Dove siamo
I miei antenati erano vivaisti a Montecappone di Jesi ed hanno tramandato una ricetta per la produzione di vino di visciola. Mio padre per cinque anni l’ha sperimentata ottenendo un vino aromatizzato particolare dal bouquet fruttato con netto sentore di visciola e dal gusto dolce ed avvolgente con retrogusto asciutto, molto apprezzato dagli esperti che lo hanno assaggiato. I miei fratelli ed io abbiamo deciso di produrlo con metodo artigianale, seguendo scrupolosamente i dettami dell’antica ricetta. La Visciolata del Cardinale, bevanda tipica marchigiana, è ottenuta nel rispetto della tradizione contadina da vino di uve pregiate, visciole e zucchero, secondo un’antica ricetta di metà Ottocento. Le visciole mature vengono messe in vasi di vetro al sole da giugno a settembre. Il succo prodotto viene aggiunto al vino, dove resta per circa 12 mesi. Il lungo ciclo di produzione ne fa una bevanda da meditazione unica e preziosa da gustare in compagnia, in piccoli calici. Si consuma ad una temperatura di 10-12° a fine pasto in abbinamento a crostate, dolci a base di cioccolato, gelato affogato e in particolare a tutta la pasticceria secca.
Considerazioni di TigullioVino
Maggio 2008
Questo genere di prodotto non è propriamente un vino secondo l'apposita legge. L'abbiamo assaggiato e pubblicato la scheda, perché è a base di vino. Un prodotto curioso che permette un abbinamento inconsueto con dolci anche normalmente non semplici da abbinare.