L'azienda nasce nel 1980 dalla passione di Virginio Molino per la vitivinicultura, nativo di S.Damiano d'Asti, il papà non dimenticò la sua origine di viticultore, anche se per motivi famigliari dovette abbandonare questa attività nella prima giovinezza. Agli inizi degli anni '80 rileva in affitto con i suoi due figli, Tommaso e Franco, una cascina in Barbaresco di 2,5 ettari, coltivati a Nebbiolo e Dolcetto e vi insedia una piccola cantina per la vinificazione.
La cantina Nel frattempo il terzo figlio Dario si diploma in enologia alla scuola di Alba e dopo alcune esperienze esterne entra a far parte della ditta familiare. Nel 1990 i fratelli lasciano l'azienda di Barbaresco per acquistare a Treiso una proprietà di 6,5 ettari coltivati a Barbaresco - Barbera - Dolcetto - Chardonnay - Moscato costruendovi l'annessa cantina di produzione, invecchiamento e imbottigliamento. Nel 1994 viene a mancare il fondatore ma i figli guidati dalla passione trasmessa dal padre continuano e rilevano in affitto a Guarene 2ha di vigneto per la produzione di vini bianchi Arneis e Favorita. La vendemmia Seguendo il concetto della qualità l'azienda cresce di importanza e nel 1999 acquistano nella zona di alta vocazione vitivinicola Montersino 0,5 ettari di vigneto impiantando Nebbiolo da Barbaresco. Nel 2000 rilevano nel Monferrato 2 ettari di vigneto per la produzione di Barbera d'Asti e Barbera Monferrato. La produzione media annua di bottiglie e' di 70.000 con una superfice a vigneto di 11 ettari.


Considerazioni di TigullioVino

Maggio 2004
I vini degustati si sono attestati tutti su livelli alti: piacevolissimo e bevibile il Langhe Bianco, davvero eccellente il Dolcetto Ausario e molto buono il Barbaresco Ausario anche se in fase ancora decisamente evolutiva.

Luglio 2016
L’azienda agricola è condotta dal giovane Marco Molino con l’aiuto dello zio. Noto da sempre per il Dolcetto, Treiso è soprattutto terra da Barbaresco. Qui i vini nascono con gran corpo ma di buon equilibrio. Due i vini degustati: Barbera d’Alba Superiore e Barbaresco. Il primo, malgrado la difficile annata, spicca sia al naso che in bocca. Fragrante, fruttato, di buona pienezza e continuità. Il Barbaresco 2012 ancora giovane, possiede struttura e continuità, siglato da un composito bouquet.