Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in

Tags

alessandro mori, bollicine, boscarel, cesari, crisi, dal forno, doc mito, faedo, france, francia, franco cesari, giuseppe quintarelli, il marroneto, importatori, importatori champagne, importatori vini francesi, interviste, investimenti, lavare l uva, merlino, mongolfiera per l azoto, montalcino, parigi, personaggi del vino, quintarelli, romano dal forno, sandro gini, siena, toscana, trentino, trentino alto adige, valpolicella, veneto, verona, vini francesi, vini mito, vini spumanti, vino rosso, vins

Home > Autori > Vino > Conversazioni. Uomini, vini e territori

Conversazioni. Uomini, vini e territori

Mario Pojer, il mago del Merlino

di Elisabetta Tosi

Quando lo si va a trovare, è sempre alle prese con qualcosa di nuovo: un’intuizione, un’esigenza, un esperimento, un attrezzo, una iniziativa... Non sta mai fermo, ha più desideri, sogni e progetti che ore nella giornata. Mario Pojer è una persona cordialissima e travolgente, un vulcano di idee e di entusiasmo, prima che un produttore trentino di successo in binomio con l’amico e socio di sempre, Fiorentino Sandri . Curioso come un bambino - e come tutti i grandi della scienza - non smette mai di farsi domande e di cercare risposte. E quando non le trova, le inventa. E’ così che ha messo a punto alcune sue invenzioni diventate famose (e adottate anche da molte altre cantine), come la “macchina per lavare l’uva” o la “mongolfiera per l’azoto”. Ma se per gli addetti ai lavori il suo contributo ai progressi tecnologici dell’enologia è fuori discussione, agli appassionati interessano soprattutto i suoi vini: vivi come lui. Mario, sei nato prima vignaiolo o prima distillatore? Io sono un uomo di cantina. Dopo la morte prematura di mio padre, che era enologo presso la Cantina...
Letto 15163 volteLeggi tutto[2] commenti

Ettore Nicoletto, il sorriso di un grande (gruppo)

di Elisabetta Tosi

E’ forse la prima cosa che ti colpisce di lui: potrebbe guardarti dall’alto in basso (letteralmente), forte della posizione (alta) che riveste in una delle più note e importanti griffe del vino italiano, invece Ettore Nicoletto, CEO del gruppo Santa Margherita è una persona di grande e affabile semplicità, dotato di una notevole capacità di entrare subito in sintonia con le persone, di una classe innata e di un magnifico sorriso. Aperto e sincero. Il convegno “La sfida della qualità: quale futuro per il vino dell’Alto Adige?” organizzato a Bolzano a fine ottobre per festeggiare i 90 anni della Cantina Kettmeir (da anni nell’orbita di Santa Margherita) è stato l’occasione per strapparlo per qualche minuto ai suoi doveri istituzionali e fare due chiacchiere. A quale età hai bevuto il tuo primo bicchiere di vino? Beh, bicchiere è una parola grossa! Però l’iniziazione al vino, per curiosità mia più che per stimolo da parte dei miei genitori, direi che è avvenuta verso i cinque-sei anni...Un po’ di acqua e vino inizialmente, per poi passare al...
Letto 16642 volteLeggi tutto[0] commenti

Romano Dal Forno, un'emozione chiamata Amarone

di Elisabetta Tosi

A volte si dice che la Valpolicella del vino possiede un mito e una leggenda. Il mito è Giuseppe Quintarelli. La leggenda è Romano Dal Forno. Non a caso la storia del secondo deve molto, ai suoi esordi, all'esperienza e agli insegnamenti del primo: ma il successo che le sue bottiglie incontrano in tutto il mondo da oltre dieci anni è solo merito suo, di Romano e della sua famiglia, del suo modo di concepire il vino e della sua ostinata, instancabile ricerca della qualità assoluta. Una ricerca che l'ha portato nel tempo a dotarsi in cantina di tecnologie sempre più estreme e personalizzate, e che si sta traducendo, con la costruzione delle nuove strutture aziendali, nella realizzazione di un vero tempio del vino: un luogo di cultura e di bellezza. E' vero che Giuseppe Quintarelli è stato determinante per il tuo ingresso nel mondo del vino come produttore? “Sì. Il mio incontro con quel grande uomo e vignaiolo mi fece capire quanto profondo e complesso fosse l'approccio al mestiere che mi ero messo in testa di fare. Mi ero sposato da poco, e con mia moglie avevo deciso di legare il nostro futuro al vino; avevo iniziato a...
Letto 20316 volteLeggi tutto[0] commenti

Alessandro Mori: il Brunello di Montalcino (quello vero)

di Elisabetta Tosi

Il Brunello di Montalcino è fatto con uva sangiovese al cento per cento. E basta. Poi si fa da solo, con il tempo e il legno (grande e vecchio). Chiaro, no? Direi banale, lapalissiano. Come dire che la pioggia è bagnata e il fuoco scotta. Tutto il resto è fumo, chiacchiere e altre storie. Storie che non riguardano Alessandro Mori dell'azienda Il Marroneto, pochi ettari a sangiovese sulla collina di Montalcino, distesi in faccia alla pianura ilcinese. Ecco uno che potrebbe permettersi di guardare il mondo del vino di Montalcino dall'alto in basso – per questioni di altitudine/altezza: della sua azienda e della qualità dei suoi vini – e non lo fa. Non si sogna nemmeno, perchè Alessandro è uno di quei toscani – senesi, per la precisione – espansivi, generosi e accoglienti, simpatici a pelle. E sinceri: sinceri fino alla durezza. Con se stessi e con gli altri. Qual'è il primo ricordo che hai del vino? “Io non ho ricordi di vino, ma delle lavorazioni: ricordo quando entravo nelle botti per pulirle con la bombola d'ossigeno, ricordo la mi' mamma farmacista che col bilancino pesava il metabisolfito......
Letto 16201 volteLeggi tutto[0] commenti

Giancarlo Vettorello: non chiamatelo solo Prosecco

di Elisabetta Tosi

E' uno dei vini italiani più noti e amati all'estero, uno dei più venduti, dei più imitati. E anche dei più criticati: in patria soprattutto, perchè non siamo mai contenti. E perchè non sappiamo valorizzare abbastanza i nostri tesori. Parliamo del Prosecco, che già dalla prossima vendemmia potrà vestire i panni della nuova Doc “Prosecco” (e “Prosecco Treviso Doc” se elaborato in questa sola provincia) e delle nuove Docg “Conegliano Valdobbiadene” e “Colli Asolani” o “Asolo”. Un vino diventato all’estero (e per molti anche in Italia) sinonimo di spumante, e sulla cui tutela vigila il locale Consorzio di Tutela, diretto da un appassionato cultore di queste terre e delle sue vigne: Giancarlo Vettorello, enologo uscito dalla prestiosa Scuola Enologica di Conegliano. Enologo per caso, scelta, o tradizione familiare? “Per scelta personale. I miei non facevano vino, però lo vendevano, avevano – hanno ancora - un piccolo locale di mescita. La mia è stata una scelta legata alla poetica dell'infanzia: le botti, il colore del vino, il...
Letto 12949 volteLeggi tutto[1] commenti

Elisabetta Tosi

Elisabetta Tosi

 Sito web
 e-mail

Veronese, laureata in Filosofia, dopo anni di collaborazioni su testate nazionali, radio e televisioni, con il trasferimento in Valpolicella si dedica...

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss di questa rubrica

Pubblicità Ultimi Commenti