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Mastroberardino

MappaDove siamo

Mastroberardino
Via Manfredi 75 Atripalda (AV)
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Telefono Telefono: 0825.614111
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Indirizzo web Web: www.mastroberardino.com
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Indirizzo Email E-mail: mastro@mastroberardino.it
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Gli esponenti della famiglia Mastroberardino che si sono succeduti di tempo in tempo alla guida dell'azienda si sono identificati in un valore forte e basilare, che ha ispirato le scelte plasmando e colmando di significati una storia: la lealtà verso il proprio territorio, le origini, l'ambiente naturale e quello sociale, a tutela di un'identità culturale. La coerenza nei confronti di questo paradigma ha condotto in modo naturale la famiglia a svolgere un ruolo pionieristico nella difesa e valorizzazione, in purezza, del culto degli autoctoni, della viticoltura nativa, del Fiano, del Greco, dell'Aglianico, giungendo all'inversione di tendenza, ovvero consentendo a tali varietà, coltivate nell'ultimo secolo in territori circoscritti, di divenire interessanti al punto tale da essere importate e impiantate in nuovi e diversi contesti geografici.

Richiamare la propria tradizione non implica la rinuncia ad innovare. Mastroberardino è una sintesi di competenze tecnologiche e tecniche tra le più avanzate. La loro applicazione, tuttavia, non è finalizzata a mutare la natura o i caratteri fondamentali dei propri vini antichi, bensì a preservarne l'esistenza e il valore, rendendoli compatibili con l'evoluzione degli schemi che contraddistinguono il gustare un vino. Le antiche cantine sono dunque allo stato dell'arte delle conoscenze in campo enologico, ma il modo in cui queste sono applicate in casa Mastroberardino rispetta i principi che da sempre ispirano la filosofia di famiglia.

Il carattere complesso di un gran vino conferisce importanza al tutto, all'inscindibilità dei momenti che lo generano, alle relazioni tra le diverse fasi del processo che concorrono a delinearne la personalità. Ciascun momento, dunque, ha la medesima rilevanza nella riuscita di un siffatto progetto. L'origine di questo cammino è rappresentata dal vigneto, in cui la cura e la dedizione dell'uomo contribuiscono a tutelare la risorsa naturale che l'ambiente dona, in territori che nel corso di millenni hanno confermato la propria straordinaria vocazione alla viticoltura d'eccellenza. Le tenute della famiglia Mastroberardino sono dislocate in vari comuni d'Irpinia, nelle aree che storicamente hanno rappresentato il fulcro delle zone di produzione tipiche dei grandi vini di questa regione: Montefusco, Petruro Irpino, Santa Paolina, Tufo, nell'area vocata alla produzione del Greco di Tufo DOC; Lapio, Manocalzati, Santo Stefano del Sole, per il Fiano di Avellino DOC; Lapio, Montemarano, Pietradefusi, per il Taurasi DOCG. A riconoscimento del ruolo che la famiglia ha avuto nella salvaguardia del patrimonio viticolo ed enologico dell'epoca romana, la Soprintendenza Archeologica di Pompei le ha affidato in concessione i terreni in antico adibiti a vigneto nell'antica città di Pompei, affinché venissero reimpiantati con i medesimi antichi vitigni che caratterizzavano e caratterizzano la viticoltura dell'area, con lo scopo di ridare vita alla città archeologica attraverso la produzione di vini dalle medesime aree in cui essi già duemila anni orsono godevano di notorietà e prestigio.

Una cantina antica, secolare, che dà il senso di accoglienza tipico del focolare, vissuta come simbolo di radicamento dei valori familiari. Meta di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, è divenuta una pinacoteca, in seguito alla realizzazione di dipinti che ornano le cupole situate nelle grotte di invecchiamento ed affinamento. Le opere rappresentano le diverse interpretazioni che alcuni importanti pittori contemporanei hanno fatto del messaggio espresso dalla famiglia Mastroberardino: il dipinto del maestro Raffaele De Rosa, livornese, raffigura, in stile fantastico, immagini bacchiche di festeggiamenti; Maria Micozzi, milanese d'adozione, unisce, attraverso il linguaggio della complessità, il corpo di toro, simbolo di virilità, e il corpo femminile, la fertilità; Doina Botez, rumena, raffigura un baccanale in onore di Bacco e della sposa Arianna, con personaggi e simboli tipici del corteo dionisiaco. Ambienti di lavoro e di contemplazione, caratterizzati da una sobrietà raffinata e discreta, che richiama alla mente sensazioni ormai sopite: il tempo rallenta, bandisce i rumori superflui; i preziosi, custoditi con serenità sapiente, riposano e temprano la propria personalità fino al momento in cui dovranno confrontarsi con l'esterno, portando con sé il patrimonio di sensazioni accumulate nel lungo periodo di gestazione. Dovranno recare un messaggio, quei preziosi, un messaggio antico e forte, che rifugge compromessi e superficialità: il messaggio del vino, sangue della terra.


Considerazioni di TigullioVino


Dicembre 2002

E' un'azienda storica della Campania che sa presentarsi in modo molto elegante a partire dalle brochure informative, passando per le bottiglie personalizzate (molto bella quella del Naturalis Historia) e che utilizza tappi di prima scelta su tutta la campionatura inviata. L'azienda Mastroberardino riesce a coniugare i gusti tradizionali con una tecnica di cantina notevole. Pur avendo un gran numero di vini in produzione riesce comunque a caratterizzare ogni prodotto con una buona dose di tipicità. In particolare ci sono piaciuti il Fiano Doc Radici, il Taurasi '98 e l'Historia, anche se quest'ultimo è vino più ruffiano, più 'studiato' ed un poco meno tradizionale rispetto a tutto il resto della campionatura. Complimenti, infine, per la qualità generale dei vini proposti, tutti su livello medio-alto.
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