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Forti del Vento

MappaDove siamo

Forti del Vento
Strada Voltri 47B Ovada (AL)
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Telefono Telefono: 0143.822.764
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Indirizzo web Web: www.fortidelvento.com
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Indirizzo Email E-mail: tomaso.armento@fortidelvento.com
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Forti del Vento. La forza e la leggerezza. La materia e lo spirito. Tutto si genera per via di contrasto. Così il nostro nome, ispirato dai meravigliosi castelli dell’Alto Monferrato Ovadese e dai venti che soffiano sulle nostre colline, ma soprattutto dalla saldezza delle nostre radici e dalla passione che ci guida nel nostro personalissimo ritorno al futuro. Siamo due amici, nati e cresciuti qui: Tomaso Armento e Marco Tacchino. Sono stati i nostri nonni a trasmetterci l’amore per il lavoro e la disciplina della terra e uno spirito innovativo, che potete ritrovare in produzioni fuori dagli schemi, concepite in vigna prima e seguite in cantina poi. Nei nostri vini c’è il nostro modo di essere e di pensare. E anche l'entusiasmo e la competenza di un amico come Riccardo Zola, un direttore commerciale giovane ma esperto, che ha “sposato” il nostro progetto. A noi non interessa coltivare la vite per “fare il vino e venderlo”. Il nostro obiettivo è ricondurre l’assaggiatore a tutto quello che c’è dietro il prodotto:il lavoro, il rispetto per il territorio, per le sue qualità tipiche e per il vitigno da cui proviene. A volte ci si perde in un bicchiere d’acqua. Per noi è importante ritrovarsi in un bicchiere di vino


Considerazioni di TigullioVino

Febbraio 2011
Comunicare il territorio Ovadese non è cosa facile e questa giovanissima e dinamica cantina ha scelto un compito arduo. Compito per il quale si stanno attuando sforzi notevoli sia per quanto riguarda la valorizzazione dei vitigni autoctoni e del loro territorio che per la riscoperta di vecchi vitigni in via di estinzione, con la scelta di vigneti vocati, accurati lavori in vigna e in fase di vinificazione e affinamento. Sforzi che vanno applauditi e grazie ai quali ci auguriamo possa essere raggiunto l'obiettivo di azienda portabandiera di questa denominazione piuttosto travagliata. L'avvento della nuova Docg si propone del resto di portare il Dolcetto di Ovada alla ribalta e a pari prestigio delle altre sue denominazioni "sorelle" più blasonate quali Alba, Dogliani e Diano d'Alba. Allo stato attuale, bene complessivamente i rossi, soprattutto l'AltoFhrà, pronto e davvero piacevolissimo. Da attendere invece, ma con buoni potenziali, i più scomposti Barbera Podej e Dolcetto Ottotori che nella loro scontrosità giovanile, rivelano genuina rispondenza al carattere del territorio di provenienza. Il bianco risulta forse il vino meno territoriale tra quelli proposti in degustazione sebbene la presenza del Sauvignon per il momento resti molto dietro le quinte. Un buon inizio, avanti così.
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