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Azienda Guido Porro: la semplicità vince sempre, di Enzo Zappalà

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Azienda Guido Porro: la semplicità vince sempre

di Enzo Zappalà

Prima di presentarvi un giovane interprete di meravigliosi barolo, lasciatemi parlare della posizione della sua Azienda e dell’annesso Agriturismo. Siete ormai arrivati a poche centinaia di metri da Serralunga d’Alba e la terrazza che vi accoglie vi folgora letteralmente. Il castello del piccolo paese, visto da quella posizione, è di una bellezza commovente: slanciato, armonioso, equilibrato, un piacere per gli occhi. La stessa emozione che troverete subito dopo davanti ai due barolo aziendali.

Guido è un giovane pacato, tranquillo, ma sicuro di sé. Recentemente ha ottenuto i premi più alti dalle guide del settore, ma se ne cura poco. L’importante per lui è continuare nel suo lavoro fatto di passione e di rispetto per la Natura. Sa di possedere un’uva meravigliosa che proviene da un vigneto prestigioso, il Lazzarito, e le è profondamente grato, cercando di darle il miglior aiuto possibile per svolgere il suo compito antichissimo. Guai a imporle qualcosa, a costringerla ad azioni contrarie alla sua semplice grandiosità.

Siamo nella zona normalmente considerata terra di barolo potenti, duri, lenti a essere domati. Eppure, il Lazzairasco e il Santa Caterina esprimono una semplicità disarmante che si sviluppa attraverso l’eleganza più raffinata, l’equilibrio, l’armonia dei profumi e il suo matrimonio d’amore con il gusto che inonda il palato.

Semplicità non vuol dire piccolezza: i tannini colpiscono con autorità, gli altri polifenoli manifestano i loro muscoli e la loro diversità seguendo tutte le sfumature possibili. Tuttavia, si concedono con una gentilezza e un garbo d’altri tempi. Proprio come Guido e la sua simpatica Signora. Persone modeste, semplici, ma dalle idee chiare e lucide: il vino si fa in vigna. Tutto il resto è attenzione consapevole, sensibilità, umiltà.

Il risultato è magnifico e altamente didattico. In poche centinaia di metri degusterete un Santa Caterina di prodigiosa bevibilità che non riesce a celare una complessità da scoprire lentamente, con calma, a occhi chiusi. Il Lazzairasco è più scalpitante, mascolino, ma come un vero gentiluomo sa distribuire la sua forza e potenza. Stiamo assaggiando i 2007, annata -a parer mio- magnifica per il barolo malgrado idee discordanti degli esperti del settore. Non importa. Silenzio, signori! Meglio far parlare il vino. Lui sa come giungere alla mente e al cuore.

Mentre assaporate due vini, due personalità, due regali di infinitesime variazioni dell’incredibile terreno di Langa, si formerà nella vostra mente l’immagine del castello che domina l’Azienda: forza e audacia medievale, eleganza e armonia dell’arte pura, senza tempo. Ebbene sì, la migliore rappresentazione dei due cru di Guido è proprio il castello e tutte le sue sfumature artistiche e strutturali. Questo deve essere il vino vero, queste sono le sensazioni che deve esprimere per sollevarsi dalla mediocrità del vino scritto e non gustato con la doverosa umiltà e senza preconcetti.

Io amo il nebbiolo, lo giudico la quintessenza del vino. Mi sento perciò un fortunato avendo decine di amici che lo coccolano anno dopo anno nei loro terreni intorno al Tanaro, tra fanghi induriti e dune sabbiose. Ogni zona crea capolavori, emozioni violente e dolci, amicizie profonde e durature tra esseri umani vogliosi di rimanere bambini di fronte alle meraviglie della Natura.

Guido Porro è grande artefice di questa straordinaria azione di trasformazione della semplicità in complessità. Non oso nemmeno pensare cosa verrà fuori dal nuovo terreno ereditato nella celeberrima Vigna Rionda, forse una specie di “re dei re” tra i vigneti. Non resta che aspettare e gioire dei suoi gioielli odierni, già più che sufficienti a commuovere.

Non solo però. A volte basta anche un “banale” Langhe Nebbiolo. Me l’ha proposto quasi con timidezza. Sublime, un vero, giovane, barolo in attesa di esprimersi completamente. Alla mia richiesta di spiegazione la risposta è stata ovviamente semplice e naturale: “E’ la stessa uva del barolo, solo che non ha voluto attendere in botte e bottiglia. L’ho fatto uscire prima, per fare amicizia con chi lo saprà apprezzare. Una specie di biglietto da visita per i suoi compagni di vigna più pazienti”. Ed ha ragione, accidenti. Un adolescente perfetto e vivace, ben conscio, però, della sua nobile origine.

Me ne devo andare, con i profumi e gli aromi che ancora vagano nel naso e nel palato. Uno sguardo ammirato al castello di Serralunga e al vigneto che sembra sorridere al Sole sotto di me.

A presto Guido, complimenti e grazie per la lezione di vita!

Azienda Agricola Guido Porro
Via Alba, 1 - 12050 Serralunga d'Alba (Cuneo)
Tel. e Fax +390173613306
e-mail:guidoporro@guidoporro.com
Website: http://www.guidoporro.com/

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Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...

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