Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in

Tags

acari eriofidi, anna zorloni, apoplessia, arricciamento, cicalina verde, cocciniglia del corniolo, cocciniglia nera, cocciniglie cotonose, drosophila, empoasca vitis, enazioni, escoriosi, eutipiosi, eutypa lata, fanleaf, flavescenza dorata, fleck, giallumi della vite, giallumi vite, legno nero, maculatura infettiva, mal dell esca, malattia delle enazioni, malattie della vite, malattie fungine, malattie vite, nervature, parthenolecanium corni, phomopsis viticola, phyllocnistis, pulvinaria minore, pulvinaria vitis, suzukii, tecnica, theresemima ampelophaga, vite, vitegenella, viticoltura, zygena

Home > Autori > Vino > Malattie della Vite

Malattie della Vite

Magnesio carenza

di Anna Zorloni

Il Magnesio (Mg) ha un ruolo determinante nella sintesi di clorofilla, zuccheri e proteine; di conseguenza, una carenza di questo elemento nella pianta, va ad influire sulla loro formazione. Sintomi: I sintomi di Mg-carenza compaiono generalmente a partire dell’inizio della stagione vegetativa, fino al periodo della maturazione del grappolo. Si manifestano inizialmente sulle foglie basali della pianta, cioè quelle più vecchie, andando poi ad interessare anche quelle più giovani. I sintomi di Mg-carenza possono essere talvolta confusi con quelli provocati da Mal dell’Esca, molto simili. Consistono in decolorazioni (ingiallimenti o arrossamenti, in base alla cv colpita) della lamina fogliare, nervature escluse (queste rimangono di colore verde), a partire dai margini; le decolorazioni tendono poi ad estendersi in tutta la zona internervale della lamina e a necrotizzare. Solitamente, le piante più giovani sono più sensibili di quelle vecchie. La carenza di Mg non determina conseguenze negative sulla produzione Cause: La causa principale di Mg-carenza è l’assenza di questo elemento nel terreno; il Mg è...
Letto 13061 volteLeggi tutto[0] commenti

Drosophila suzukii

di Anna Zorloni

Drosophila suzukii, o "Moscerino dei piccoli frutti", è un insetto dittero, appartenente alla famiglia Drosophilidae, facilmente riconoscibile e distinguibile dalle altre specie dello stesso genere per il particolare colore rosso vivo dei suoi occhi. Il corpo di questo moscerino, di color miele, ha dimensioni molto piccole, di 2-3 mm. Il maschio ha due caratteristiche macchie nere sulle ali. Drosophila suzukii è originario del sud est asiatico, dove è stato identificato e descritto per la prima volta nel 1931 da Matsumara Suzuki; a partire dal 2008 la sua presenza è stata segnalata negli Stati Uniti d’America e, nel 2009, in Europa; in Italia è stato individuato inizialmente in Trentino (qui l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige si sta occupando dello studio di questo insetto e delle strategie di lotta da adottare per contrastarne la diffusione), in Alto Adige, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e altre regioni. Ospiti principali di questa specie sono i piccoli frutti (mora, lampone, fragola, …), ma può attaccare molte altre specie frutticole, soprattutto quelle caratterizzate da...
Letto 9811 volteLeggi tutto[1] commenti

Pulvinaria vitis

di Anna Zorloni

Pulvinaria vitis (Linnaeus), o “pulvinaria minore”, è una cocciniglia cotonosa polifaga, molto frequente in vecchi vigneti, abbandonati o trascurati, dove vive prevalentemente sui tralci di due o più anni. La femmina adulta è lunga circa 6 mm ed è dotata di un voluminoso e tondeggiante ovisacco di cera bianca cotonosa, che può contenere migliaia di uova (fino a 3000) di colore rosso vinoso; si fissa sul legno del tralcio senza più muoversi. Le forme maschili, invece, meno frequenti, sono dotate di ali e mobili. Pulvinaria vitis compie una sola generazione all’anno e sverna come femmina giovane (neanide) protetta al di sotto della corteccia dei tralci. Si riproduce prevalentemente per partenogenesi, solo raramente viene fecondata dalle forme maschili. Le uova vengono deposte in maggio-giugno, quindi le forme giovanili appena sgusciate si disperdono sulle foglie (prevalentemente lungo le nervature della pagina inferiore), sui piccioli, o lungo i tralci. I danni provocati da questa cocciniglia consistono prevalentemente nella produzione di abbondante melata zuccherina che attrae le formiche e su cui si sviluppano le...
Letto 11508 volteLeggi tutto[0] commenti

Mosaico delle nervature

di Anna Zorloni

Il Mosaico delle nervature (Vein mosaic) è una malattia diffusa in tutte le aree viticole del mondo, considerata “virus-simile”, il cui agente eziologico non è stato tuttavia ancora identificato. Manifesta sintomi in maniera chiara ed evidente su viti appartenenti alla specie Vitis riparia Gloire de Montpellier (considerata quindi “indicatrice” di questa malattia), mentre risulta generalmente latente nella maggior parte delle viti appartenenti alla specie Vitis vinifera. I sintomi sono visibili in estate e persistono fino all’autunno: consistono in aree di colore verde pallido decorrenti lungo le nervature principali delle foglie, che risultano quindi più chiare, a formare una sorta di mosaico. Spesso sono più evidenti su piante mantenute in serra piuttosto che in pieno campo. Non è noto se la malattia si diffonda naturalmente in campo, ad opera di insetti vettori. La sua frequente diffusione è comunque da attribuire prevalentemente all’utilizzo di materiale di propagazione infetto. Attualmente la diagnosi del Mosaico delle nervature è possibile solo tramite saggio biologico; si esegue...
Letto 10995 volteLeggi tutto[0] commenti

Deperimento di Syrah

di Anna Zorloni

Il Syrah è un antico vitigno coltivato in America (California, Cile, Argentina), Australia, Sud Africa e, nelle aree mediterranee, in Italia e nella fascia meridionale della Francia, dove occupa superfici tanto estese da essere considerato il quinto vitigno d’importanza nazionale e dove viene utilizzato per la produzione di vini di pregio. Le prime manifestazioni di deperimento su questa varietà (indicate con il termine Syrah “Decline”) vennero osservate negli anni ‘90 in Languedoc (Francia). I sintomi, osservati sull’intera chioma, consistevano in intensi arrossamenti fogliari visibili durante il periodo tardo estivo, seguiti da senescenza e caduta anticipata; ingrossamento e spaccature verticali del legno in corrispondenza del punto d’innesto, scanalature e picchiettature sopra il punto d’innesto, necrosi del legno; mancata produzione o non completa maturazione (ridotto contenuto zuccherino, elevata acidità, ridotta colorazione bacche, con conseguente bassa qualità del vino prodotto); sviluppo stentato della pianta; morte nel giro di pochi anni. Successivamente, vennero osservate manifestazioni di deperimento...
Letto 12269 volteLeggi tutto[1] commenti

Anna Zorloni

Anna Zorloni


 e-mail

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss di questa rubrica

Pubblicità Ultimi Commenti