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Autoctono si nasce ... presenti !!

di Sergio Ronchi

MappaArticolo georeferenziato

Si è svolto “Autoctono si nasce”, evento organizzato da GoWine a Milano mercoledì 23 gennaio presso l'Hotel Michelangelo.

La manifestazione ha dato la possibilità di presentare al pubblico e agli operatori del settore alcune tra le aziende che producono vini da vitigni autoctoni.

Alla manifestazione erano presenti 23 aziende direttamente più il “Club del Buttafuoco”, 5 aziende del Consorzio “E' Ovada” e 8 vini di aziende non presnti direttamente ma con i loro vini presso un banco di assaggio comune.

Le aziende presenti provenivano da varie regioni italiane e ho potuto assaggiare solo alcuni dei vini presenti che comunque ho reputato molto interessanti.

Ecco alcune valutazioni.

Cantina del Barone (Cesinali – AV) hanno presentato un Fiano “Particella 928” (così come è registrato al catasto la vigna), vino prodotto da vigne di oltre 30 anni, in tutto solo mezzo ettaro per un totale di 4.000 bottiglie prodotte. Il vino vine prodotto senza utilizzare lieviti aggiunti ma solo quelli presenti nell'uva. Il vino è particolare, abbastanza intenso e con una spiccata mineralità e una bella rotondità. Fa solo acciaio, molto interessante.

Dell'Angelo (Tufo – AV) La Cantina di Angelo Muto produce esclusivamente Greco di Tufo, in particolare i vigneti si trovano nella zona tipica e le vigne affondano le loro radici nel terreno tufaceo soprastante le miniere di zolfo che danno aromi particolari. Al naso, oltre a frutti gialli e melone è predominante la nota minerale con poi sentori di salvia. Un grande vino.

Cantina Sant'Andrea (Terracina – LT) Hanno presentato il loro Moscato di Terracina nelle varie tipologie. Lo spumante, secco, è molto profumato al naso e poi in bocca stupisce per la finezza anche se il Moscato di Terracina “Oppidum” è sicuramente un grande vino. Ai profumi aromatici del moscato riesce a affiancare profumi di frutta tropicale, di albicocche e una nota di rosa.

Cantina dei Colli Ripani ( Ripatransone – AP) Azienda nata nel 196, hanno presentato due vini puliti, di buon impatto gusto olfattivo, più fresco la Passerina “Pharus”, con note di mela e di fiori gialli; più intenso il Pecorino “Rugaro”, con profumi di frutta matura e tropicale oltre che una nota agrumata. Due prodotti puliti, schietti, ben fatti, da un territorio che spesso propone vini interessanti a prezzi molto onesti.

Gigante Adriano (Corno di Rosazzo – UD). L'azienda friulana produce circa 60.000 bottiglie e in particolare ha presentato Ribolla e Friulano. La ribolla spumante è prodotta da ribolla gialla e ribolla nera. Nel Sauvignon sentiamo il classico profumo delle foglie di pomodoro che predomina nella degustazione con una bella pulizia in bocca. Assolutamente da assaggiare il Friulano, sia la versione “base” sia lo “storico” che al naso è particolarmente ricco di profumi e grasso, così come pure lo si ritrova in bocca molto elegante. Grande vino.

Lamole di Lamole (Greve in Chianti – FI) La nota azienda toscana famosa per i sui Chianti ha presentato tre differenti tipologie, il Chianti Classico etichetta blu 2009, più fresco con note di frutti di bosco, ottima freschezza e morbidezza al palato; il Chianti Classico Riserva 2009, dove si possono riconoscere le caratteristiche tipiche del Chianti Classico con profumi che iniziano da alcune note floreali di viola a frutta rossa e di sottobosco per arrivare a note minerali e speziate, un Ottimo vino. Per ultimo il Chianti Classico Vigneto Campolungo 2008, in questo vino possiamo trovare anche note di tabacco e di cioccolato oltre che confettura di more e ribes ma anche una nota balsamica sul finale che ne fa un vino dalle grandi prospettive anche in ottica di invecchiamento. Notevole.

Longanesi Daniele (Bagancavallo – RA) L'azienda romagnola produca circa 16.000 bottiglie di cui ho potuto degustare la “Rambela” un bianco secco IGT prodotto da uve “famoso”, un vino bianco secco da bere come aperitivo, giovane e non particolarmente impegnativo ma con una interessante varietà di profumi floreali. Poi il “Burson etichetta nera” da uve longanesi, un rosso prodotto con un 50% di uve passite per circa 20 giorni e che fa affinamento per 12 mesi in botte grande. Al naso subito frutti rossi e ciliegie in particolare ma anche una nota finale di vaniglia, un vino intenso ma fine al tempo stesso. Ottimo, si può trovare a circa € 15.

Pileum (Piglio – FR) Azienda nata nel 2002 ma già nota per la qualità dei suoi prodtti che la hanno portata a ricevere già vari premi. I vitigni coltivati sono il Cesanese di Affile, la Passerina del frusinate e la Malvasia Puntinata. Erano presenti 3 tipologie di Cesanese di Affile, la versione base, la riserva e la “Bolla di Urbano”. Tutte e tre le versioni sono risultate molto interessanti ma la Bolla di Urbano di cui ne vengono prodotte circa 5.000 bottiglie, ha dei profumi di confettura di frutta rossa e di vaniglia, in bocca risulta grasso, intenso e con tannini dolci molto fini. Affinamento per 24 mesi in botti grandi e caratelli.

S. Cecilia alla Croara (San Lazzaro – BO) L'azienda bolognese prende il nome dall'abbazia di S. Cecilia, sui Colli bolognesi a sud di Bologna e ha deciso di produrre vini nel rispetto del territorio e del paesaggio, secondo i principi dell'agricoltura biologica.
Il Pignoletto Tenuta di S. Cecilia ha profumi di fiori bianchi e sentori di mela verde, in bocca risulta piacevole e giustamente fresco. Il Riesling (italico) riusclta intenso e fresco allo stesso tempo e con una buona nota di sapidità. Sono prodotti che si possono trovare tra gli 8 e i 10 Euro in enoteca.

Tra le aziende non presenti direttamente segnalo Terzini, con un Montepulciano d'Abruzzo notevole, ricco, grasso, con un predominanza di note di pepe nero e pepe rosa oltre che frutti rossi maturi; un bel Nero di Troia di Rivera, la Granaccia di Innocenzo Turco di Quiliano (SV) e il Sagrantino 2006 di Dionigi.

Quindi una bella degustazione organizzata molto bene da GoWine che ha dato la possibilità di assaggiare prodotti diversi fra loro ma uniti dalla scelta del vitigno autoctono italiano.


Fonte news: partecipazione personale

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2 Commenti

Inserito da Tomaso Armento

il 08 febbraio 2013 alle 11:54
#1
Caspita Segio, che peccato non averlo saputo: ti avrei conosciuto volentieri di persona, ero lì con il consorzio èOvada. Speriamo ricapiti occasione, se passi da Ovada vienimi a trovare a Forti del Vento o a Cascina Tollu!

Inserito da Sergio Ronchi

il 08 febbraio 2013 alle 14:03
#2
Peccato davvero. Ci sarà una prossima occasione, grazie per l'invito, me lo segno.
Ciao

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