Splendore inconsumato
di tutto l'universo, fiato,
punto fermo del cosmo:
Terra, desolata..........
Qualcuno ci lancia nella vita.....
da Un vecchio cameriere di Franco Battiato
Il melograno è una pianta antichissima che proviene dall'Afghanistan e dalla Persia, è diffusa e coltivata sia in Italia che in Spagna, nelle zone dove il clima è più caldo. È di crescita piuttosto lenta e modesta, infatti, non raggiunge altezze superiori ai 5-7 metri; ha foglie caduche, piccole e di forma allungata, che nei giovani germogli sono rosse, diventando poi di color verde chiaro. Ha fiori rossi a 5-8 petali che crescono, sia sull'apice dei rami di un anno che sui dardi.
Produce frutti più o meno grossi di color rosso-arancio, a cui si formano dei semi ricoperti da una polpa rossa, molto succosa e aspra, che è appunto la sola parte edibile del frutto. Il melograno resiste bene alle alte temperature estive mentre, nelle zone meno calde teme parecchio le piogge e l'elevata umidità del terreno e dell'aria durante l'autunno, facendo sì che la pianta si spogli piuttosto precocemente. I frutti, oltre che per il consumo fresco, sono usati anche per la preparazione di sciroppi, bibite e prodotti di pasticceria.
E' usanza per le spose turche scagliare un suo frutto per terra ed il numero di chicchi uscito dal frutto indicherà il numero di figli che partoriranno. In Dalmazia invece lo sposo trasferisce dal giardino del suocero al suo una pianta di melograno.
Il significato che viene attribuito alla Punica granatum, si può tradurre in amore ardente. Di origine indiana è la credenza che il succo di questo frutto combatta la sterilità. Nella mistica cristiana questo simbolismo si arricchisce di significato spirituale, fino a considerare il frutto, e i suoi semi, espressione della perfezione divina e raffigurazione della Chiesa stessa.
Così nella Bibbia (genesi XXX 14-20) è scritto che Rachele chiede a Lia delle mandragore per ottenere la fecondità e questa proprietà fu ritenuta valida per molti secoli. Questa ha caratteristiche simili all'Atropa belladonna (vedi articolo Il vino di Circe), pianta molto pericolosa, anche mortale. Forte eccitante del sistema nervoso, con potente azione sulle pulsazione cardiache. Un altro esempio tutt'ora valido, lo troviamo nel secondo libro dei Re, al versetto XX, ove si narra che il profeta Isaia, guarì il re Ezechia da un'ulcera, con un cataplasma di fichi secchi. Tale cataplasma, in quanto contiene resine, acido borico, sostanze pectiche, ha un'azione revulsiva, disinfettante e detergente sulle piaghe.
Linda Dell'Amico, laureata nel 1999 a Genova in Scienze dell'educazione, con esperienza biennale nel settore psichiatrico. Attualmente Responsabile...
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