L'abbondanza di forme, l'esuberanza dei volumi, le rotondità all'eccesso descrivono Fernando Botero, grande artista tra arte pre-colombiana e pittura europea. Da un primo sguardo al quadro " La lettera " si evince una metamorfosi dell'uomo in un'apparente pesantezza, immerso però in un mondo morbido, magico e sospeso. E' così che la bulimia si maschera: l'immagine pesante nella vita quotidiana diventa un quadro in cui la persona viene emotivamente coinvolta. Secondo la teoria di Bruch la bulimia è il risultato di un precoce sentimento negativo nella diade madre - bambino. Una risposta materna non adeguata impedisce lo sviluppo della fiducia creando confusione e perdita di fiducia in sé.
In questo modo si sviluppa un falso sé, quale adattamento superficiale e necessario per compiacere la madre. Il danno narcisistico determina un odio verso la madre che è incapace di fronteggiarlo e, a sua volta, il bambino fallisce nell'esprimere sé stesso cadendo nel perfezionismo, nel tentativo di assumere il controllo. Quale senso allora si può attribuire a quello sguardo così sfuggente alla lettera del dipinto?
Linda Dell'Amico, laureata nel 1999 a Genova in Scienze dell'educazione, con esperienza biennale nel settore psichiatrico. Attualmente Responsabile...
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