L'alcol come fattore di rischio
di Filippo Giovannelli
Affrontando l'alcol con un'approccio diretto alla potenzialità della molecola
alcolica più presente nelle bevande, l'etanolo è un alcol a corta catena,
noto anche come alcol etilico, la sua formula chimica è CH3CH2OH. Esso
è completamente solubile ed è prodotto in natura dalla fermentazione degli
zuccheri, è l'alcol più diffuso e l'unico adatto al consumo alimentare.
Genericamente l'alcol è una sostanza tossica, ha potenzialità cancerogene
e crea dipendenza.
Il consumo continuativo d'alcol è uno dei principali fattori considerati
a rischio per la salute in generale.
Bere è un comportamento acquisito, individuale e familiare e come tale
può essere controllato, esso rappresenta comunque un rischio per il consumatore,
per i familiari e per il contesto umano che si trova intorno al consumatore
di alcol, compreso il luogo di lavoro. In particolari situazioni di esalazioni
e contatti con solventi chimici, metalli volatili e duri, inquinamento
acustico, stanchezza, sonnolenza indotta, freddo ed altri fattori aggravanti,
l'assunzione di alcol aumenta il rischio di sviluppare malattie, sia professionali
che non, l'alcol può esporre a forti rischi di incidenti o infortuni.
E' fondamentale quindi la parte preventiva, soprattutto negli ambienti
lavorativi, Alcol e lavoro sono due contesti che non vanno d'accordo.
Se il consumo occasionale di alcol o anche un singolo abuso, non viene
valutato nella giusta maniera e non abbastanza arginato nel contesto lavorativo,
può essere causa incidenti anche gravi.
Un po' di dati:
Il fattore di rischio rappresentato dall'abuso d'alcol lo si può distinguere
come generico e specifico.
- Il 10-12% di tutti i lavoratori con età maggiore di 16 anni ha problemi
legati all'abuso o alla dipendenza da alcol (fonte: (ILO) Organizzazione
Internazionale per il Lavoro);
- Il 45% dei manager ha un abuso occasionale o continuativo di alcol
(fonte: (GIDP-HRD) Associazione Dirigenti Risorse Umane);
- Gli incidenti stradali a seguito dell'assunzione di alcolici (infortunio
"in itinere" più infortunio in orario di lavoro), rappresentano più
dell'11% dei circa 940.000 infortuni sul lavoro all'anno in Italia.
L'alcol non è un cibo come la pasta o la carne, nel senso che non alimenta
l'organismo, non è necessario all'organismo. Esso apporta un grado calorico
minimo (7 kcal per grammo). Gli organi del corpo umano che sono più danneggiati
dall'abuso di alcol sono il fegato e il sistema nervoso centrale. Anche
se consumato saltuariamente e in piccole dosi, l'alcol può indurre sonnolenza,
in particolar modo dopo i pasti.
Altre sono le malattie in cui l'alcol è concausa importante: cirrosi epatica,
alcolismo, psicosi alcolica, intossicazione etilica, gastrite alcolica,
cardiomiopatia e polineuropatia alcolica, stroke emorragico, sindrome
feto-alcolica ecc.
Non trascurando atti di violenza intenzionale sia verso se stessi che
verso gli altri, suicidi, violenza familiare, crimini violenti, comportamenti
criminali e danni prodotti alle persone in quanto vittime, inclusi il
furto e lo stupro.
Il quadro pare allarmistico ma dobbiamo confrontarci seriamente con la
realtà.. Evitarlo è semplicemente un gesto di buon senso dovuto alla responsabilità
dell'individuo. Ecco perché il consumo consapevole dell'alcol dovrebbe
essere una parte fondamentale degli scopi sociali di ogni associazione
e status di gruppo.
La riduzione dei danni causati dall'alcol è, attualmente, una delle più
importanti azioni di salute pubblica che gran parte degli Stati Europei
si preparano a realizzare per migliorare la qualità della vita dei propri
cittadini.
Filippo Giovannelli
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