La vendemmia 2014 è in corso o alle porte per la maggior parte dei produttori italiani. Solo in poche aree calde e generalmente precoci essa può dirsi già conclusa. Quasi ovunque l'andamento meteo dei mesi estivi è stato caratterizzato da molta pioggia e temperature sotto la media. La conseguenza è ovvia: malattie fungine generalizzate e gradi zuccherini mediamente inferiori al solito.
I garagisti non fanno mai eccezione. Sia i garagisti produttori sia quelli che acquistano le uve dovranno fare i conti con questi problemi. Facciamo un breve riassunto e vediamo i possibili rimedi.
Uve poco grado zuccherino
I garagisti sono assolutamente liberi di arricchire il proprio mosto. Questo significa banalmente aggiungere zucchero all'uva pigiata. Ricordiamo che 20g/l di zucchero innalzano il livello alcolico di circa un grado. Lo zucchero più puro e pulito che si può usare è il saccarosio commerciale. No mosto concentrato, no zucchero di canna. Questa tecnica nota come Chaptalisation è usata nelle fasce climatiche più fresche. Fate caso che tutti i rossi di Borgogna hanno quasi sempre immancabilmente 13°, e molto spesso non sono affatto male.
Uve con alta acidità
Alzare il grado alcolico aiuterà anche a bilanciare una acidità che sarà spesso superiore alla media. Grado alcolico maggiore significa anche glicerina maggiore, che con il suo carattere dolce contribuisce ad ammorbidire ulteriormente un vino potenzialmente duro. Nel caso l'acidità fosse sgradevole anche più avanti, durante l'affinamento, si potrà procedere con le disacidificazioni del caso, ma per adesso preoccupatevi più dei gradi.
Uve poco sane
Questo dovrebbe essere la fonte di preoccupazione maggiore. Selezionate al massimo l'uva levando acini e grappoli marci o ammaccati. Non esagerate con il naturalismo ed affidatevi a santa solforosa almeno in questa fase per tagliare un po' la popolazione sovrabbondante di apiculati famelici che vi sta attendendo. Se l'uva non è più che sana, valutate anche i lieviti selezionati, magari di un tipo adatto a uve più magre del solito. Sono consigli, poi fate come volete.
Uve poco colorate
Per estrarre più colore da uve poco colorate una premacerazione (anche sui rossi) a basse temperature con generosa solforosa (anche 20 g/q MBS) aiuta moltissimo. Questo costringe a usare poi i lieviti selezionati per fare partire la fermentazione.
Tannini verdi
Non è il caso di macerare i rossi per più di una settimana. L'estrazione di colore finisce e si passa ai tannini di vinaccioli probabilmente poco maturi, quindi svinare presto. Avrete anche meno problemi di chiarifica, torbidità ecc. ecc. al momento dell'imbottigliamento, che non guasta mai soprattutto a un garagista. Sull'imbottigliamento poi dovremo tornare attentamente perché all'ultimo Contest ho visto davvero troppe belle bottiglie rovinate da una imbottigliamento fatto male. CAPITO!!??
Ora andate e fateci sognare
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Inserito da Antonio Gabriele
il 17 settembre 2014 alle 23:07Una buona vinificazione a tutti