Dove siamo
Come definire San Fereolo se non un gioco di incastro espresso nei vini, di tanti appezzamenti sparsi nel territorio di Dogliani? Le mie vigne sono state acquisite passo dopo passo a partire dal 1992, anno di nascita di questa cantina. A volte appartenevano a qualcuno troppo anziano per poter lavorare ancora, tutte sono state scelte comunque per la forza e il carattere che avrebbero impresso ai vini, per la storia di chi le aveva lavorate e che lasciava memoria di sé nel luogo, come le radici della vite la lasciano nel terreno. Una paziente raccolta di tasselli sparpagliati sulla destra del fiume Rea, tra Dogliani e Monforte d’Alba, che oggi sono diventati un’azienda di 12 ettari capace di produrre circa 45mila bottiglie. Siamo nel sud del Piemonte, a un passo dalla Langa del Barolo, ma la nostra è rimasta una terra più selvaggia, fatta ancora di boschi, noccioli e semenzai. Un paesaggio variegato dominato dalla cerchia delle alpi e dalle sue brezze fresche, ideali per un vitigno esigente come il dolcetto.
Considerazioni di TigullioVino
Marzo 2010
Dogliani rappresenta un vero e proprio cru del Dolcetto. Oltre alla sua storia legata al tipico vitigno, questo territorio sa esprimere vini di grande ma equilibrata struttura, dall’intenso e fruttato bouquet con caratteristica nota vegetale. I vini ottenuti dal dolcetto di quest’azienda ne sono un esempio. Molto validi anche gli altri,
in particolare i Langhe Bianco e Nebbiolo. Un solo quesito: si potrebbe ridurre di qualche giorno il periodo di macerazione con le bucce?