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Esperto Gabriele Massa
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Marisa Cuomo un ritratto o quasi L’incrocio latino-slavo (padre italiano, madre bosniaca) è perfetto e Marisa ne è una delle espressioni più riuscite. Sette le sorelle (lei è la quinta), sei i fratelli di un famiglia da “piccolo mondo antico”. Gli anni passano, ma Marisa conserva intatti i tratti della sua bellezza. Immaginatela poco più che adolescente e capirete perché Andrea non poteva non rimanerne rapito. Gli uomini, presuntuosi, s’illudono di poter coniugare il verbo rapire sempre all’attivo, ma non è così. In ogni caso l’idillio scoppiò e, quel che più conta, dura tuttora, cementato da Dorotea e Raffaele, ormai maggiorenni ed entrambi “portatori” del nome dei nonni. Raffaele, in particolare, si porta dietro con questo nome un’eredità ancora più pesante: quella del bisnonno. Gli inizi sono, come sempre, difficili ma poi, via via le cose si aggiustano. Nel 1995 arriva la Denominazione di Origine Controllata per i vini Costa d’Amalfi e Furore viene individuata come una delle tre sottozone del disciplinare di produzione. E’ tempo di mettere da parte empirismi e dilettantismi e di puntare alla qualità senza ulteriori indugi. Inizia così il “sottile gioco” del fare sempre meglio, per affermarsi, competere sul mercato e tentare di vincere la terribile sfida della globalizzazione. Andrea e Marisa ingaggiano la loro battaglia. Non è stato facile superare le “angustie” di un territorio eternamente in bilico sulle balze collinari del versante amalfitano dei Monti Lattari, dove lo spazio è spesso una pura utopia. Occorre partire dalla riqualificazione del vigneto prima, della cantina poi. Un’opera paziente, quasi fideistica, condotta con grande oculatezza e con la consapevolezza di dover coniugare le esigenze di salvaguardia del prezioso patrimonio ereditato, ai bisogni di ammodernamento imposti dalle continue evoluzioni del mercato.. Gran Furor Divina Costiera è un marchio che risale al 1942, quando iniziò ad essere impiegato per commercializzare i vini ottenuti dai terrazzamenti della Costa di Furore. Andrea Ferraioli, ultimo discendente di un'antica famiglia di vinificatori locali e la moglie Marisa Cuomo nel 1980 acquistarono il marchio Gran Furor Divina Costiera. Quell'anno, per Andrea e Marisa segnò anche l'inizio di una meravigliosa avventura, difficile ma affascinante: produrre vini in luoghi di incoparabili bellezze naturali, ma estremi sotto il profilo viticolo. Rocce a picco sul mare con viti da allevare, per poi raccoglierne il frutto da trasformare in vino. Nel 1995 quel duro lavoro, reso possibile solo dalla grande passione per il vino e l'amore profondo per i luoghi d'origine, venne premiato con la Denominazione di Origine Controllata Costa d'Amalfi. Il sogno di custodire le viti nella roccia - Fenile, Ginestra, Ripoli, Biancatenera, Biancazita, San Nicola, Pepella, Piedirosso e Aglianico -, approfondirne la conoscenza ed ottenere vino della più elevata qualità, diventa finalmente realtà. |