Pulvinaria vitis (Linnaeus), o “pulvinaria minore”, è una cocciniglia cotonosa polifaga, molto frequente in vecchi vigneti, abbandonati o trascurati, dove vive prevalentemente sui tralci di due o più anni.
La femmina adulta è lunga circa 6 mm ed è dotata di un voluminoso e tondeggiante ovisacco di cera bianca cotonosa, che può contenere migliaia di uova (fino a 3000) di colore rosso vinoso; si fissa sul legno del tralcio senza più muoversi. Le forme maschili, invece, meno frequenti, sono dotate di ali e mobili.
Pulvinaria vitis compie una sola generazione all’anno e sverna come femmina giovane (neanide) protetta al di sotto della corteccia dei tralci. Si riproduce prevalentemente per partenogenesi, solo raramente viene fecondata dalle forme maschili. Le uova vengono deposte in maggio-giugno, quindi le forme giovanili appena sgusciate si disperdono sulle foglie (prevalentemente lungo le nervature della pagina inferiore), sui piccioli, o lungo i tralci.
I danni provocati da questa cocciniglia consistono prevalentemente nella produzione di abbondante melata zuccherina che attrae le formiche e su cui si sviluppano le fumaggini; funghi nerastri che imbrattano la vegetazione e i grappoli. Inoltre sottraggono linfa alla pianta con conseguente indebolimento di quest’ultima. Pulvinaria vitis è inoltre in grado di trasmettere alcuni virus dannosi alla vite.
La lotta, in caso di gravi infestazioni, può essere eseguita con olio bianco attivato con fosforganici, o, in casi meno gravi semplicemente raschiando manualmente il ceppo per asportare gli insetti.
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