Dove siamo
L'azienda agraria Lombardi Antonietta fa della qualità il suo obiettivo primario. Infatti, sia nelle produzioni dei vini che in quelle dell'olio e delle svariate colture orticole, le tecniche di lavorazione vengono costantemente monitorate da personale qualificato che si avvale delle più moderne tecnologie. Al tempo stesso viene mantenuto un rigido rispetto per il territorio, infatti l'azienda segue un rigoroso programma di basso impatto ambientale già riconosciuto dalla Regione Marche. L'azienda, inoltre, mantiene vive le antiche tradizioni che gli agricoltori del posto ancora oggi si tramandano con inalterata passione. I nostri vini nascono dall'amorevole dedizione di chi, giornalmente, cura i propri vigneti, tanto da permettere in cantina di rispettare al massimo ciò che la terra ci dona. L'amore per il nostro lavoro, le antiche tecniche di vinificazione tramandateci dai nostri avi, unite alle moderne tecnologie, ci hanno consentito di ottenere ottimi riconoscimenti sia a livello Regionale che Nazionale e di intraprendere la strada per migliorare, anno dopo anno.
Considerazioni di TigullioVino
Maggio 2006
Avevamo conosciuto la Cantina Cològnola (con l'accento sulla seconda "o" !), con l'assaggio di due vini figli dell'annata 2002 che, per quest'azienda, ha rappresentato, a differenza di molte altre aziende italiane, una delle migliori annate in assoluto per equilibrio e piacevolezza. Un piacevolissimo rosato da uve Montepulciano d'Abruzzo ed uno strepitoso Buraco Rosso che ci aveva veramente colpito, oltre che per l'assoluta piacevolezza di beva, per l'eccezionale rapporto qualità / prezzo. E' in particolare per questo vino che abbiamo deciso di invitare l'azienda al nostro meeting nazionale del 19 giugno anche se, per ironia della sorte, avremo a disposizione un'annata 2003 che non è stata all'altezza della 2002. Una cantina in cui si possano ancora apprezzare differenze tra un'annata e l'altra mette comunque in luce un dato positivo più che negativo e ci sentiamo di incoraggiarla per riassaggiare un Buraco ai livelli del 2002. Nel frattempo, la premieremo con un bianco. Questa tornata di degustazione ha avuto infatti come protagonisti i bianchi dell'azienda che non conoscevamo ancora. Su tutti, ci sentiamo di segnalare il semplice ma molto ben eseguito Esino Bianco. Un vino di ottima beva dal prezzo assolutamente onesto. Buono anche il La Ghiffa, molto tipico e di bella polpa fresca. Condizionato dai legni in modo eccessivo invece il Labieno che, francamente, abbiamo trovato il vino meno rappresentativo del territorio tra quelli proposti in degustazione. Un'azienda che a nostro avviso ha grandi potenzialità ma che dovrebbe forse ridurre un poco il numero di vini diversi prodotti, per concentrarsi su poche tipologie e dare il meglio su queste. Vi aspettiamo al meeting, nel frattempo, buon lavoro !
Agosto 2008
Azienda che conosciamo già da diversi anni e che continua ad offrire dei buoni e tipici vini marchigiani, anche se in questa sessione solo due vini. Ci hanno convinto appieno, l'Esino Bianco e il Verdicchio Riserva Labieno. Poco equilibrio a nostro giudizio nei Rossi. Comunque ricordando anche le degustazioni passate, conosciamo bene la caparbietà del produttore nel cercare l'espressione territoriale nei suoi vini.