Rhum, il liquore prodotto in diverse parti de mondo
di Mariella Belloni
Materie prime, distillazione
Il rhum si ottiene principalmente da due ingredienti: dal succo di canna, ottenuto sfibrando e poi pressando la canna da zucchero fresca fino a ottenere un liquido zuccherino che viene successivamente fatto fermentare e quindi distillato, oppure dallo sciroppo e dalla melassa residui alla lavorazione industriale della canna utilizzata per la produzione dello zucchero. Il primo va sotto il nome di rhum agricolo e il secondo è conosciuto invece come rhum industriale. Molti rhum sono una miscela dei due tipi. Il più famoso viene da Cuba, dove è considerato il prodotto nazionale per eccellenza.
Gli stili
A Cuba si è optato da sempre per la lavorazione di tipo industriale, e i rhum cubani hanno un gusto molto pulito, specie il Carta Blanca, che lo rendono adatto alle miscele. In Jamaica troviamo i rhum dal gusto più deciso, spesso “agricoli”, che vanno a volte miscelati. Ad Haiti il rhum è di ottima qualità, ed è distillato due volte con l’alambicco discontinuo. Puerto Rico è il maggior paese produttore di rhum, e vanta impianti di grandi dimensioni tecnologicamente molto avanzati che producono ottimi Carta Blanca e Carta Oro. I rhum “francofoni” della Martinica, in particolare, hanno una discreta eleganza e un carattere spiccato, simile a quelli giamaicani. Quello delle Barbados è di medio corpo e di buona finezza, a Trinidad lo stile è meno personale mentre quello della Guyana, noto come Demerara, forse non è molto delicato ma ha un carattere inconfondibile. E’ adatto a invecchare.
Liscio, on the rocks, miscelato
Il rhum, insieme al gin, è il distillato che ha più attitudine alla miscela. Il Carta Blanca soprattutto è elemento ideale di cocktails. Quelli invecchiati vanno serviti senza ghiaccio preferibilmente in un bicchiere piuttosto panciuto.
Mariella Belloni
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