Asparago, delizia di stagione
di Mariella Belloni
Dai tempi antichi a oggi si è evoluta e arricchita la cucina di questo
blasonato vegetale, dalle proprietà salutari, gastronomiche e dietetiche.
E' considerato il germoglio per eccellenza. Da aprile a giugno è protagonista
nella gastronomia primaverile nella cittadina veneta di Bassano del Grappa
(celebre per la coltura dell'asparago bianco) con sagre e mostre. L'asparago
bianco è di gusto molto delicato e dolce e di consistenza più croccante
rispetto all'asparago verde. Per questo è buono anche crudo ed è meno
violento nei confronti degli altri ingredienti. Sono due le qualità che
hanno ricevuto riconoscimento a livello europeo: l'Asparago bianco di
Cimadolmo Dop, in Veneto, e lAsparago verde di Altedo Igp, coltivato in
Emilia Romagna.
Proprietà
Gli asparagi sono ricchi di vitamina B,Ce A, di fibra, di carotenoidi
e di sali minerali (calcio,fosforo e potassio). Nonostante lo scarso apporto
calorico hanno la caratteristica di stimolare l'appetito, oltre a essere
depurativi e diuretici. Riducendo il ristagno di liquidi nei tessuti,
sono indicati per contrastare la cellulite, mentre sono sconsigliati per
chi soffre di disturbi renali, di calcoli, prostatiti e cistiti.
Un vegetale denso d'umore
Un po' di storia
Originario delle zone limitrofe del bacino mediterraneo, con espansione
anche in alcune regioni dell'Asia e dell'Europa centrale, l'asparago era
conosciuto anche nell'antichità dagli Egizi, dai Greci e dai Romani.
L'antica Grecia ne importò la coltivazione e, secondo il suo costume,
identificò nel nome la precisa caratteristica vegetale dei freschi germogli:
li definì con felice intuizione 'densi d'umore', cioè asparagi.
La 'Storia delle piante' del greco Teofrasto, risalente a circa 300 anni
prima di Cristo, fornisce la più antica documentazioneletteraria relativa
a questo ortaggio.
Catone lo citò nel suo 'De agrocoltura', mentre Plinio e Columella nelle
loro opere illustrarono la tecnica di coltivazione del carciofo.
Varietà
Gli ortaggi che arrivano sulle tavole sono i giovani fusti teneri (detti
turioni). I fiori sono piccoli e giallastri, a sei petali; i frutti sono
bacche rosse, grandi come piselli.
Numerose le specie di asparago che crescono spontanee nei boschi come
Asparagus tenuifolius, a volte raccolto per uso alimentare. Altre sono
coltivate a scopo ornamentale come Asparagus plumosus , detto comunemente
asparagina, a fronde piumose, leggerissime, di color verde intenso, usate
per ornare mazzi di fiori, e l'Asparagus sprengeri, flessuoso e ricadente,
utilizzato per guarnire le ringhiere ed i balconi.
Coltura
Per la coltura sono necessari terreni sciolti drenati, arricchiti di buone
concimazioni organiche. La coltura dell'asparago è generalmente praticata
in pieno campo, ma si presta anche alla semi-forzatura in serra.
Clima
Sopporta bene sia il freddo che il caldo
Terreno
Cresce bene nei terreni sciolti e fertili, le zone di sabbia fertile sono
ideali per l'asparagiaia
Produzione in Italia
In Italia, la coltura dell'asparago è assai diffusa: le regioni con maggiore
produzione sono Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte, Lazio e Liguria.
In Italia la coltivazione dell'asparago interessa circa 5.500 ettari,
da cui si ottiene una produzione superiore alle 30mila tonnellate.
Caratteristiche
Appartenente alla famiglia delle Liliacee (la stessa di aglio, cipolla,
mughetto e giglio), l'asparago contiene anche l'asparagina, un monoammide
dell'acido aspartico, responsabile del caratteristico profumo che si sprigiona
durante la cottura.
Mariella Belloni
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