Se una notte d'inverno un viaggiatore, anzi, un internauta passasse di qui, potrebbe pure chiedersi che roba è, tutto questo. Se un navigatore della rete, abbandonato per cinque minuti YouPorn, s'aggirasse per Tigulliovino.it (brand new!), probabilmente gradirebbe capire che vi succede. Se stasera sono qui (caro il mio lettore) è perché ti voglio bene, e ti vorrei quindi rendere edotto degli accadimenti di cui sopra.
Sei qui perché, quasi certamente, sei interessato al vago mondo cibo-e-vino che per moltissimi di noi è passione, hobby, ed anche mestiere. Hai inteso, ormai da tempo, che i meccanismi comunicativi legati ai molti media che ci hanno allevato, stanno mostrando qualche segno di stanchezza. Hai sentito dire, oppure hai già verificato, che il magmatico chiacchiericcio denominato "conversazione", che ha luogo proprio in posti come Tigulliovino.it, rappresenta una notevole risorsa per la conoscenza legata a questo àmbito. Una conoscenza meno mediata dalle convenienze, a volte spietatamente sincera, certamente più irrituale e fresca, sia nei termini che nei contenuti. Però, ci sono cattive notizie, per te. Tutto quanto ho affermato finora è alquanto vero, ma da solo non basta a salvarci. Da solo, voglio dire, non è sufficiente a squadernarci l'universo mondo, oppure, nel dettaglio, da solo non basta ad assicurarti che quel dato vino sia buono, o quel certo ristorante sia valido, e via così. Quelli che si occupano in prima persona di raccontare qualsiasi cosa (tipo me) dovrebbero aver chiaro almeno un aspetto: le autorità che parlano da una cattedra sono in drammatica via d'estinzione; per cui anche qui, caro il mio lettore, leggerai opinioni discutibili o vere e proprie corbellerie, e potresti di conseguenza vedere frustrata la tua (legittima) aspettativa a conoscere la Verità.
Ecco quindi la cattiva notizia: tocca a te fare qualcosa; tu non sei uno spettatore, mio caro, tu non sei qui per abbeverarti alla fonte; oddio, perlopiù noi facciamo in modo che questo accada (ergo: cerchiamo disperatamente di ridurre le corbellerie ad un numero prossimo allo zero); tu sei chiamato a collaborare alla conversazione, a condividere la conoscenza: quindi, se e quando troverai qualcosa che ti risulta indigesto (o semplicemente, non vero) potrai inserire il tuo punto di vista.
Cattive notizie, dicevo: la pappa non è pronta, il posto a sedere non è prenotato: tutto questo ti ricorda forse qualcosa? Ma certo: il resto del mondo. Certezze pochissime, e se vuoi ottenere qualcosa di buono, spesso, devi sbatterti tu, in prima persona. Il nuovo che avanza è quasi tutto qui: meno certezze e più interazione orizzontale; la cattiva notizia l'hai avuta, adesso sta a te capire quale sia quella buona. Benvenuto a bordo.
Il bel tipo che vedete quassù fa l'enotecaro dal 1991; prima faceva molte altre robe connesse col mondo dei locali pubblici; prima ancora ha...
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Inserito da Andrea Piccardo
il 04 febbraio 2009 alle 13:35