Leggo sul quotidiano "Winenews": "La stampa francese incorona l'Italia regina di Vinexpo". Quando, mi domando, la smetteremo di considerarci i parenti poveri dei francesi? Quando incominceremo ad avere fiducia nelle nostre possibilità, capacità, competenze? E poi perché fare sempre confronti? E' ovvio a tutti che non abbiamo il pedigree dei francesi in fatto di vini. E allora? Possiamo benissimo fare anche noi, se vogliamo, vini straordinari. Tanto per fare un esempio, l'Azienda La Scolca di Gavi se avesse ragionato come buona parte dei vignaioli italiani soprattutto d'un tempo, non avrebbe dovuto presentare uno spumante all'estero (se Chiara e suo padre avessero pensato agli champagnes francesi!).
Si pensi a fare le cose bene, a fare sistema e i risultati arriveranno. E si venderà anche in momenti di crisi. Magari con maggiore difficoltà, certo, ma sono convinta che la qualità paga.
OVERTIME FESTIVAL 2020: DEGUSTAZIONI GRATUITE DI VINI AZIENDA NEVIO SCALA
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4 Ristoranti Borghese, domani si va sul Conero
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Inserito da Gianpaolo Paglia
il 26 giugno 2009 alle 20:50