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Malattie dell'Olivo

Fleotribo dell'olivo

di Anna Zorloni

Il fleotribo, Phloeotribus scarabaeoides, è un coleottero appartenente alla famiglia degli Scolitidi, che attacca principalmente l’olivo e, talvolta, altre piante ospiti, prevalenetmente oleaceae. L'adulto ha il corpo compatto e nerastro, lungo circa 2-3 mm, con antenne “flabellate”. La larva, invece, ha il corpo biancastro, ricurvo e carnoso, lungo circa 3 mm. I danni sono provocati dalle gallerie scavate da quest’insetto all’interno del legno, con conseguente deperimento della pianta e perdite di produzione, soprattutto quando sono attaccati i rami fruttiferi. Le gallerie vengono scavate sia per alimentarsi che per riprodursi: le femmine adulte vi depongono le uova (in media un centinaio); le larve scavano gallerie più piccole, perpendicolari a quella materna e con decorso longitudinale al ramo, all’interno delle quali compiono il loro sviluppo.  Il fleotribo compie 3 generazioni all’anno. Sverna come adulto (raramente come larva) all’interno delle gallerie scavate nel legno dei rami, solitamente in corrispondenza dell’inserzione dei rami sul tronco. Alla ripresa vegetativa, in primavera, gli adulti...
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Rogna dell' olivo

di Anna Zorloni

È una malattia molto comune, presente in tutte le regioni di coltivazione dell'olivo, provocata dal batterio Pseudomonas savastanoi. Colpisce prevalentemente i rami più giovani della pianta, determinando la formazione di tipiche tuberosità tumorali irregolari, inizialmente piccole e di colore grigio-verde, che successivamente aumentano di dimensioni e assumono aspetto rugoso e colore bruno. Pseudomonas savastanoi penetra nei tessuti della pianta attraverso ferite provocate da grandine, gelo, insetti, potature o altro; il suo ingresso viene facilitato dalla presenza di acqua (pioggia o forte umidità); una volta penetrato nella pianta si diffonde attraverso i vasi linfatici, andando a provocare la formazione di tumori in punti diversi della pianta. Solitamente questa malattia non provoca danni gravi, i rami colpiti si indeboliscono o disseccano; tuttavia, con forti infestazioni ne risente la pianta intera, manifestando un deperimento generale con scarse fioriture e incompleta maturazione delle olive. Il batterio ha un periodo di incubazione variabile da uno a più mesi a seconda delle condizioni ambientali. Ottimali sono clima umido e...
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Cocciniglia "mezzo grano di pepe" (Saissetia oleae)

di Anna Zorloni

Saissetia oleae è la cocciniglia più diffusa e dannosa degli oliveti. Deve il suo nome alla forma della femmina adulta, caratterizzata da un rilievo dorsale di colore scuro simile a mezzo grano di pepe; è lunga 3-4 mm. Saissetia oleae provoca danni diretti sottraendo linfa alla pianta e danni indiretti per il rilascio della melata che si deposita sulla vegetazione favorendo lo sviluppo di funghi (fumaggini) che, incrostando rami e foglie, riducono la fotosintesi e gli scambi gassosi. Tutto ciò causa un deperimento progressivo degli olivi: diminuzione dell'attività vegetativa, scarse fioriture e fruttificazioni. Può compiere 1 o 2 generazioni annuali, a seconda delle condizioni climatiche (due nelle regioni meridionali, una in quelle settentrionali). Sverna come forma giovanile (più piatta dell’adulto, ovale, allungata, e di colore giallo crema); queste, tra aprile e maggio, si spostano sui rami e raggiungono l'età adulta. A partire da maggio fino a luglio, ogni femmina può deporre da 200 ad oltre 1000 uova, protette sotto lo scudetto.  Da luglio ad agosto compaiono le forme giovanili che si fissano...
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