L’azienda Agricola Perazzeta di Alessandro Bocci e’ situata sulla fiorente collina sovrastante Montenero d’Orcia dov’è’ peraltro ubicata la cantina al centro del paese.
Gli attuali vigneti, circa 10 ettari, sono divisi in quattro terreni con sesti di impianto che permettono di arrivare a 5000 viti ad ettaro, si trovano a 350 metri di altezza in zone assolate e ventilate, meticolosamente allevati a cordone speronato ed in terreni tufeschi con presenza di scheletro. Il vitigno principale e’ ovviamente il Sangiovese che si adatta benissimo al clima di queste colline, ma anche il Ciliegiolo, il Cabernet sauvignon e Franc il Merlot ed il Syrah stanno dando dei frutti eccellenti.

Per il bianco domina il Trebbiano con presenza importante di Chardonnay e Malvasia. La produzione di uva e’ tenuta sempre molto bassa e sotto controllo, varia infatti dai 50 q.li ad ettaro per i vini rossi più’ importanti, fino ai 70 qli ad ettaro per il prodotto base. La raccolta viene fatta a mano, scegliendo anche con più’ passaggi in vigna, le uve che entreranno in cantina, al fine di avere un prodotto sempre di massima ed assoluta qualità. La vinificazione avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, utilizzando un impianto di refrigerazione dei mosti, in modo da catturare e mantenere tutti i profumi inebrianti dell’uva durante la fermentazione. Dopo i consueti travasi il vino viene trasferito per una parte in barrique dove riposerà’ per altri 12 e 18 mesi, ed una parte in serbatoi di acciaio, pronto dopo circa 6 mesi.
Per l’imbottigliamento, a seconda delle diverse tipologie di vino prodotto.

L’azienda Perazzeta si avvale di un enologo di grande importanza nel territorio, Fabrizio Moltard che, senza dubbio, ha saputo mettere a frutto, anche in questa splendida zona, il meticoloso lavoro svolto in altre più’ conosciute zone vitivinicole della Toscana.  L’attuale mercato e’ rivolto a ristoratori ed enoteche che stanno ricercando prodotti di alta qualità’ e tipici di questo territorio cosi’ importante, nonché a mercati internazionali quali l’Europa, l’Asia e l’America.


Considerazioni di TigullioVino

Febbraio 2005
L'altro vino della medesima azienda, l'Alfeno Montecucco Doc Bianco, è risultato disarmonico per il troppo legno che, in questo momento, prevale sul vino.  La campionatura è stata degustata dalla Commissione distaccata di Genova, composta da: Mario Giacompol, Marino Giordani, Roberto Panizza, Virgilio Pronzati e Pierfranco Schiaffino.