Dove siamo
Il mio nome è Gaetano Solenghi, ed esso è anche il nome della mia azienda, perchè mi identifico molto nei miei vini. Non sono nato viticoltore: i miei genitori avevano una merceria a Pianello Val Tidone che ancora oggi vive nelle mani di mio fratello. Il vigneto fu un dono, bellissimo e prezioso, da parte di mia zia paterna Maria Teresa che lo faceva coltivare da un anziano salariato. Da lui alla metà degli anni ottanta ho appreso i rudimenti, quel bagaglio di antica saggezza tramandata verbalmente dalla civiltà contadina.
All’inizio degli anni novanta dovetti decidere se vendere l’uva o produrre vino. La difficoltà della scelta derivava dal fatto che volevo un vino differente dal modello tipico della valtidone caratterizzato da rossi frizzanti. Così comprai la mia prima botte, essa ha segnato il primo dei vini che ho sentito mio e nello spirito anche tutti i successivi. Il vigneto di nemmeno 3 ettari da allora non si è ingrandito e mantiene parti che possono vantare più di 40 vendemmie. Io e la mia famiglia lo gestiamo autonomamente in maniera in gran parte manuale, in modo da poter controllare in prima persona tutti i passaggi dalla potatura all’imbottigliamento. I nostri vini sono il risultato quotidiano del lavoro delle nostre mani e di questo sono molto orgoglioso.
Considerazioni di TigullioVino
Settembre 2013
Tre vini di cui due buoni e uno ottimo. La zona di produzione, da sempre vocata, da vini di grande struttura ma spesso di limitata freschezza. Non in questo caso. Sia il Gutturnio che il Barbera esprimono giusta freschezza ma molta alcolicità. Da qui le note penetranti e pungenti. Già buoni, con una minore alcolicità aggiungerebbero il piacere a riberli, senza perdere la propria decisa personalità. Il Malvasia valorizza al meglio vitigno, terroir e produttore. Un vino dal ricco bouquet e di non comune armonia.