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Da Copenhagen una speranza per il vino!, di Enzo Zappalà

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Da Copenhagen una speranza per il vino!

di Enzo Zappalà

Dopo la doccia fredda causata dalle tragiche soluzioni pensate per eliminare le mefitiche esalazioni di CO2 durante la fermentazione alcolica, che rischiavano di abolire completamente la produzione e la vendita del vino (vedi http://www.acquabuona.it/2009/12/riscaldamento-globale-il-colpevole-e-il-vino/), le ultime spasmodiche riunioni di Copenhagen hanno gettato uno spiraglio di vivida luce.

I potenti della Terra, costretti a lavorare come delle bestie durante la notte e a non potersi nemmeno rilassare negli splendidi hotel da 8 stelle pagati da tutti i contribuenti del mondo, hanno trovato una soluzione alternativa geniale e forse decisiva. Non era poi così difficile!

Invece di impuntarsi su sciocchezze locali, quali l’aumento del livello dei mari, lo scioglimento dei ghiacciai, i buchi e buchetti dell’ozono, le piogge acide, ecc., ecc, che creano solo polemiche continue e per le quali sono stati proposti nient’altro che timidi palliativi, i Grandi del pianeta hanno finalmente affrontato il problema nella sua vera globalità. Il ragionamento è di una semplicità disarmante.

Quando si ha una vera e grave influenza che si manifesta con mal di testa, dolori alla schiena, gola arrossata, raffreddore, bronchite e via dicendo, cos’è meglio fare? Intervenire sui singoli sintomi o prendere il toro per le corna e combattere il virus all’origine? La recente A-H1N1 l’ha insegnato: meglio vaccinarsi. Anche se inspiegabilmente pochi hanno seguito i ripetitivi e violenti appelli dei media, solo leggermente incitati dalle case farmaceutiche che avevano preparato dosi sufficienti anche per la stragrande maggioranza degli insetti, dei topi e dei pesci lacustri, è indubbio che quella era e rimane la strada migliore per distruggere definitivamente il nemico.

Il livello dei mari, la temperatura locale, la neve, la pioggia, gli uragani, sono solo e soltanto dei sintomi locali, ma il virus è ben più subdolo. Esso colpisce una e una sola entità, tristemente e gravemente malata: la Terra! E’ inutile attutire i suoi vari acciacchi e i suoi piccoli dolori: si deve puntare al cuore della malattia. Non vale la pena diminuire la CO2 e le altre malefiche invenzioni dell’uomo. Bisogna distruggere direttamente il virus che le causa; intervenire solo e soltanto sul pianeta! Lui è malato e lui va curato rapidamente e drasticamente.

Detto e fatto! A Copenhagen si sono convocate nottetempo tutte le maggiori case farmaceutiche e si è fatta una richiesta, che sembrava in realtà un vero e proprio ordine categorico: “Trovare immediatamente un vaccino per il nostro pianeta agonizzante e iniziare subito le sperimentazioni. Entro tre mesi la Terra dovrà essere vaccinata. Una volta guarita, le passeranno anche tutti quei piccoli e noiosi sintomi che tanto danno fastidio alla popolazione”.

Le case farmaceutiche, con grande spirito altruistico, non si sono tirate indietro e si sono subito lanciate nella grande impresa con spirito eroico. Le poche centinaia di miliardi richiesti erano il minimo che potevano pretendere. Qualche piccola tassa in più, qualche sfruttamento aggiuntivo delle risorse dei paesi poveri, piccoli sacrifici per uno scopo universale.

Siamo sicuri che il vaccino si otterrà in breve tempo. Le sperimentazioni (molto care in verità) si eseguiranno su Marte e sulla Luna. Si è già sicuri che la loro temperatura scenderà velocemente verso valori normali, e non state a dire che loro sono già molto, molto freddi… Smettete di creare polemiche, odio e intoppi! Fidatevi di chi ne sa più di voi!

Forse ancor prima del limite imposto dai Grandi il vaccino sarà pronto e alla Terra passerà la febbre violentissima che la sta debilitando sempre più. Che meraviglia! Finalmente un accordo globale, democratico, etico. Si pensa già di fare assumere il vaccino anche a Venere. Il mondo e tutto il Sistema Solare possono cominciare a sorridere. Ed anche e soprattutto i produttori di vino e gli appassionati del nettare di Bacco. Questa è, infatti, la migliore notizia per tutti noi!

Mentre il vaccino si sta preparando, è comunque auspicabile e doveroso alleviare anche i sintomi di un così grave e importante malato. In un’umanità che va sempre più decisa verso il biologico, le tradizioni antiche, i vecchi rimedi della nonna e della bisnonna, cosa c’è di meglio di usare le vecchie e sicure soluzioni? E cosa si dava agli influenzati in preda a tosse e bronchite, prima che la medicina facesse le sue più grandi scoperte? Ma sì, vi ricordate bene! Si faceva bere al malato un abbondante bicchierone del sano, saporito, bollente VIN BRULE’!

E allora ecco il secondo ordine impartito dai potenti della Terra e rivolto a tutti i produttori: “Aumentate le quantità di vino, sia bianco che rosso, sia fermo che frizzante; non curatevi più dell’alcol etilico e dell’anidride carbonica. La Terra malata ha bisogno di voi!”

E’ facile fare quattro conti: il diametro della Terra è di 12756 km e la sua massa risulta pari a 6 chilogrammi, moltiplicati per dieci alla ventiquattresima potenza. In altre parole il nostro pianeta “pesa” 6.000.000.000.000.000.000.000.000 di chili, o, ancora meglio, 6 milioni di miliardi di miliardi di chili! Se il peso medio di un essere umano è intorno ai 70 kg, vi rendete conto di quanto vino si dovrà produrre per una massa del genere? Datevi da fare cari amici produttori, il tempo delle vacche magre è terminato!

Sarete finalmente considerati eroi e sarete sicuramente insigniti del Premio Nobel per la pace!

Letto 8297 voltePermalink[2] commenti

2 Commenti

Inserito da Giovanna Rizzolio

il 23 dicembre 2009 alle 19:17
#1
grazie davvero per la splendida notizia! un bel regalo di Natale!
sei un fenomeno...

Inserito da Enzo Zappalà

il 24 dicembre 2009 alle 06:55
#2
cara Giovanna,
i tuoi commenti sono un regalo altrettanto bello! Ti ringrazio di cuore... Un abbraccio e Buon Natale a te e agli altri lettori

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Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...

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