorio, olio, formaggio e peperoncino e relative degustazioni con il tipico cibo da strada, qui ribattezzato “da passeggio”.

Vedi anche Tipicità in blu: Gli stand e Santa Maria di Portonovo (Seconda Parte)
Vedi anche Tipicità in blu: Ancona da terra (Terza Parte)

Vedi anche Tipicità in blu: Ancona dal mare e il talk show (Quarta Parte)


Alla Mole Vanvitelliana si può vedere la mostra interattiva “Nutrire la salute”, verso Expo 2015, alla scoperta dell’equilibrio tra alimentazione e salute. Un incontro curato da UNIVIPM su OLIVO E OLIO, tra tradizione e innovazione e il TALK SHOW “LA LINEA BLU DI ANCONA” per raccontare il mare di Ancona e i suoi progetti, con il coinvolgimento di DONATELLA BIANCHI, ideatrice e conduttrice di LINEA BLU (la famosa trasmissione di RAI UNO)

Infine al Mercato Ittico del Mandracchio, dove avvengono le contrattazioni notturne del pescato, un’esperienza di cibo a chilometro zero con la tavola dei pescatori, gastronomia marinara … fronte mare. Le Associazioni dei Pescatori di Ancona cucinano direttamente per i visitatori le specialità di mare anconetane, a prezzi da mensa: cinque euro per un piatto e due euro per un calice di vino del territorio. Il menù propone: lasagne alla marinara,  tagliolini allo scoglio,  orecchiette in salsa di alici, mix di sapori nostrani: alici marinate su crostino di pane e olio di frantoio, canocchia al vapore, insalatina di mare,  fritturina di paranza, pesce azzurro arrostito, zuppetta di vongole del nostro mare, raguse al sugo rosso, lumachine in porchetta, sauté di cozze, gran frittura dell’Adriatico, grigliata di pesci assortiti.

Infine per chi vuole provare la proposta dei ristoranti, la scelta è tra nove proposte diverse, a un prezzo medio di 20 – 25 Euro.

Questi i ristoranti e relativi piatti forti:

LA MORETTA in Piazza del Plebiscito 52   con Brodetto all’Anconetana;

IL CARDETO in Via Cardetto 8/10 con Stoccafisso o Ricciola;

OSTERIA TEATRO STRABACCO in Via Oberdan 2  con il Brodetto secondo la ricetta dell’Accademia di Ancona;

RISTORANTE GINO  di Piazza Rosselli 26     con   Bombetti ; Ciavattoni e Stocco all’Anconetana;

STOCKFISH   di Corso Mazzini 16 con: Linguine tonno alici ; Brodetto all’Anconetana con pesce dell’Adriatico;

RISTORAZIONE CAFFE’ GIULIANI di Corso Garibaldi  con gli Spaghetti ai sardoncini all’anconetana ;Alici scottadito;

OSTERIA DEL POZZO di Via Bonda 2 con Spuma di baccalà con crostini; Ravioli di baccalà con vongole, pistacchi e fiori di zucca; Baccalà al forno con patate all’anconetana;

IL LAZZARETTO  in Largo Fiera della Pesca Molo Sud  con Spaghettone quadrato alle vongole e melanzane ; Rana Pescatrice in potacchio con contorno    di verdure gratinate;

ENOPOLIS in Corso Mazzini 7 con Passatelli con canocchie fresche e ragù bianco; baccalà a vapore con patate.

Per i più curiosi il racconto dettagliato di quanto visto e delle particolari emozioni che anche questa volta non sono mancate nello scoprire e ri-scoprire questa bellissima fetta di territorio marchigiano: la passeggiata sul porto fino all’arco di Traiano, la visita alla Cattedrale di San Ciriaco, la camminata tra i pini verso la chiesina di Santa Maria di Portonovo, che da sola vale un viaggio nelle Marche.

Sulla strada del ritorno ci siamo fermati a Cerreto d'Esi da Marco Gatti per riassaggiare il suo strepitoso Verdicchio di Matelica e le sue Mele di Pietra.

Una seconda sosta l’abbiamo fatta da Vestri alla periferia di Arezzo per assaggi e acquisti dei suoi deliziosi cioccolatini e tavolette e praline, ecc. Ci siamo ripromessi di incontrarlo ancora dal 20 al 22 febbraio 2015 in piazza Sant’Agostino ad Arezzo con l’ottava edizione di Art & Ciocc, il tour dei cioccolatieri.


Il fascino slavo di Ancona a sera

Arriviamo in città dopo un viaggio dalla Liguria in compagnia di Elsa e Adriano con sosta a Verucchio per dare un’occhiata veloce alla casa della Fratta e a San Marino per una visita agli outlets più gettonati dai turisti stagionali.

La parte bassa di Ancona, sul porto, con i palazzi sostenuti dai portici a piano terra ci appare familiare. Anche Genova, nella zona di Caricamento e Piazza Cavour, si presenta così, portici vivi e brulicanti a monte e il porto con le barche e il mare scuro a valle.

Ci fermiamo a un’edicola per chiedere le ultime indicazioni per arrivare alla nostra meta, il See Port Hotel (Adriano non vuole dotarsi di un navigatore) e poi eccoci a risalire gli ultimi cento metri proprio di fronte al mare e all’Arco di Traiano, sulla collina della Cattedrale di San Ciriaco.

Il personale dell’hotel ci dà il benvenuto con la consueta cortesia e la straordinaria gentilezza che contraddistingue i ragazzi e le ragazze.

È un piacere vivere queste ore in camere nuovissime, ampie, spaziose, di un’eleganza da design di gran classe: pareti grigio chiaro, pavimento a parquet in rovere color miele, spalliera dietro al letto nera fino al soffitto, con struttura in alto che rientra nella stanza, a mo’ di baldacchino. In bagno arredi neri e sanitari bianchi riprendono il contrasto chiaro – scuro già evidenziato in camera, con il pavimento in rovere color miele e pareti ricoperte da piastrelline a mosaico (2 x 2) in tinta beige e grigio.

Nell’atrio dell’Hotel ci intrattiene Aliona, una bella signora bionda arrivata anni fa dalla Siberia ad Ancona e qui stabilita con la famiglia da diversi anni.

Ci rivediamo con i nostri amici poco prima delle otto di sera e poi ci spostiamo in pullman con gli altri giornalisti e ospiti fino al Mandracchio, dove è prevista la cena di benvenuto.


Cena al Mandracchio

Lo staff di Tipicità è schierato al gran completo sotto la guida attenta e professionale di Angelo Serri, che ancora una volta si è superato nel far sentire gli ospiti a proprio agio e nello scegliere strutture alberghiere e di ristorazione di assoluta eccellenza.

Il Mandracchio, il ristorante di Lorenzo, sta proprio all’interno del porto e la vista è straordinaria anche di sera, con le luci sul mare e i lampioni della strada, con le barche sparse nel nero dell’acqua e le case risplendenti sulla collina.

L’arredamento è giovane e moderno, con cucina a vista sulla “Food Machine”. Freschezza delle materie prime,buona carta dei vini e milonga nell’aria ad allietare la cena.

Lo chef è Mariano, già da sei anni alle prese con i piatti del Mandracchio.

Stasera ci delizia con sardoncini e puntar elle, nocchia e mazzancolle nostrane al vapore, poi paccheri con sgombro, finocchietto, olive e pecorino dei Sibillini, e ancora frittura dell’Adriatico meravigliosa.

Per finire un sorbetto alla frutta (il caco, di stagione), lievemente allappante.

Accompagna la cena uno strepitoso Verdicchio di Matelica 2013, di 14 gradi, dell’azienda agricola Marco Gatti.

Prima della cena l’introduzione di benvenuto di Angelo Serri, con gli amministratori della città dorica Pierpaolo Sediari, vice Sindaco e Paolo Marasca, assessore al Turismo e alla Cultura, il direttore della Camera di Commercio di Ancona Giovanni Manzotti, il dottor Giuliano Giordani e poi i giornalisti.

Il vice sindaco risponde con i saluti dell’amministrazione ricordando che Angelo Serri è l’ideatore di questa Tipicità in blu che vuole riunire il mare e l’entroterra nel nome della gastronomia. Tutte le associazioni del commercio e della pesca si sono unite e coagulate intorno a questa idea. Tre quartieri della città, Lazzaretto, Mercato Ittico e Piazza Pertini ospitano tutti i produttori. Si è scelto quest’anno anche per ricordare il 2401° anno della fondazione di Ancona.

Durante la cena dev’esserci una piccola festa ad alcuni tavoli vicini a noi perché ogni tanto vediamo alzarsi in volo calici gioiosi in un brindisi conviviale con bianchi marchigiani brillanti e profumati.

Sono passate le undici quando rientriamo per la notte all’Hotel.


[Foto Credit: Gabriella Repetto.]

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Sono nato in una torre malatestiana del 1350 sulle primissime colline del Montefeltro romagnolo, massi rotolati fino all'Adriatico...

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