Dove siamo
Favorita dalle condizioni climatiche Mediterranee, la Sardegna ed in particolare la terra di Nuoro è, sin dall'antichità, una delle zone più apprezzate per la produzione vinicola di qualità. Il progetto di realizzare una cantina basata su nuovi canoni imprenditoriali è relativamente recente. Nasce agli inizi del 2000 come risposta alla eccessiva parcellizzazione delle aziende viticole della Sardegna ed alla necessità di avere con il consumatore un canale diretto. L'azienda è operativa da qualche anno e si propone di occupare degli spazi dove il prodotto e l'immagine della Sardegna risultano prioritari rispetto all'immagine di luoghi e prodotti interni alla stessa Sardegna ma purtroppo sconosciuti ai più.
Su questo valore sono fondate le scelte aziendali più importanti. Infatti i vitigni ed i produttori appartengono e vivono in Sardegna, come il carignano ed il cannonau, due vitigni importantissimi se considerati a tutto tondo in un ambito regionale piuttosto che sublocale. Infine, al produttore viene dedicata una particolare e maniacale attenzione, coinvolgendolo in ogni processo di selezione e produzione, è ormai risaputo che un buon vino viene da una buona materia prima, che risulta tale soltanto se chi la coltiva è sereno ed è quello che vogliamo, riportare l'uomo e la natura al centro dell'attenzione.
Considerazioni di TigullioVino
Novembre 2010
Lo slogan di questa dinamica cantina potrebbe essere "territorio con garbo", caratteristica che troviamo già ben espressa nel Dillu e nel Vermentino, due prodotti contraddistinti da una bella piacevolezza di beva pur mantenendo un imprinting territoriale di alto livello espressivo, cosa non facilissima da raggiungere soprattutto in un terroir "dirompente" come quello della Sardegna. Territorio che risulta ancora un po' offuscato nel Dillaru, che per la sua gioventù denota già una discreta bevibilità ma che con il tempo migliorerà sia in fase di definizione olfattiva che in termini di equilibrio gustativo. Aspettiamo. Complimenti comunque a questo bravo produttore
soprattutto per la valorizzazione del suo territorio e delle sue varietà autoctone. Avanti così!