Dove siamo
La Fattoria Torre Gaia di Dugenta già di proprietà della Società Agricola Sannita S.p.a., facente capo al gruppo Banca Popolare di Novara, è stata fondata nel 1920 ed è specializzata nel settore vitivinicolo. Oggi si estende su 113 ettari impiantati all'inizio degli anni ottanta con un sistema innovativo che consente la razionale meccanizzazione delle operazioni di potatura e coltivazione. Nell'assortimento varietale, la riscoperta di antichi vitigni quali la falanghina e l'aglianico è stata abbinata, da alcuni anni, alla sperimentazione di vitigni innovativi. La sensibilità al problema dell'impatto ambientale della viticoltura ha fatto si che, da circa venti anni, l'azienda adottasse metodi "ecologicamente corretti" di lotta integrata ai parassiti; dai primi anni novanta, inoltre una parte del vigneto è condotta secondo i disciplinari dell'agricoltura biologica.
Nel 1984 al centro della tenuta è stato edificato un moderno stabilimento enologico, attrezzato con le più avanzate tecniche di vinificazione e imbottigliamento. L'attenzione al progresso tecnologico (l'Azienda ha ottenuto la certificazione ISO 9002) si fonde con la cura per la preservazione delle antiche tradizioni, come testimonia la bottaia che ospita le botti di rovere di Slavonia usate per la maturazione dei vini rossi. La tenuta è un'oasi turistico-ambientale, tappa di itinerari culturali ed enogastronomici che offre ospitalità ai visitatori sia nella stupenda villa padronale che negli otto casolari che la circondano; per i giovanissimi si organizzeranno attività ricreative in una vasta area verde. E' Stato inoltre allestito uno show-room dell'arte e della civiltà contadina, che resterà aperto al pubblico tutti i giorni, domeniche comprese.
Considerazioni di TigullioVino
Dicembre 2001
Piacevole l'asprinio, vino parso degno di nota. Gli altri bianchi sono corretti senza punte di eccellenza. Soprattutto nei rossi, abbiamo riscontrato alcune imperfezioni a livello olfattivo (pulizia dei vasi vinari ?). Abbastaza interessante l'Elogio, con piu' basse rese per pianta si potrebbe senz'altro ottenere un vino più importante. Da rivedere, decisamente, il prezzo dell'Aia Vecchia.