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Vino in garage

Le analisi dei Garagisti: Il Carignano di Bernardo

di claudia donegaglia

I garagisti non dormono mai ed ecco il vino di Bernardo, Rosso con i colori della Sardegna. Si tratta di un uvaggio con Merlot, Syrah , Cannonau , Moscato d’Amburgo ed in misura maggiore Carignano, un mix ideale di autoctono e di internazionale. Leggo Sardegna e con la mente ed il cuore corro ad Orosei, dove non torno ormai da troppi anni. Ma si torna alla realtà e pensiamo al vino di Bernardo.
Il vitigno rosso Carignano è presente in tutto il Mediterraneo occidentale ed in Sardegna la sua presenza è delimitata all’area del Sulcis e dell’isola di Sant’Antioco. Questa uva non ha grosse esigenze pedoclimatiche ed è resistente al vento del mare, da origine a vini molto alcolici, vivaci, saporiti, con buona acidità e colore.

Bernardo ha vendemmiato a fine settembre, diraspato e fermentato sulle bucce per circa 5/6 gg con l’aggiunta di lieviti ed attivanti. Sarebbe interessante sapere che lieviti ha usato. In Sardegna vanno forte i lieviti dell’Enartis, ma magari potrei sbagliare. Ha svinato a Babo zero, ed ha aggiunto MBS in varie frazioni fino ad arrivare al risultato che vedrete dopo. Adesso, dopo un paio di travasi sta maturando in acciaio.

Il vino si presenta di un rosso rubino intenso con un buon supporto colorante, intenso ma non impenetrabile, così al primo momento mi verrebbe da definirlo un ‘vino sottile’. L’olfatto è una scazzottata al naso a tradimento: macchia mediterranea, more, marasca, salvia, ginepro rosmarino, pepe bianco, ad ogni roteazione di bicchiere una piacevole sorpresa. Al gusto è una caramella rotonda, persistente, che diventa tutt’uno con le sensazioni olfattive. Questo è l’assaggio di domenica su due bicchieri di ampiezza diverse. Dopo 24 ore noto che non ci sono variazioni di colore, il vino tiene all’aria e non si ossida e le sensazioni olfattive deviano dal fruttato ai toni dell’erbaceo rimanendo ampio e gradevole.

  • Alcol distillazione 13,47% vol
  • Zuccheri % Tracce non dosabili
  • pH 3,81
  • Acidità totale 5,50‰
  • Acidità volatile 0,50‰
  • Anidride solforosa totale 152 mg/l
Da un’anticipazione di Bernardo che mi dice di aver aumentato la concentrazione zuccherina, sarei curiosa di sapere in che percentuale. Dalla morbidezza gustativa, dal pH e dall’acidità totale posso dire che questo vino ha fatto la FML, anche se proprio questa sera Bernardo ha confessato un’aggiunta di glicerina. Il tenore di solforosa non si percepisce all’olfatto ed aiuta a conservare il colore stabile, problematica che dato il pH altino si manifesterebbe prima dell’arrivo della bella stagione.
Se fosse il mio non indugerei oltre: con l’avvento della primavera imbottiglierei farei un travaso all’aria, tanto con un tenore così di solforosa non teme ossidazioni, poi imbottiglierei.
Anzi per il GWC ne gradirei una cassa da sei, grazie.


[Immagine tratta da http://sardegna.blogosfere.it/2006/12/il-vino-e-lanima-della-sardegna.html]

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15 Commenti

Inserito da claudia donegaglia

il 30 gennaio 2014 alle 22:08
#1

Inserito da Bernardo Camboni

il 31 gennaio 2014 alle 07:36
#2
Sono di corsa... in macchina...fra acquazzoni e bel maestrale. Ritorno a breve. Grz x ora.

Inserito da Bernardo Camboni

il 01 febbraio 2014 alle 07:52
#3
Rieccoci. Beati voi che riuscite a captare tanti profumi e sentori, questo vino mi piace al naso ma la mia memoria olfattiva non ha tutte queste capacità.  Sarò felice di inviare una cassa al GWC.  Riguardo all'imbottigliamento sono un po restio in genere, non avendo dei locali idonei, ho avuto in più occasioni problemi di rifermentazione in bottiglia negli anni scorsi. Vero che gli zuccheri residui sono quasi nulli, onestamente non so il valore delle passate stagioni per cui questo potrebbe spiegarne la causa. Non ricordo con esatezza i lieviti in quanto acquistammo una confezione da 500gr con un amico e poi divisa, ma lui tenne la confezione originale mentre io li travasai in una bustina da congelatore. Di solito sono Enartis, almeno quegli degli anni scorsi ed il negozio è sempre lo stesso. 

Alcool 13.45 - mi aspettavo un dato simile, a parte sentirlo ma avevo fatto una misurazione con il mio mio piccolo alcolimetro, anche se approssimativo (mi dava 13.7ca). 

AT e PH insomma +/- ci dovremo essere magari con qualche decimale in meno sul ph sarebbe stato meglio. Forse si potrebbe aggiungere un po di tartarico, pochi decimi di gr/l per farlo scendere un tantino non ne sono tanto convinto.

FML non posso che obbedire anche se ero convinto del contrario. Per la solforosa ho già spiegato nel post dei vini di Riccardo e Giovanni. Il dato della libera non è disponibile?


Passo ora ad un misunderstanding riguardo un mio commento sul post di Riccardo in merito al basso grado alcolico trovato, dove suggerivo in casi simili un intervento con zucchero. Con questo intervento hai ritenuto che lo abbia fatto anch'io. Non nascondo che potrei farlo se necessario,  non è una sofisticazione ma direi una cosa quasi normale, per lo meno per un garagista che non commercia. Come dicevo fortunatamente al sud, anzi estremo sud come noi, il sole è sempre presente, siamo al livello del mare o quasi, il vento non manca e da mag a sett le pioggie sono merce rara.  Era un mera suggerimento, oltrettutto ho un bagaglio conoscitivo diciamo appena sufficente ma 

devo spesso ricorrere ad "aiuti esterni". Ricordavo il termine caldo a significare un vino poco alcolico, ma prima di scriverlo ho voluto accertarmene ricorrendo ad un link che ho nei preferiti (http://www.vinostore.it/glossario.php#C) dove alla voce Caldo riportava anche il riferimento alla glicerina - copia/incolla.

Inserito da claudia donegaglia

il 02 febbraio 2014 alle 20:31
#4
@Bernardo ,non toccare l'acidità assolutamente, il pH si abbassa di un punto decimale ma se aggiungi almeno 50 grammi di tartarico ma squilibreresti tutto l'impatto gustativo.
Lascialo così davvero, credimi. Ad aver saputo la sorpresa della solforosa avrei effettuato la determinazione della libera , ma ormai non è piu' possibile. Vedrai che avendo effettuato le aggiunte in piu' frazioni e con un pH così alto non credo sia molto elevata.

Inserito da Bernardo Camboni

il 03 febbraio 2014 alle 21:42
#5
Claudia, tranquilla, era solo un pensiero remoto....Obbedisco.
piuttosto ho avuto ieri una sorpresina. avevo un disavanzo dalla partita totale di ca 20l, ovvero riempito il cont inox da 200l e una dama da 20l - quella per eseguire il test con i chips. Dama che avevo lasciata a parte ma non al buio. pur proveniente dalla stessa lavorazione e dalle stesse uve, un vino molto diverso, colore meno intenso, leggermente velato, meno profumi. subito dopo averlo travasato in contenitore inox da 30l, ho riempito due bicchieri uguali e la differenza era notevole. sarà tutto effetto della luce? ho messo cmq i chips in misura di 4g/l, ora sono al buio, settimanalmente assageremo e vedremo l'evolversi.

Inserito da Bernardo Camboni

il 03 febbraio 2014 alle 21:52
#6
Claudia
Vorrei fare un appunto alle tue note iniziali, sperando di non offendere nessuno. Il carignano è un ottimo vitigno, ma (opinione personale)in purezza non me gusta. tralasciamo i prodotti di cantina dove tutto è possibile, ma non so se sono i miei gustibus, non mi convince come altri in purezza. in uvaggio si ottengono dei risultati notevoli. aggiungo un'ultima nota: il merlot da quel tocco di profumi che fa la differenza. quest'anno aggiungeremo fra innesti e nuove barbatelle una ventina di piante..merlot per l'appunto.

Inserito da claudia donegaglia

il 04 febbraio 2014 alle 07:15
#7
Certo che era un vino diverso, il contenitore per l'affinamento influisce notevolmente sulla qualità del vino, anche solo per la temperatura diversa di conservazione che si realizza all'interno.
Lo so lo so che il Merlot ha la mano santa per il miglioramento di un vino, affina allunga la persistenza gustativa.

Inserito da Bernardo Camboni

il 04 febbraio 2014 alle 11:21
#8
Claudia
devo fare dei me culpa, è vero sono "solo" 20l che potrebbereo andare male. oltrettutto fare il test dei chips su quel vino forse non è il massimo. E pensare che ho costruito un "loculo" all'interno del locale, coibentato, interamente fasciato in legno sotto/sorpra/lati, con porticina ingresso anch'essa in legno .. il tutto proprio per formare buio e restistere meglio ai calori estivi... doppi mea culpa...
riguardio il merlot, beh che tu sapessi non ci piove, per me è una scoperta recente (3 anni) per lo meno in uvaggio nelle mie uve. Fra l'altro qui nella mia isola non è presente, credo di essere il primo a piantare quest'anno barbatelle di merlot oltre a qualche innesto che farò su altre 15 piantine di 2 anni vermentino.

Inserito da Luca Risso

il 04 febbraio 2014 alle 17:03
#9
Io devo fare un po' il bastian contrario.
Cannonau, Carignano, Monica, Bovale, Cagnulari.... possibile non poter fare a meno del Merlot? Che già in Toscana viene marmellata, figurati laggiù. Perfino da me, sopra i 44° di latitudine, appena comincia il caldo e non piove per un po' comincia a pendere il collo per lo stress... Se proprio volevi qualcosa di esotico, profumato e scuro, al limite un po' di primitivo...
Luk

Inserito da claudia donegaglia

il 04 febbraio 2014 alle 21:05
#10
@Luca santo subito. Io ho scritto che il Merlot ha una mano santa ed appartiene a pieno diritto ai vigneti migliorativi, ma viene e sono concorde con te quando piove e fa freddo . ( nn vedo l'ora di mettere il tappo al mio Merlot 2013 ).
Ma ormai Bernardo si è scoperto come l'uomo dal vino rotondo ( con profondo affetto e rispetto , mi raccomando).
Cla

Inserito da Bernardo Camboni

il 04 febbraio 2014 alle 21:15
#11
Luk,
cannonau e bovale messi a dimora lo scorso inverno....Da noi la marmellata si fa con i fichi d'india, il corbezzolo, i fichi.... il Merlot in uvaggio al 15/20% ca serve al naso e altro. Pensa che in zona Santadi (Terre Brune) vi sono ca 30ettari di merlot per l'uvaggio, stesso dicasi per turriga... Diciamo che si è ben acclimatato. Riguardo al Cagnulari devo dirti che in Sardegna, tolta la zona del sassarese (Usini epicentro) non trova grande diffusione. Ho partecipato (da spettatore) ad una contest di Cagnulari e devo dirti che merita molto. Ad una cena è stato servito il cagnulari della Cantina Carpante ed è piaciuto moltissimo. Primitivo... lasciamolo in Puglia.. non esageriamo con gli intrusi...

Inserito da Bernardo Camboni

il 04 febbraio 2014 alle 21:25
#12

Inserito da Bernardo Camboni

il 04 febbraio 2014 alle 21:26
#13
correggo pagg 23,24,25..

Inserito da Bernardo Camboni

il 04 febbraio 2014 alle 21:44
#14
Claudia..... in effetti mi piacciono le "rotondità",.. confesso le mie debolezze....nei giusti limiti..E devo dire, scherzi a parte, fra le mie fobie ho una fifa tremenda per gli spigoli.

Inserito da Bernardo Camboni

il 15 febbraio 2014 alle 22:05
#15
Claudia
ho tolto i chips a 2 settimane di contatto. Temevo un'eccesso di legno che già è marcato sia al naso che oltre. Devo dire che non dispiace anche se l'abbinamento con il cibo lo trovo più rrstrittivo rispetto al vino base che è quello da te analizzato.
ho avuto il piacere ieri a pranzo di gustare come aperitivo un Vintage Tunina di Jermann...che meraviglia..

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