Prende il via la procedura che tutela il capostipite del rosso storico Siciliano per eccellenza più conosciuto in tutto il mondo, il Nero d’Avola.
Il Marchio certificato denominato “Nero d’Avola Sicilia di Qualità” nasce per la necessità di porre fine a quanti in questi anni hanno super-abusato del buon nome e dell’ottima reputazione dello storico vitigno, soprattutto fuori dal territorio di origine.
Il progetto di tutela è un brevetto dell'Istituto Regionale della Vite e del Vino ufficialmente operativo ed è già possibile fare richiesta per la concessione del Marchio di qualità. - Scarica i documenti -
Il Marchio di tutela “Nero d’Avola Sicilia Qualità” oltre a rivalorizzare la vera caratteristiche della storica varietà autoctona Siciliana, servirà anche a ridargli dignità. Quella che, negli anni passati è stata brutalmente calpestata.
Nelle 23 denominazioni di origine siciliane, il Nero d’Avola, non è previsto soltanto in tre doc: Etna; Moscato di Siracusa; Moscato di Pantelleria, Passito di Pantelleria e Pantelleria.
Lo storico vitigno siciliano può rientrare in piccole percentuali nel giovanile Marsala rubino o ruby, fino a un max del 15%, insieme al Perricone e Nerello Mascalese.
In Sicilia alcuni produttori di Nero d’Avola lo vendemmiano tardivamente, creando un prodotto da uve parzialmente appassite molto interessante, ma viene anche vinificato in rosè e spumantizzato.
Il vino Nero d’Avola Sicilia si esprime nel bicchiere in modo differente in base alle tecniche di vinificazione e affinamento, ma soprattutto alla zona e alla tipologia di suolo in cui giace a dimora la cultivar.
Sommariamente si può affermare che: il vino Nero d’Avola del comprensorio messinese si esprime al naso con caratteristiche di frutti rossi gentili ed eleganti ed ha un’ottima rotondità gustativa. Scendendo verso Catania comincia ad avere sensazioni gust’olfattive più territoriali fino ad arrivare al culmine della territorialità nella parte più a sud della Sicilia tra, Siracusa, Avola, Modica, Ragusa e Caltagirone. Queste sono le zone d’elezione per questo grande vitigno siciliano. Esso, qui, si esprime con delle sensazioni gusto-olfattive molto marcate che indicizzano in pieno questo territorio. Oltre ai soliti sentori di frutti rossi propone ai nostri sensi delle sensazioni molto eleganti di: argilla, terra cotta bagnata, sardina sotto sale e alghe marine.
Anche nel triangolo Licata, Caltanissetta, Agrigento, si possono a volte riscontrare questi così intriganti descrittori.
Salendo verso Vallelunga Pratameno, il nostro Nero d’Avola comincia a prendere più corpo arricchendosi maggiormente di frutti e i fiori rossi sia all’olfatto che al palato, per poi diventare sempre più imponente andando verso il palermitano e la parte ovest della Sicilia (Trapani).
E’ ormai quasi assodato che in tutti i Nero d’Avola della Sicilia si riscontra un unico descrittore; la ciliegia e spesso anche il mallo della noce.
Sotto la tutela del marchio “Nero d’Avola Sicilia di Qualità” vanno anche prese in considerazione le caratteristiche organolettiche. Queste dovranno rientrare entro determinati standard qualitativi valutati da un panel di degustatori appositamente costituito dall’IRVV e formato da tecnici/enologi dello stesso Istitutto Siciliano e da esperti del settore. Questi, hanno il compito di valutare le qualità organolettiche-territoriali dei campioni inviati.
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VINI “Nero d’Avola Sicilia Qualità”
La certificazione “Nero d’Avola Sicilia Qualità” è volontaria e potrà essere rilasciata ai vini in bottiglia che rispondono ai requisiti prescritti dal presente Disciplinare di Produzione.
L’obiettivo è valorizzare le caratteristiche di qualità dei vini “Nero d’Avola” prodotti e imbottigliati in Sicilia.
Articolo 2 - Base ampelografica
I vini “Nero d’Avola Sicilia Qualità” devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
· Nero d’Avola: minimo 85%;
· vitigni autorizzati nelle diverse zone vitivinicole siciliane: massimo 15%.
Articolo 3 - Zona di produzione
I territori di Sicilia a vocazione vitivinicola in cui il vitigno Nero d’Avola è tradizionalmente coltivato (Pastena -1990, Trattato di Viticoltura Italiana, Edizioni Agricole).
Articolo 4 - Vigneto
La densità d’impianto è quella generalmente usata in funzione delle caratteristiche peculiari dell’uva e del vino e, comunque, con un rapporto adeguato tra numero di piante e produzione per ettaro.
La forma di allevamento e i sistemi di potatura sono quelli delle zone in cui il Nero d’Avola è tradizionalmente coltivato.
La resa massima di uva ad ettaro di vigneto in coltura specializzata per la produzione dei vini con certificazione “Nero d’Avola Sicilia Qualità” non deve essere superiore a 9.000 kg/ha.
Il titolo alcolometrico minimo naturale delle uve non deve essere inferiore a 12,5% vol.
Articolo 5 - Vinificazione
Le operazioni di vinificazione delle uve Nero d’Avola, di maturazione e di affinamento dei vini da esse derivati devono essere effettuate nell’interno della zona di produzione di cui all’art. 3.
La resa massima dell’uva in vino finito non dovrà essere superiore al 70% (produzione massima di vino 6.300 L/ha).
Nella vinificazione e maturazione del vino devono essere seguiti i criteri tecnici più razionali ed effettuate le pratiche enologiche atte a conferire al vino le migliori caratteristiche di qualità.
Le tecniche di vinificazione utilizzate devono assicurare la massima estrazione possibile degli antociani e dei tannini dalle bucce dell’uva e, eventualmente, minimizzare il sapore amaro (attraverso la rimozione di una parte dei semi dell’uva a fermentazione iniziata, se lo stato di maturità dell’uva lo richiede).
Articolo 6 – Qualità dei vini
I vini di cui all’art. 1 all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: porpora, rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento;
- odore: caratteristico fruttato, a volte con note di marasca (i descrittori tipici dovranno essere individuati attraverso sedute di un panel di degustazione appositamente costituito dall’IRVV).
- sapore: morbido, gradevolmente acido, pieno (i descrittori tipici dovranno essere individuati attraverso sedute di un panel di degustazione appositamente costituito dall’IRVV).
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5% vol;
- estratto non riduttore minimo: 25 g/l;
- acidità totale minima: 5,0 g/l;
- contenuto di SO2 totale inferiore a 120 mg/L.
- alla fine del processo di maturazione il vino dovrà possedere un valore di dTAT (frazione dell’assorbanza a 520 nm del vino tal quale imputabile ai pigmenti polimeri non decolorabili con SO2) non inferiore a 40% dell’assorbanza a 520 nm del vino tal quale.
- i caratteri compositivi varietali tipici del vitigno nero d’Avola saranno individuati dall’I.R.V.V. attraverso l’analisi dei precursori d’aroma, degli antociani e dei flavanoli.
La certificazione “Nero d’Avola Sicilia Qualità” potrà essere rilasciata solo ai vini imbottigliati nell’intero territorio della Sicilia.
Per quanto non previsto dal presente Disciplinare di Produzione si fa riferimento alla normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.
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