La cocciniglia nera della vite (Targionia vitis), appartenente alla famiglia dei diaspididi, è estremamente polifaga, vive infatti su numerose specie vegetali sia arboree che arbustive. Spesso la si ritrova su vite, in particolare sul tronco e sui tralci. La si nota con difficoltà in quanto ha lo stesso colore scuro del legno, quindi si mimetizza facilmente. Inoltre spesso si nasconde al di sotto della corteccia. La femmina è dotata di uno scudetto circolare (di circa 2 mm di diametro) di colore marrone scuro, similmente alla corteccia del legno su cui si trova. Il follicolo maschile è più piccolo di quello femminile, circa la metà. Compie una sola generazione all'anno e sverna sotto forma di femmina adulta fecondata sui tralci e sul tronco. Alla ripresa vegetativa, le forme giovanili (neanidi) si dispongono lungo le nervature sulla pagina inferiore delle foglie, dopodichè si spostano sui tralci e al di sotto della corteccia del fusto.
Nei casi più gravi la cocciniglia ricopre la quasi totalità dei tralci, andando ad arrecare danni notevoli dovuti alla sottrazione di linfa di cui si nutre, con conseguente indebolimento generale della pianta, soprattutto nel caso in cui l'infestazione venga trascurata per anni.
Utili per l'eliminazione della cocciniglia risultano essere lo scortecciamento e la spazzolatura dei tralci infestati (da effettuare in inverno) con un successivo trattamento chimico. Più efficace è però il trattamento effettuato in primavera contro le forme giovanili. La lotta chimica viene solitamente fatta tramite olio bianco attivato con fosforganici.
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