Dove siamo
Ruggero e Orsetta sono sposati da oltre trent’anni e la passione per il vino, così come l’amore per le colline monferrine, li ha sempre accomunati. Nel 2012, dopo una lunga ricerca, scoprono la collina di Sant’Anna, le sue vigne e la cascina sul bricco: nasce così Sant’Anna dei Bricchetti e il sogno diventa realtà. Il primo passo è stato il recupero del corpo vitato intorno alla Cascina del Culunel, composto da 5 ettari di cui uno reimpiantato nel 2013. Fin dalla prima vendemmia la scelta è stata quella di lavorare nel rispetto dell’identità vinicola del territorio: Barbera e Moscato sono alla base dei sette vini proposti oggi da Sant’Anna dei Bricchetti e prodotti unicamente con uve di proprietà vendemmiate a mano. Ad affiancare Ruggero e Orsetta in questa avventura i figli Giulia e Giacomo, l’agronomo Piero Roseo e gli enologi Giuliano Noè e Claudio Dacasto, grandi conoscitori di quell’identità monferrina che è anima e cuore della filosofia aziendale.
Considerazioni di TigullioVino
Gennaio 2016
Costigliole d’Asti è da sempre terra vocata per Barbera e Moscato d’Asti. Entrambi acquisiscono struttura e finezza. Tre dei cinque vini di quest’azienda esprimono vitigni e terroir. Anche se dello scorso anno, il Moscato ha mantenuto aromi e freschezza. Il Barbera d’Asti 2013 invita a ribersi ma non cade nella semplicità. Interessante il Suggestioni: vino composito e di buon spessore derivato dal moscato. Piacevole ed equilibrato Emozioni, nella norma il Barbera vivace. In tutto solo 15 mila bottiglie.
Ottobre 2016
E’ la seconda volta che assaggiamo i vini di quest’azienda, ma non gli stessi recensiti nello scorso gennaio. Costigliole d’Asti è sicuramente un cru del Barbera Docg. Non a caso tutti i tre vini sono ottenuti da questo diffuso vitigno. Lo Spumante evidenzia freschezza, sapidità e persistenza. Il rosato Zefiro pur fruttato esprime ancora una prorompente gioventù. Di maggiore armonia e tipicità Ricordi: un Barbera maturato in acciaio che coniuga fruttato, struttura e l’invito a ribersi.