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Doc e Docg

Cesanese del Piglio Docg

di Sergio Ronchi

MappaArticolo georeferenziato

Il Cesanese del Piglio è la prima DOCG del Lazio, approvata con decreto del 1 agosto 2008 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 18-8-2008.
Il territorio di produzione delle uve da destinare ai vini Docg Cesanese del Piglio comprende l'intero territorio dei Comuni di Piglio e Serrone e in parte di quello dei Comuni di Acuto, Anagni e Paliano, in provincia di Frosinone.
La zona collinare di produzione è il naturale punto di incontro tre i monti Prenestini, Ernici e Affilani e si trova ad un’altitudine di 300-550 msl. Il sistema di impianto dei vigneti è prevalentemente a filari, con 3000-5000 ceppi per ettaro con sistema a Guyot e/o cordone speronato.
Il Cesanese è il vitigno più importante della zona, un vitigno a bacca nera che deriverebbe dai vitigni alveola, come vengono descritti da Plinio.
Due le tipologie di vitigno Cesanese, quello d’Affile e quello comune che si differenziano dalla foglia, piccola quella del Cesanese d’Affile con acino nero-bluastro, grande quella del Cesanese comune con acino nero-violaceo. Tra i due, sicuramente quello d’Affile dà maggiore ricchezza di profumi e migliore finezza. Altri vitigni a bacca rossa coltivati in zona sono sangivese, barbera e monteplciano.

Le tipologie previste dal disciplinare sono:
Cesanese del Piglio o Piglio, titolo alcolometrico volumico totale minimo 12,00%.
Cesanese del Piglio Superiore o Piglio Superiore, titolo alcolometrico volumico totale minimo 13,00%.
E’ possibile usare la menzione aggiuntiva “riserva” se til titolo alcolometrico volumico totale minimo è 14% e con invecchiamento non inferiore a 20 mesi, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Il vino Cesanese del Piglio o Piglio deve essere ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell'ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Cesanese di Affile e/o Cesanese comune minimo 90%, vitigni complementari, “idonei all coltivazione” per la regione Lazio a bacca rossa per non piu' del 10%.

Alla degustazione ha generalmente un profumo floreale e fruttato, a volte con sentori di violetta, in bocca è abbastanza intenso e con una nota amarognola sul finale, spesso di buona struttura.

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Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...

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