Questa volta sarò serio, molto serio.
Uno studio accurato del funzionamento dell’etilometro in uso in molte nazioni, tra cui l’Italia, ha mostrato delle pecche che potrebbero farlo mettere al bando o quanto meno invalidare i risultati ottenuti nella gran parte dei casi. Vi spiego meglio perché. Abbiamo già visto che il punto chiave è il fattore di conversione che permette di passare dalla concentrazione di alcol nell’aria espirata (misurata in milligrammi per litro dall’apparecchio) alla concentrazione di alcol nel sangue (misurata in grammi per litro).
E’ solo quest’ultima che può definire se siamo o no in condizioni critiche. Tuttavia per ottenerla, bisogna moltiplicare il primo valore per un numero che ci permetta di ricavarla. Questo numero è proprio il fattore di conversione. Così funziona l’etilometro e la spiegazione la potrete trovare un po’ ovunque.
Sono stati fatti molti studi per determinare il giusto valore di questo fattore e si è visto che è altamente variabile, sia in funzione delle condizioni ambientali (pressione dell’aria, presenza di apparecchiature elettroniche e altri fattori) sia in funzione delle caratteristiche fisiche del soggetto (peso, altezza, capacità polmonare, apparecchi dentali, ecc., ecc.). Inoltre lo stesso soggetto ha un valore che cambia di volta in volta (temperatura corporea, stato di salute, asma).
Dato che non è possibile stabilire caso per caso il giusto fattore di conversione per ciascuno, si è pensato di farne una media e utilizzare questa come valore uguale per tutti. Si è deciso per 2100, ben sapendo però che in realtà esso può variare da 1200 fino a 3100.
Qui gli studi di settore divergono non poco. Quelli pro-etilometro (tra cui penso le case produttrici, i legislatori e gli applicatori) dicono che la stragrande maggioranza delle persone ha valori del fattore molto vicini al valor medio, stimando che solo il 5% circa delle persone potrebbero averlo così basso da essere penalizzate dal valore ufficiale. E dicono anche che ciò viene “compensato” da una percentuale più alta che ne trae invece giovamento. In altre parole, coloro che sono ingiustamente condannati sono molti meno di quelli che vengono ingiustamente salvati. E sono comunque pochi. Questa considerazione è già di per sé mostruosa, ma ci torneremo tra poco.
Leggendo qua e là sui siti esteri si vede però chiaramente (e c’è una quantità enorme di materiale scritto da avvocati, medici, chimici, studiosi) che la percentuale in difetto sembra ben più alta e che quindi si rischia di far condannare innocenti in percentuali che superano le due cifre.
Ma restiamo pure nel caso più ottimistico (per le forze dell’ordine), ossia quello di avere solo una piccola percentuale di vittime innocenti. Vi sarebbe comunque un 5% di innocenti condannati seduta stante, senza alcuna possibilità di verifica o di contestazione.
Scusate, io non sono un avvocato o uno studioso dei diritti civili, ma una legge che permette, sapendolo a priori, di condannare sicuramente degli innocenti, per pochi che siano, mi sembra altamente illegale e incostituzionale. Non vi ricorda il medioevo, la Santa Inquisizione e altro ancora? Soprattutto perché è stata dettata da motivi economici (l'etilometro costa poco, è facile da usare, è veloce). Inoltre, e questo è forse ancora più grave, permette di condannare un soggetto seduta stante (ben poco serve, infatti, un ricorso contro un numero giudicato intoccabile). Dare questa facoltà a dei poliziotti o carabinieri, seppur bravissimi e onesti, mi sembra un po’ troppo.
Misurazioni alternative molto più precise esistono sicuramente (l’analisi diretta del sangue, tanto per dire la più ovvia), ma farebbero spendere più soldi e sarebbero di lunga applicazione (temo che si riuscirebbero a fermare e analizzare solo un paio di guidatori per notte).
In conclusione, il diritto di un innocente di essere riconosciuto come tale da una legge, non dovrebbe essere un punto fondamentale per un paese democratico? E il sentirsi dire: “Va bene, condanno qualche innocente, ma libero anche tanti colpevoli” non vi sembra una frase mostruosamente assurda?
Mi permetto di fare un esempio, per meglio spiegare la situazione.
Immaginiamo che la polizia abbia l’ordine, ogni qual volta si senta uno sparo e si trovi un cadavere, di fermare la persona più vicina fisicamente al luogo del misfatto. Fatto questo, senza svolgere altre indagini, la arresti e la condanni direttamente alla camera gas, all’ergastolo o a quella che è la pena massima, praticamente senza processo. Questa scelta deriva dal fatto che “mediamente” l’80% delle persone trovate vicino al cadavere sono risultate essere proprio loro gli assassini e quindi è giusto procedere immediatamente, risparmiando soldi, tempo nei tribunali e spese legali.
E’ inutile cercare prove più precise, la MEDIA ci dice che la maggioranza risulterà colpevole! Il fatto che su 100 condannati in questo modo, ve ne saranno 5 SICURAMENTE innocenti, che non hanno nemmeno avuto la possibilità di provarlo, è considerato del tutto insignificante. Non solo, ma si ritiene cinicamente che sia controbilanciato dal fatto che ben 15 colpevoli sono riusciti a scappare in tempo e ovviamente non verranno cercati. Non vi sembra una giustizia mostruosamente ingiusta, una legge terribilmente illegale?
Invito caldamente chi s’intende di legge a prendere seriamente quanto esposto e a passare al contrattacco durante le tante e future cause, senza speranza, di guida in stato d’ebbrezza. Penso sia l’unico modo, probabilmente vincente, per sgretolare una legge assurda. E’ questo non per bere impunemente e guidare ubriaco, ma solo per ragioni di giustizia!
In Italia nessuno sembra che si sia ancora mosso, ma in America sì. Ed è forse per questo che la polizia preferisce adesso mettere alla prova il guidatore, facendolo camminare lungo una linea retta, facendolo parlare, ponendogli domande e altre cose del genere, probabilmente più istruttive sul vero grado di ebbrezza raggiunto dal conducente.
Concludo, dicendo che la soluzione sarebbe semplicissima: utilizzare il fattore di conversione minimo, ossia 1200, e non quello medio. In tal modo nessun innocente rischierebbe di essere condannato e sarebbe garantita la sacra norma che nessuno deve essere condannato finché esiste il minimo ragionevole dubbio sulla sua colpevolezza. Sì, è vero, avremmo più malfattori liberi, ma solo quelli al limite del vecchio valore, perché chi superava di gran lunga lo 0,5 continuerà a superarlo anche con il nuovo fattore di conversione.
Sono pronto a fornire numeroso e articolato materiale legale e scientifico a tutti coloro lo richiederanno.
Essendo sicuro che i veri amanti dei grandi vini sappiano già da soli quando fermarsi nel bere e sappiano anche benissimo se sono o non sono in grado di mettersi alla guida, questa legge assurda riserviamola solo a chi veramente può diventare un pericolo pubblico. E occupiamoci di più dell’alta velocità, delle corse in autostrada, delle inversioni di marcia improvvise, dei sorpassi azzardati, e via dicendo.
Cari amici, apriamo gli occhi, le orecchie e la bocca e diamoci da fare!
Di seguito riporto alcuni link (purtroppo tutti meno uno in inglese):
www.alcotest.it/descrizione_prodotti.asp
www.dwi.com/blood-alcohol-content
en.allexperts.com/e/b/bl/blood_alcohol_content.htm
www.duilawyers.net/bloodalcoholcontent.html
www.rupissed.com/breathalyser.html
www.forensic-evidence.com/site/Biol_Evid/Breath_Tests.html
www.experiencefestival.com/a/Blood_alcohol_content/id/1934477
www.forcon.ca/learning/breath.html
www.nydwi.com/DWIQA/Blood-BreathPartitionRatio.php
texascriminaldefenselawyer.blogspot.com/2008/07/bloodbreath-partition-ratio.html
www.criminaljustice.org/public.nsf/ChampionArticles/99jan08
www.forensicscience.pl/pfs/46_gubala.pdf
www.ingentaconnect.com/content/pres/jat/1989/00000013/00000002/art00014
www.bmj.com/cgi/content/abstract/2/6050/1479
www.1800duilaws.com/forms/docs/LawsofABT.pdf
Nota: in America usano un'unità misura diversa per il tasso alcolemico: non g/l ma "0.20% means that there is 1 gram of alcohol per every 500 grams of blood). ma è un semplice fattore di scala che non cambia il riusltato. Quello che conta è il fattore di conversione o "partition ratio".
Questa che segue è una dichiarazione da fare mettere a verbale nel caso vi fermassero. può servire al Vostro avvocato...
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DICHIARAZIONE (da mettere a verbale)
Il sottoscritto …………………………………………
dichiara di essere in condizioni idonee alla guida. Non ritenendo affidabili i risultati derivanti dall’analisi del fiato, dichiara di essere comunque pronto a sottoporsi a prove alternative e scientificamente provate che siano capaci di determinare la sua effettiva idoneità alla guida.
Il sottoscritto dichiara, infatti, che sulla base di ricerche scientifiche pubblicate su riviste mediche internazionali (di cui ha collezionato ampio bagaglio bibliografico), è stato ampiamente dimostrato che il test effettuato dall’etilometro in dotazione alle Forze dell’Ordine NON è in grado di accertare l’effettivo tasso alcolico presente nel sangue e che quindi risulta uno strumento inadeguato. Le fonti di errore principali sono le seguenti:
1) L’applicazione della legge di Henry alla conversione di percentuale di alcol nel fiato (misurata) in percentuale di alcol nel sangue (quella che rende inadatti alla guida) non è valida. Il sottoscritto dichiara che il sangue non si comporta come l’acqua.
2) Il fattore di conversione utilizzato per suddetta trasformazione è stato fissato in 2100/1, ma è stato provato che esso può variare da circa 1300/1 a circa 3400/1. Le misure finali hanno perciò un’intrinseca variabilità che penalizza sicuramente coloro che presentino fisicamente e al momento del test un valore più basso di quello imposto all’etilometro. Il sottoscritto dichiara che nessuna analisi è stata fatta per valutare il suo effettivo fattore di conversione al momento del test.
3) La temperatura del corpo può variare considerevolmente ed essa si ripercuote pesantemente sull’applicabilità della legge di Henry, che presuppone una temperatura costante e pari a 34°C. Il sottoscritto dichiara che nessuna misurazione della sua temperatura polmonare è stata eseguita durante il test.
4) Il test è inaffidabile se il fiato raccolto NON è relativo alla fase di post-assorbimento completo dell’alcol. Il sottoscritto dichiara che questo accertamento non è stato eseguito.
5) L’apparecchiatura non è in grado di identificare la presenza di alcol residuo nella bocca e di valutarla correttamente (componente alcolica ininfluente alla capacità di guida). Dato che anche i rivelatori di pendenza degli etilometri di ultima generazione si sono dimostrati inadeguati per questo scopo, il sottoscritto dichiara insoddisfacente la valutazione dell’eventuale alcol presente nella bocca.
6) Le nuove ricerche sulla fisiologia polmonare e sullo scambio dell’alcol nelle vie respiratorie, dimostrano che l’alcol presente nel fiato analizzato NON proviene dagli alveoli polmonari (i soli che potrebbero rappresentare la quantità di alcol nel sangue), ma dalle pareti delle vie aeree superiori e inferiori. La percentuale di alcol nel fiato è perciò estremamente variabile e non rispecchia assolutamente il tasso alcolico del sangue. Il sottoscritto dichiara che l’apparecchiatura utilizzata non ha tenuto conto di questi nuovi risultati ormai assodati dalla comunità scientifica internazionale.
7) L’andamento della percentuale di alcol nel fiato in funzione del tempo non è lineare e presenta variazioni improvvise, non prevedibili e del tutto casuali (steeple effect). Il sottoscritto dichiara che il numero di misurazioni eseguite NON è stato sufficiente per eliminare l’incertezza derivante dallo steeple effect (effetto “campanile”)
Il sottoscritto dichiara, infine, di avere a disposizione un vasto materiale scientifico atto a dimostrare quanto asserito precedentemente. Tali prove saranno portate a discarico durante le fasi processuali che seguiranno, dove l’accusato cercherà di dimostrare non solo l’inaffidabilità del test, ma anche l’azione lesiva, ingiustificata e anticostituzionale adottata verso la sua persona e per la quale chiederà un adeguato risarcimento.
Data …………………………………. In fede
Per ricevuta (firma e qualifica dell’agente) …………………………………
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Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...
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Inserito da Gianna Ferretti
il 14 gennaio 2010 alle 14:06