Dove siamo
Feudo Ramaddini nasce nel cuore del paese del vino, nelle terre di Noto, culla di vitigni pregiati come il Moscato e il Nero d'Avola, e della verde Pachino, patria di vigneti secolari e di un sapere maturato a lungo, tra le mura degli antichi palmenti, dove intere generazioni di contadini hanno appreso i riti e i segreti della nobile arte di vinificare. Feudo Ramaddini eredita l'immenso patrimonio di storia e di valori che ha radicato in questa terra e nel sangue della sua gente un rapporto intimo con il vino, e con responsabilità lo investe in nuove produzioni degne della tradizione.
La nascita di Feudo Ramaddini, nel 2003, si deve alla volontà dei fondatori, Carlo Scollo e Francesco Ristuccia, già fortemente impegnati con le loro aziende ortovivaistiche nella valorizzazione dei prodotti di quest'angolo dell'Isola, di dare continuità alla storia della produzione vinicola siciliana e di darle nuove opportunità di commercializzazione, grazie a soluzioni inedite, frutto della ricerca e dell'innovazione. Nei vigneti di Feudo Ramaddini, che in questa contrada declinano dolcemente dall'altopiano di Noto verso il mare di Marzamemi, si ricostruisce il legame con il passato, attraverso la coltivazione con il tradizionale metodo ad alberello e con il più moderno metodo a controspalliera.
Alcuni particolari vitigni trovano in questo territorio, grazie alla fertilità del terreno tendenzialmente calcareo, alla benevolenza del clima e soprattutto all'impareggiabile lavoro della luce, le condizioni migliori per essere coltivati. Alla generosità della terra segue la cura scrupolosa dei viticoltori nelle delicate fasi della vendemmia, della pigiatura e della fermentazione: grazie alla loro esperienza, la qualità dei vitigni si trasforma nell'eccellenza dei vini.
Considerazione di TigullioVino
Marzo 2012
La Sicilia dei vini è tra le più dinamiche regioni del nostro Paese. Investimenti di aziende locali e dell’Italia settentrionale, ma soprattutto il costante aumento della qualità dei vini isolani, pongono la Sicilia all’attenzione del consumatore nostrano ed estero. Non sempre i cosiddetti “Grandi Vini” trainano il mercato. Chi lo fa, sono quelli posti nella fascia di mezzo. Un esempio, ci viene dai vini di quest’azienda.
Sette vini, ben distinti tra loro per colore, tipologia ed origine. Dai vitigni autoctoni maggiore tipicità varietale legata al terroir. Dai “foresti”, la conferma che la Sicilia è una tra le terre più vocate alla viticoltura. Su tutti, il Passito di Noto.