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Enovagando in Collio

di Domenico Musumarra

MappaArticolo georeferenziato

E' difficile immaginare che qui si sia combattuta, per anni, la Prima Guerra Mondiale che sconvolse il territorio fino a renderlo irriconoscibile. Niente più paesi, boschi, prati e vigne, solo una distesa brulla dove vi erano le profonde buche prodotte dalle granate, filo spinato e chilometri di trincee. Assomigliavano, queste, ai solchi lasciati dagli aratri, ma erano più larghe, profonde e dentro non vi erano barbatelle o semi, ma migliaia di uomini pronti al macello.

E' stato difficile ricominciare, ma la gente friulana non si è mai tirata indietro ed ha saputo risollevarsi portando questo territorio ad essere uno tra i più conosciuti al mondo, soprattutto in campo enologico. Sto parlando del Collio, la zona DOC compresa nella fascia collinare goriziana tra i fiumi Isonzo e Judrio, dove la viticoltura, è stato accertato, veniva praticata prima che i Romani arrivassero portando nuove tecniche di allevamento e migliorie tecniche.

A suffragare quanto fosse radicata e fiorente la cultura del vino vi è anche una testimonianza che narra del passaggio, nel III secolo d.C., dell'Imperatore Massimiliano diretto, con le legioni, all'assedio di Aquileia; sul Collio, requisì tutte le botti ed i tini presenti, riuscendo a costruire con i legni ricavati un ponte sull'Isonzo nei pressi di Gorizia, alla Mainizza.

Romani, Longobardi, Serenissima Repubblica, Austriaci, Francesi, tutti lodarono sempre questi "squisitissimi vini", ma, come sappiamo, allora la viticoltura viaggiava su altre strade rispetto a quella che conosciamo noi oggi. Quella moderna deve dire grazie al conte Teodoro Latour che nella metà del 1800, nella sua vasta tenuta, oggi di altri proprietari, introdusse i pregiati vitigni francesi e tedeschi che andarono a sostituire le varietà locali di minor pregio, mentre quelle più tipiche rimasero ed ancora oggi sono coltivate e proposte con successo.

Ciò che caratterizza i vini bianchi del Collio sono il colore paglierino tenue accompagnato da guizzi verdognoli, di buona freschezza, piacevole morbidezza e i profumi netti ed intensi, delicatamente fruttati, con gli aromi derivanti dal vitigno d'origine; i rossi, invece, hanno un brillante colore rubino, rotonda corposità, e una spiccata personalità dei profumi da cui, spesso, emergono finissimi sentori erbacei.

La qualifica "Riserva" spetta dopo tre anni d'invecchiamento in fusti di rovere.
Numerosi sono i vini previsti dal disciplinare ma questa varietà d'offerta, legata alla variabilità del territorio, se da un lato ha aiutato tale crescita, dall'altro, ora sta impedendo l'immediata identificazione della produzione con il terroir stesso (un esempio potrebbe essere in contenzioso con l'Ungheria per la denominazione Tocai, ndr). E' questa la prossima sfida del Collio, un esaltazione dell'identità territoriale che potrebbe portare a valorizzare, ad esempio, il "Collio Bianco", mettendo in secondo piano i monovitigni.

E' una vasta zona, a ridosso del confine con la Slovenia, con circa 1600 ettari di vigneti che conferiscono all'ininterrotta sequenza di declivi una dolcezza che può solo catturare ed ammaliare. Il verde mare di prati boschi e vigneti è interrotto, qua e là da castelli dalle linee piacevoli ed armoniche, da campanili che richiamano ai ritmi ed alla vita di campagna, ai rustici che invitano ad abbandonare tutto per rifugiarsi in quello che sembra un angolo di paradiso.

Il dominante verde lascia posto in primavera al bianco dei ciliegi in fiore, e in autunno ai tenui colori delle vigne e dei castagni che si tingono di caldo rosso al calar del sole, portando il visitatore a scoprire angoli incantati, caratteristici villaggi e le "Botteghe del Collio", che espongono una particolare insegna concessa solo ai ristoranti e trattorie contraddistinti da accurate "carte dei vini", serietà ed impegno nella scelta e qualità del servizio, dall'utilizzo dei bicchieri adatti, alla temperatura di servizio.

Entrare in uno di questi locali o in qualche azienda (che può esporre l'insegna perché dotata di locali idonei a proporre adeguatamente i propri vini) vuol dire entrare a contatto con quanti hanno fatto grande questo territorio e scoprire, grazie a loro, un mondo fatto di lavoro, di speranze, esperienze e saggezza.

Ma è piacevole anche fermarsi in una delle decine di "Frasche", o "Private" ("Osmizze" a Trieste), presenti un po' ovunque e segnalate da un ramo, una frasca appunto, sulla strada o sul portone di casa. Sono un retaggio del periodo asburgico e si tratta di privati autorizzati a mescere e vendere il vino da loro prodotto, generalmente poco, per un limitato periodo dell'anno.

Seduti attorno ai pochi tavoli si beve il vino di casa (generalmente uvaggio bianco o rosso "nero", qualche volta monocultivar) semplice, genuino, non trattato, di pronta beva e lo si accompagna a uova sode e generi alimentari, salumi e formaggi, prodotti dallo stesso titolare. Si fa amicizia, si chiacchiera con i proprietari, e si trascorrono pochi attimi di schietta allegria a stretto contatto con la natura, le tradizioni ed il mondo contadino, magari chiudendo in bellezza con un bicchierino di grappa "trapa de casa".

E' un percorso che parte dal capoluogo provinciale, Gorizia, e porta alla scoperta di questo territorio costituito da marne e strati superficiali di arenarie, esposto a mezzogiorno, coperto alle "spalle" dalle Alpi Giulie che fungono da barriera protettiva ai freddi venti settentrionali e mitigato dalla vicinanza del Mare Adriatico che impedisce repentine escursioni termiche, tutte condizioni per una viticoltura specializzata e di qualità che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Questa mitezza aveva portato Gorizia ad essere definita dagli Asburgo la "Nizza dell'Adriatico.

La Strada del Vino e delle Ciliege inizia dal parco di Piuma, sulla riva destra dell'Isonzo, e subito propone momenti di stretto contatto con la natura ed il fiume, tra vegetazione e speroni di roccia. Prosegue inerpicandosi sulla base del Monte Sabotino e, lungo il percorso, il Monumento Ossario di Oslavia con le salme di 51mila soldati italiani. Poi si immerge nella campagna, tra i filari, passando per San Floriano, con il castello e l'azienda vinicola dei Conti Formentini, Bucuie, Valerisce, Giasbana, la Piana del Preval con lo splendido laghetto e il bosco di Plessiva (che può essere raggiunto anche dalla Subida di Cormons o da Brazzano). Il Castello di Trussio, del 1257, il vicino borgo fortificato di Ruttars, Vencò, Lonzano, Dolegna del Collio e, infine, Mernico dove, presso il ponte dello Schioppettino, termina il Collio Goriziano ed iniziano i Colli Orientali del Friuli.

Se la strada del vino e delle ciliege è la più suggestiva e di forte impatto naturalistico, piacevole è anche la pedemontana che da Piuma attraversa Lucinico, Mossa (qui si devia per S.Lorenzo Isontino, Villanova di Farra e Farra d'Isonzo), Capriva del Friuli (Spessa, Russiz Inferiore e Russiz Superiore), Cormons, Brazzano e Giassico , per congiungersi, in prossimità di Trussio, alla panoramica.

Due diversi itinerari, quindi, per andare alla scoperta del Collio e dei suoi vini che ora andremo a conoscere insieme.

Bianchi
Collio bianco (uvaggio di pregiati vitigni bianchi del Collio), Collio Chardonnay (paglierino brillante, profumo netto ed intenso, ottima struttura e può essere invecchiato), Collio Malvasia istriana (paglierino chiaro con riflessi verdi profumo netto con dal lieve aroma di frutta esotica e pepe bianco, asciutto, fresco, vivace e di buon corpo), Collio Müller Thurgau (paglierino brillante, aroma netto e delicato, fresco, leggero e vivace), Collio Picolit (rarissimo, era solitamente riservato agli amici ed alle grandi occasioni, giallo paglierino con riflessi dorati, profumo intenso e piacevole di fiori di campo e miele d'acacia, dolce, ampio, vellutato "vino da conversazione"). Collio Pinot bianco (paglierino, profumo delicato, fruttato, intenso, asciutto, corposo, morbido e distinto), Collio Pinot grigio (paglierino con riflessi cinerini, profumo intenso, di struttura e buona persistenza), Collio Ribolla gialla ( presente nel Collio fin dai tempi antichi, paglierino vivace, profumo elegante ed intenso, sapore vivace ed armonico), Collio Riesling italico (paglierino scarico, aroma personalissimo, asciutto e fresco), Collio Riesling renano (paglierino vivace, aroma che ricorda la mela renetta acerba, fresco e delicato), Collio Sauvignon ( è una delle varietà di maggior prestigio del Collio, paglierino tendente al dorato e lievi riflessi verdognoli, profumo intenso che ricorda la salvia ed il sambuco, asciutto, di buona struttura), Collio Tocai friulano (non va confuso con altri omonimi, dato che il suo nome deriva dal vitigno "Tocai friulano", uno dei più tradizionali e rinomati della zona. paglierino con riflessi verdognoli, profumo con sentore di mandorla, pieno, di corpo, asciutto ed armonico), Collio Traminer aromatico (giallo dorato chiaro, profumo intenso che ricorda i petali di rosa, morbido, pieno).

Rossi
Collio rosso (da uvaggio tra i pregiati vitigni rossi del Collio, Generalmente viene invecchiamento in botte o affinamento in barrique), Collio Cabernet (da uvaggio tra Cabernet franc e Cabernet sauvignon, rubino intenso, con l'invecchiamento assume toni granati, leggero erbaceo, smorzato da sentori floreali, è asciutto, armonico, di solida struttura), Collio Cabernet franc (rosso rubino con riflessi dal violaceo al granato secondo l'età, profumo erbaceo, intenso, armonico), Collio Cabernet sauvignon (colore rosso rubino carico che invecchiando tende al granato, profumo intenso che ricorda la viola mammola ed il glicine, di buona struttura, leggermente tannico, gradevole ed armonico), Collio Merlot (è il vitigno da vino rosso più diffuso nel Collio, colore rosso rubino, non troppo intenso, ma vivace, con riflessi granati nel "Riserva", profumo con note erbacee, gradevole, morbido, corposo, persistente), Collio Pinot nero (colore rubino tenue, profumo delicato, di giusto corpo, armonico, vellutato).

Utile strumento per apprezzare la straordinarietà di questo territorio è la pregevole pubblicazione di Mario Busso "Collio. I volti di una terra". Il libro, presente in tutte le librerie, è stato realizzato con il contributo fotografico di Christian Sappa (oltre ad alcuni scatti di Oliviero Toscani e Stefano Scatà) e testi di personaggi quali lo scomparso Luigi Veronelli, Ottavio Missoni, Demetrio Volcic, Claudio Fabbro, Walter Filiputti, Bruno Pizzul e Hans Kitzmuller.


Cosa Vedere

Il Collio Goriziano va vissuto girovagando nel territorio, a contatto con la natura, andando a scoprire scorci di indiscrivibile bellezza dove il tempo sembra essersi fermato. I Grandi Bianchi nascono qui e i vignaioli sono pronti a guidare, a spiegare, a raccontare la storia dei loro vini, che è anche la storia del territorio, della cultura, delle varie dominazioni che hanno sempre lasciato il segno.

Possiamo partire da Gradisca d'Isonzo, un po' decentrata, caposaldo militare della Serenissima che fu costruito nel 1473. Per costruire l'antica fortezza venne consultato anche Leonardo Da Vinci ed oggi, del complesso racchiuso nel centro storico, si possono ancora vedere tratti di mura, torri, bastioni, porte e il castello che troneggia su tutto. Nel 1509 passò agli Asburgo, che la tennero fino al 1918, e nel risorgimento il maniero fu trasformato in carcere ospitando, tra gli altri, Confalonieri. Qui, gestita dall'ERSA, l'Enoteca Regionale del Friuli Venezia Giulia "La Serenissima" con i vini della regione selezionati nella mostra-concorso "Selezione Noè". Orario di apertura: da martedì a domenica dalle ore 10,30 alle 14 e dalle 17 alle 22,30, via Battisti, t.0481.99598
Avendo un po' di tempo si può andare a Sagrado e, da lì, salire al Monte San Michele con il Museo della Guerra, postazioni scavate nella roccia e percorsi in quella che era la prima linea italiana. A questo punto il monumentale Sacrario di Redipiglia, dove riposano 100 mila italiani, con la tomba di Emanuele Filiberto di Savoia Duca d'Aosta, comandante della IIIa Armata. Di fronte il cimitero degli invitti e una zona museale.Da Gradisca a Gorizia per l'imponente Castello, che domina la città, e il Duomo. Nelle vicinanze il Sacrario Militare di Oslavia.

Non si può trascurare Cormons, cuore pulsante del Collio e sede del consorzio, dove si respira ancora l'aria mitteleuropea di asburgica memoria testimoniata dallo stile di palazzi e case. In centro anche la casa-forte Neuhaus e la statua di Massimiliano I d'Asburgo. Sempre in centro piazza XXIV Maggio con la fontana, la statua del Lanciatore di Sassi e l'Enoteca di Cormons, t. 0481.630371, dove degustare i pregiati vini accompagnati da stuzzichini di prodotti locali. Dalla cittadina può partire un'escursione al Monte Quarin, una collina di 274m, tra vigne, case coloniche, boschi e alberi da frutto.

Altro caposaldo del Collio è San Floriano, a pochi minuti da Gorizia, con il castello dei conti Formentini; azienda vinicola, ristorante e piccolo museo del vino. Caratteristici Borgo Colmello di Grotta, tra i meglio conservati, Dolegna del Collio e Mernico, e Brazzano da dove si può andare a Rosazzo per visitare l'abbazia.


Dove mangiare

Savogna d'Isonzo, Trattoria "Gostilna Devetak", Via San Michele del Carso48, t. 0481 882005, www.devetak.com. Cucina locale della tradizione austiaca e slovena; la cantina, scavata nella roccia,ospita 600 etichette di vino e 500 tra grappe, cognac, whisky e liquori.

A Cormons: Osteria "Da Biagi La Pentolaccia" Via Isonzo 37, t. 0481 60397. Cucina creativa; piatto forte la Pentolaaccia, pasta con piselli, prosciutto e altri ingredienti segretissimi. Buona scelta di vini friulani. Interessanti i prezzi.

Trattoria "Al Cacciatore dè la Subida", Via Dei Giovi 35, loc. la Subida, t. 0481 60531, www.lasubida.it, Cucina del territorio, ampia e ben curata la scelta dei vini e dei distillati.
Trattoria "Al Giardinetto" Via Matteotti 54, t. 0481 60257, www.jre.it. Nel centro storico in un edificio del '700, cucina tradizionale e creaativa, ampia carta dei vini. Anche tre alloggi confortevoli ed eleganti.

Gradisca d'Isonzo, Trattoria "La Corte", via Trieste 45, t. 0481 961314. Cucina Marinara, ma il vero Re è l'Olio che il titolare, Davide, abbina diverso su ogni piatto. Buna scelta vini friulani, prezzo interessante.

Trattoria Luka, Loc. Giasbana, San Floriano del Collio, t. 0481 393008. Cucina del territorio e slovena. A Dolegna del Collio: Ristorante "Castello di Trussio", loc. Ruttars 11, t. 0481 61255. Castello del 1200 restaurato. Elegante e raffinato, cucina regionale e creativa. Ottima scelta di vini friulani e italiani.

Trattoria "Al Cjant dal Rusignul", loc. Mernico 31, t. 0481 639966. Cucina regionale e slovena, buona proposta di vini. Intriganti i dolci


Dove Dormire
San Floriano del Collio, Golf Hotel Castello Formentini****, Via Oslavia 2, t. 0481 884051/884158. Elegante e raffinato.
Ospitalità Agrituristica La Boatina, Via Corona 62, Cormons, t. 0481 60445. Praticamente in mezzo alle vigne dell'azienda. Ideale per il relax
Venica & Venica, Via Mernico 42, Dolegna del Collio, t. 0481 61264/60177. Una vacanza a contatto con i vini e la natura; tennis, piscina, noleggio bici.
La Casa degli Ospiti, Dolegna del Collio, loc. Mernico, t. 0481 60452. Caratteristico edificio rurale. A disposizione una cantina-taverna per degustazioni e bici.
Residence Centro vacanze la Subida**, Cormons, loc. Monte 22, t. 0481 60531/62388.


Dove Comprare
Mulino Tuzzi, Dolegna del Collio, fraz. Ruttars, t.0481 60546, orzo e farine biologiche;
D'Osvaldo Salumi, Cormons, Via Dante 40, t. 0481 61644. Sono considerati tra i migliori salumi della regione, specie il prosciutto.
Panificio Simonit, Cormons, Via Matteotti 88, t. 0481 60216. Pane e dolci della locale tradizione.


Le Aziende
(tutti i vini segnalati si intendono, ovviamente, DOC Collio)

La Boatina
Via Corona 62, Cormons, t. 0481 60445, www.boatina.com oltre al Rosso, interessanti lo Chardonnay ed il Sauvignon. L'Azienda offre anche alloggio agrituristico e, a poca distanza, il "Ristori la Boatina" con 120 formaggi da tutto il mondo, salumi e formaggi.

Cà Ronesca
Loc. Lonzano, Dolegna Del Collio, t. 0481 60034, www.caronesca.it nata nel 1972, terreno a vigna e a bosco per mantenere l'importante equilibrio ecologico e microclimatico. Da provare il Bianco "Marnà", il Pinot Grigio, il Rosso "Sariz" e il Picolit.

Tiare
Via Monte 58, Cormons, t. 0481 60064, www.tiaredoc.com, fondata anel 1985 da Roberto Snidarcig e, nata come piccola realtà amatoriale, non ha mai perso questa caratteristica di profonda passione. Di grande spessore il Sauvignon, ma anche il Pinot Grigio e il Tocai Friulano.
Marco Felluga Via Gorizia 121, 34072 Gradisca d'Isonzo, t. 0481 99164, www.marcofelluga.it Una dinastia di viticoltori e una grande passione per il vino che si esprime con al meglio nei Bianco "Molamatta" e Ribolla Gialla, Cui fanno da cornice il Tocai Friulano e il Merlot; interessanti anche il refosco e il Rosso "Carantan".

Castello di Spessa
Via Spessa 1, Capriva del Friuli, t. 0481 639914, www.castellodispessa.com. In un castello del 1100, che ospitò anche Giacomo Casanova. Una delle cantine d'invecchiamento è stata ricavata da un bunker militare degli anni '30. Vini interessanti e, tra questi, il Rosso, il Pinot Bianco e il Pinot Grigio.

Vosca Francesco
Via Sottomonte 19, Brazzano, Cormons, t. 0481 62135, voscaafrancesco@libero.it. Piccola azienda a conduzione familiare con sistemi classici d'allevamento "alla capuccina" che assicurano prodotti di indubbia qualità come il Tocai Friulano, il Pinot Grigio e il Merlot.

Norina Pez
Via Zorutti 12, Dolegna del Collio, t. 0481 639951, www.norinapez.it. Conduzione familiare dei coniugi Giuseppe e Norina, ora affiancati dal figlio Stefano, sempre alla ricerca della qualità con risultati quali lo Chardonnay, il Tocai Friulano. Di buona levatura il Pinot Grigio ed il sauvignon e di grande personalità il Picolit.

Tenuta Villanova
Via Contessa Beretta 29, Villanova, Farra d'Isonzo, t. 0481 888013, www.tenutavillanova.com I primi documenti della Tenuta datano 5 aprile 1499 con svariati ospiti tra i quali, nel 1869, Pasteur. L'azienda è dotata anche di una distilleria con alambicco discontinuo a caldaiette tramite il quale lavora le proprie vinacce proponendo anche grappe e distillati. Tra i vini il Cabernet Sauvignon e il Sauvignon.

Russiz Superiore
Via Russiz 7, 34070 Capriva del Friuli, t. 0481 99164, www.marcofelluga.it) La storia dell'azienda, ora proprietaria la famiglia di Marco Felluga, inizia nel 1273 con primi proprietari i Torriani, chiamati Torre Tasso. Tanta storia, molte famiglie, ma sempre vino e tra la proposta il Bianco "Disore", il Pinot Bianco, il Sauvignon, il Cabernet Franc, e il Merlot.

Angoris
Loc. Angoris 7, Cormons, t. 0481 60923, www.angoris.it Nasce da una donazione dell'Imperatore d'Austria, nel 1648, quella che è una delle aziende di maggior "peso" nell'isontino. Tra la vasta selezione di vini quelli del Collio Pinot Grigio e Tocai Friulano.

Villa Martina
Via Cà delle Vallate 3/B, Brazzaano, 34071 Cormons, t. 0481 60733, www.villamartina.it
Azienda al femminile con mamma e quattro figlie, ma il capo è sempre papà Mario che si occupa della campagna. Pure lui in produzione con Patrizia, Michela segue la parte commerciale e la più giovane "Martina" ha dato il nome all'azienda. Da provare Pinot Grigio e Sauvignon.

Venica & Venica
Via Mernico 42, Loc. Cerò, Dolegna del Collio, t. 0481 61264, www.venica.it. Tra l'ampia scelta entusiasmanti il Sauvignon Ronco delle Mele 2002 e il Tocai Friulano Ronco delle Cime 2002; grande spessore il Malvasia 2002 e il Refosco Bottaz 1999.

Schioppetto
Via Palazzo Arcivescovile 1, Capriva del Friuli, t. 0481 80332, www.schioppetto.it. Maria Angela, Carlo e Giorgio hanno raccolto, con superbi risultati, l'eredità lasciata da Mario Schioppetto; da non perdere il Pinot Bianco Ambita 2001, Tocai Friulano Pardes 2001, il Pinot Grigio 2001 e il Sauvignon Tarsia 2001.

Villa Russiz
Via Russiz 6, Capriva del Friuli, t. 0481 809657, www.villarussiz.it. Non smettono mai di stupire i vini prodotti quali lo Chardonnay Grafin De La Tour 2001, il Sauvignon De La Tour 2002, i Pinot Bianco e Grigio 2002 e Merlot Graf De La Tour 2000.

Fratelli Pighin
Viale Grado 1, Risano, Pavia di Udine (UD), t. 0432 675444, www.pighin.com. L'azienda ha sede nella DOC Grave, ma possiede una tenuta nel Collio e tra i vini il Saauvignon e il Cabernet Sauvignon, del 2002, e il Merlot del 2001.

Borgo Del Tiglio
Via San Giorgio 71, Brazzano, t. 0481 62166. Entusiasmanti il Malvasia Selezione 2000, il Bianco 2000, il Tocai Ronco Della Chiesa 2001 e il Rosso Riserva 1999.

Drius
Via Filanda 100, 34071 Cormons, t. 0481 60998. La qualità in tutti i vini e, tra questi, Sauvignon 2002 e Tocai Friulano 2002.

Branko
Loc. Zegla 20, Cormons, t. 0481 639826. se si può definire l'eccellenza, ci siamo molto vicini con il Pinot Grigio 2002 e lo Chardonnay 2002, seguiti dal Tocai e Sauvignon 2002.

Edi Keber
Loc. Zegla, Cormons, t. 0481 61184. Sempre vini di successo quali Tocai Friulano 2002, Bianco 2002 e Rosso 2002.

Dario Roccaro
Via San Giovanni 87, Cormons, t. 0481 61425. Splendido il rosso Merlot 2001, che affianca il Bianco 2002, il Tocai Friulano 2002 e il Malvasia 2002.

Ronco Dei Tassi
Loc. Monte 38, Cormons, t. 0481 60155, www.roncodeitassi.it. Superlativi tutti i prodotti quali Tocai Friulano 2002, Bianco Fosarin 2002, Pinot Grigio 2002, Merlot 2000 Vigna Del Lauro e Rosso Cjaradon 2000.

Toros
Loc. Novali 12, Cormons, t. 0481 61327. Altra azienda estremamente interessante con Tocai Friulano 2002, Pinot Bianco 2002, Chardonnay 2002 e Merlot Selezione 2000.

Gravner
Loc. Lenzuolo Bianco 9, Oslavia, t. 0481 30882, www.gravner.it. Chi non conosce Francesco Josko Gravner? A quei pochi consigliamo il Bianco Breg 1999, il Ribolla 1999 e il Rosso Gravner 1998.

Collavini
Via della Ribolla Gialla 2, 33040 Corno di Rosazzo (UD), t. 0432 753222, www.collavini.it. E' una delle realtà più importanti, e qualificate, del Friuli Venezia Giulia per caapirlo basta degustare il Cuccanea Chardonnay 2002, il Merlot Dal Pic 1999 e il Poncanera Sauvignon 2002.

Livon
Via Montarezza 33, Dolegnano, San Giovanni al Natisone (UD), t. 0432 757173, www.livon.it. Anche qui l'alta qualità è di casa con il Sauvignon Valbuis 2002, Braide Alte 2001, il Ribolla Gialla 2002 Tenuta RoncAlto, il Picolit Cumins 2001 e il Merlot Tiare Mate 2001.

Fantinel
Via Tesis 8, Tauriano di Spilimbergo (PN), t. 0427 591511, www.fantinel.com. Vasta l'offerta di qualità e delo Collio il Bianco Trilogy 2002, Pinot Grigio Sant'Helena 2002, Bianco Santa Caterina 2002 e il Rosso Santa Caterina 2001.

Ascevi Luwa
Loc. Uclanzi 24, San Floriano del Collio, t. 0481 884140, www.asceviluwa.it. Sempre ai vertici questa azienda e per provarlo i bianchi Sauvignon Ronco Dei Sassi 2002, Ribolla Gialla Ronco De Vigna Vecia 2002, Col Martin 2001e Pinot Grigio Grappoli 2002.

Consorzio Collio
Via Gramsci 2-4, 34071 Cormons (GO), tel. 0481 630303, fax: 0481 630660, e-mail: info@collio.it

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