Warning: mysql_fetch_assoc(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /www/MW_qPnIayRGG/tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php on line 207

Warning: mysql_free_result(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /www/MW_qPnIayRGG/tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php on line 213
Tumore Batterico o Rogna della vite, di Anna Zorloni

Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in
Pubblicità
Home > Autori > Vino > Malattie della Vite

Malattie della Vite

Tumore Batterico o Rogna della vite

di Anna Zorloni

Agente patogeno responsabile di questa malattia su vite è il batterio Agrobacterium vitis. I sintomi sono visibili soprattutto sulla parte bassa del tronco e sul colletto, raramente su tralci e radici. Essi consistono in proliferazioni anomale (iperplasie) di dimensioni variabili, dette "tumori". Inizialmente sono molli, in seguito si induriscono e lignificano. Si estendono assumendo una forma corrugata ("rogna"). In seguito all'infezione, la pianta produce germogli molto ridotti e nei casi più gravi muore. Il batterio, che vive nel terreno raggruppato in colonie, penetra all'interno della pianta attraverso ferite (ferite da gelo, tagli di potatura, …), quindi si diffonde dando inizio al processo d'infezione. Una volta instaurata l'infezione, le cellule colpite proliferano abnormemente. L'infezione localizzata può aggravarsi qualora il batterio riesca ad introdursi nel sistema vascolare e a diffondere in tutta la pianta. Alla fine del ciclo infettivo il batterio fuoriesce, sempre tramite ferite dei tessuti della pianta, e va nel terreno per spostarsi sulle piante vicine.
Il controllo della malattia può essere effettuato nei seguenti modi:
- utilizzare materiale di propagazione sano, esente da batteri;
- evitare la formazione di lesioni o ferite sulla pianta, che, come detto, costituiscono la via d'ingresso del patogeno. In ogni caso è bene far cicatrizzare l'eventuale ferita;
- eliminare le piante infette ed eventuali residui;
- limitare le concimazioni azotate;
- acidificazione del terreno con zolfo o concimi acidi (pratica che sfavorisce il batterio, non lo elimina).

Letto 18861 voltePermalink[0] commenti

0 Commenti

Inserisci commento

Per inserire commenti è necessario essere registrati ed aver eseguito il login.

Se non sei ancora registrato, clicca qui.
PUBBLICITÀ

Anna Zorloni

Anna Zorloni


 e-mail

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss area vino

PUBBLICITÀ

Ultimi Commenti