Dove siamo
Come si presenta l'azienda
La Tenuta Il Bosco si estende oggi sugli stessi terreni e colline un tempo di proprietagrave; del Monastero Teodote di Zenevredo. Negli antichi documenti il nome di Zenevredo si richiama allrsquo;etimologia latina ldquo;ginepretumrdquo;, per le macchie di ginepro che ricoprivano le colline. In epoca medioevale il paese saragrave; chiamato Zenevredo della Pusterla per lrsquo;appartenenza quasi completa del suo territorio al Monastero di Santa Maria Teodote detto anche della Pusterla, per una piccola porta (pursterna) aperta nel secolo XII nel muro di cinta dellrsquo;edificio. Ma qual egrave; la storia vitivinicola dellrsquo;Oltrepograve; Pavese? Sono stati probabilmente i Barbari a chiamare cosigrave; le terre che incontrarono oltre il fiume Po scendendo da Nord. Abitato da Liguri e Galli, lrsquo;Oltrepograve; passa sotto la dominazione romana dopo la famosa battaglia di Clastidium (lrsquo;attuale Casteggio). Con i Romani il territorio ha un grande sviluppo, grazie anche alla costruzione delle principali vie di comunicazioni. A quellrsquo;epoca, come risulta dalle cronache di Plinio Il Vecchio, la viticoltura si praticava con grande successo, e come racconta Columella si bevevano buoni vini. Dopo la caduta dellrsquo;Impero romano drsquo;Occidente, furono i Barbari ad occupare le terre dellrsquo;Oltrepograve;. In epoca medievale si avvicendarono sul territorio famose famiglie nobiliari e clericali.
Con i suoi 152 ettari di vigneto in produzione, la tenuta Il Bosco, a Zenevredo egrave; la seconda azienda viticola dell'Oltrepo Pavese. L'attenzione e la cura con cui sono coltivati oggi i suoi vigneti hanno un precedente nell'opera dei monaci benedettini che nel Medioevo strapparono queste terre all'abbandono, facendovi rifiorire la vite. Dallrsquo;anno 1987, la tenuta egrave; di proprietagrave; della famiglia Zonin che qui ha investito prevalentemente nei vitigni principe dellrsquo;Oltrepograve;, come la Bonarda e la Barbera. Notevole spazio incontra perograve; anche il Pinot Nero, base per lo spumante metodo classico prodotto nella Tenuta. Lrsquo;altra impronta autoctona della Tenuta Il Bosco, che esprime concretamente la volontagrave; della famiglia Zonin di investire sempre maggiori risorse nel Vigneto Italia, egrave; la presenza di due vitigni classici di questa zona, la Vespolina e lrsquo;Uva Rara.
Considerazioni di TigullioVino
Giugno 2008
Che l'Oltrepograve; Pavese sia terra di vini di pregio egrave; un fatto risaputo. Ma oltre la qualitagrave;, vanta come poche regioni, una decisa varietagrave; enologica. Qui c'egrave; la piugrave; grande estensione vitata di pinot nero dopo la Borgogna. Questi vini ne sono la conferma: nel Poggio Pelato la sintesi, ne Il Bosco millesimato la struttura.