Dove siamo
Le nostre Tenute, da due secoli patrimonio della famiglia Galfano-Scimeni, coltivate quasi in totalità a vigneti di qualità pregiata, sono ubicate in un territorio compreso fra ben quattro comuni: Marsala, Salemi, Castelvetrano, Mazara del Vallo per un’estensione di circa un centinaio di ettari. Le contrade, sulle quali insistono le tenute, sono quelle di San Nicola di Scorsone, Bidusa, Gambini, Rampingallo, San Bartolomeo e Ceuso. Il territorio, quasi totalmente di tipo collinare, distante dal mare circa venti Km., e ben soleggiato e ben disposto a tramontana; trattasi di terreni argilloso-calcari, non troppo umidi e ben ventilati. Alcune tenute sono a costa e terminano a fondo valle per la loro natura alluvionale, sono estremamente sassose, ma molto fertili; altre, invece, sono costituite da terreni marnosi ed alluvionali e necessitano di un attenta concimazione specie in pre-fioritura, per portare la vite in piene vigoria al momento della fecondazione. I terreni, a seconda della loro qualità, pregiudicano la scelta della barbatella porta innesto e secondariamente la scelta varietale.
I vigneti sono coltivati a spalliera ed allevati a cordone speronale. La varietà di uve bianche autoctone sono quelle che ci sono state tramandate e che, da tempo, hanno costituito la base del famoso vino “Marsala”; esse sono: il Grillo, l’Insolia, il Cataratto; le varietà di uve rosse autoctone sono il Perticone, il Nero d’Avola e il Syrah. Da qualche tempo abbiamo rivolto il nostro interesse ai vitigni internazionali con risultati brillanti, facendo nostre qualità di vitigni quali il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc e lo Chardonnay; in effetti queste uve maturano bene e solo dopo un anno dalla vinificazione, raggiungono la massima espressione in ordine all’olfatto e al gusto, tanto da essere ambiti dagli intenditori. La raccolta rigorosamente manuale garantisce un’alta qualità assieme alla scelta delle uve, all’indice di maturazione ed alla pigia-diraspatura.
Considerazioni di TigullioVino
Luglio 2004
Si riscontra, su tutta la campionatura, un ottimo utilizzo dei legni, mai invasivo ed anzi decisamente ben modulato. Davvero interessante il risultato ottenuto col Grillo che ci appare davvero in tutta la sua tradizionale personalità: forse, vedemmiato con qualche giorno d'anticipo potrebbe dare risultati ancora più sorprendenti. Piacevole il Merlot, anche se non punta certo sulla riconoscibilità del vitigno; più autentico il Syrah, sia pur ancora un poco scontroso. Azienda di buon livello, che alla prima prova con TigullioVino.it si presenta con vini di buon spessore gustativo, ottenuti da materia prima di ottimo livello qualitativo. Peccato per non aver avuto la possibilità di assaggiare il Nero d'Avola. Alla prossima e buon lavoro !
Agosto 2006
Di tutti i vini degustati, le migliori espressioni varietali sono state date dai vitigni autoctoni come il grillo ed il nero d'Avola, con l'eccezione del syrah. Lo stesso per l'armonia. Probabilmente, i validi vitigni bordolesi impiantati nelle tenute, sono ancora "giovani"; da qui la limitata caratterizzazione dei vini derivati. Le barriques potrebbero essere di 2° o 3° passaggio, per la limitata cessione dei tannini e degli aromi. Il Sicilia IGT Insolia-Chardonnay 2005 St Barth, lotto 6090, non è stato inserito perché era in fase di ossidazione.