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Tignola (Eupoecilia ambiguella), di Anna Zorloni

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Malattie della Vite

Tignola (Eupoecilia ambiguella)

di Anna Zorloni

E' un lepidottero appartenente alla famiglia dei Tortricidi, meno diffuso rispetto alla Tignoletta. Si trova nelle zone più settentrionali, fresche ed umide. Larve lunghe circa 12mm (di poco più grandi di quelle della Tignoletta), di colore rosa-bruno, lente nei movimenti. L'adulto ha un'apertura alare di circa 10-15mm.

Le larve compiono danni sui bottoni fiorali erodendoli e avvolgendoli da fili sericei con cui formano dei glomeruli, e sugli acini nei quali penetrano svuotandoli e portandoli a marcire. Favoriscono lo sviluppo della botrite.

Svolge due-tre (negli ambienti più favorevoli) generazioni l'anno. Sverna come crisalide al di sotto del ritidoma dei tralci. Gli adulti sfarfallano ad aprile-maggio. Depongono le uova sulle infiorescenze (in media 50 uova). Le larve che ne nascono diventano adulte a fine giugno-inizio luglio. Depongono le uova sugli acini.

La lotta viene eseguita con prodotti regolatori di crescita (IGR) e inibitori di crescita.
Lotta biologica con prodotti a base di Bacillus thuringiensis, senza limitazioni d'uso in lotta integrata. La tossina prodotta da questo batterio agisce sulle larve per ingestione. Confusione sessuale: tramite dei diffusori installati in campo prima dell'inizio dei voli degli adulti, vengono erogati feromoni sessuali che disorientano il maschio così da non permettergli di incontrare la femmina, in questo modo non si hanno gli accoppiamenti e la riproduzione della specie. Numerosi nemici naturali (predatori e parassiti) ostacolano lo sviluppo e la diffusione delle tignole; acari trombididi, Neurotteri (Crysoperla carnea), Ditteri Sirfidi (Xanthandrus comtus), Coleotteri Malachidi (Malachius spp.), Imenotteri (Icneumonidi, Calcidoidei, Braconidi), Ditteri Tachinidi.

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2 Commenti

Inserito da Riccardo Francalancia V. S.

il 15 luglio 2009 alle 11:28
#1
aggiungo, se me lo permette, una paio di quisquilie per la lotta alle tignole:

1)Utilizzo dei Silicati di Sodio(ammessi in agricoltura biologica), utili per l'ampio spettro d'azione, che investe anche - per esempio - l'odio ed altri patogeni fungini.

2)Spinosad (neurotossico): deriva dalla fermentazione del batterio actinomicete Saccharopolyispora spinosa, che produce alcune sostanze dette “spinosine”.
L’azione delle spinosine si esplica bloccando gli specifici ricettori acetilcolinici situati alle estremità dei neuroni. L’azione dell’acetilcolina viene così potenziata, impedendo il passaggio dell’impulso nervoso, col risultato che l’insetto smette di nutrirsi ed in seguito giunge alla morte.

3) Gestione della chioma oculata. Potature invernali e legature razionali, che favoriscano espansione fogliare contenuta e non affastellata, eventuali potature estive (verdi), limitare la vigoria delle piante, l'eccessiva produzione ed i cloni a grappolo molto serrato, le concimazioni troppo abbondanti.

Ric.

PS Splendida rubrica, complimenti !!!!

Inserito da Riccardo Francalancia V. S.

il 15 luglio 2009 alle 11:30
#2
..in effetti il post avrei potuto inserirlo nella sezione, ancor più adeguata, sulla Tignoletta ;-)

Ric.

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