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Esperto Ugo Baldassarre
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Anteprima Taurasi 2003: l'ultima, la prima in casa di Ugo Baldassarre L'evento nell'evento: il Castello Finalmente. Sabato 2 dicembre 2006, data in cui si è svolta la consueta rassegna che in anteprima svela alla stampa, alla critica ed ai consumatori la qualità della produzione del blasonato Taurasi annata 2003, rappresenta in realtà una data storica non solo per il nobile vino e per l'omonima comunità irpina, ma per tutta l'enologia e la vitivinicoltura della Campania e del Sud Italia. Al di là di retorici proclami ed enfatizzazioni di sorta infatti, l'evento più importante questa volta non è consistito nella rassegna delle produzioni d'eccellenza, bensì nella definitiva riappropriazione di un pezzo della storia e della cultura popolare. La vera anteprima, invero, consiste nell'attesissima riapertura del Castello del borgo, una magnifica struttura edificata prima dai Longobardi, poi distrutta a causa delle guerre portate dai Saraceni e quindi riedificata dai Normanni. Con la successiva dominazione angioina il Castello, dopo che Taurasi era praticamente stata rasa al suolo dalle invasioni barbariche, acquista la sua fisionomia definitiva, nell'assetto architettonico voluto dal principe Carlo Gesualdo, che proprio qui celebrò il suo secondo matrimonio con Eleonora d'Este. Il Castello, che già in occasione della rassegna odierna è in grado di offrire una superficie interna recuperata di più di 1300 metri quadri, in primavera sarà in grado di ospitare un moderno Centro Servizi per valorizzazione del comparto vitivinicolo, con info-point, esposizioni permanenti e spazi multimediali per informazione avanzata. Lo stesso Castello, la cui ristrutturazione è dovuta all'insigne Massimo Pica Ciamarra, emblematicamente diverrà anche sede dell'Enoteca Regionale dei vini d'Irpinia, colmando una lacuna inammissibile per un'area simbolo della produzione di qualità, riferimento dell'intera regione e di tutto il Sud. Presso il maniero inoltre saranno allocate le sedi delle maggiori organizzazioni che operano a sostegno del comparto, a cominciare dal Consorzio di Tutela e dall'associazione delle Strade del Vino; anche la locale Comunità Montana del complesso Terminio-Cervialto e la neonata associazione dei ristoratori di qualità della provincia, Mesali d'Irpinia, troveranno proprio nel Castello la sede più idonea a rappresentare le proprie iniziative. Sicuramente l'utilizzo di una sede comune da parte di attori eterogenei ed impegnati su fronti diversi, non potrà che favorire lo sviluppo di strategie comuni ed integrazioni d'intervento. L'entusiasmo popolare Mentre stampa e produttori nel pomeriggio di sabato 2 dicembre sono impegnati nelle pur ardue argomentazioni a sostegno delle famose stelle da attribuire all'annata 2003 del Taurasi, qualcosa sta accadendo fuori dal Castello, lungo le rampe d'accesso. Una folla allegra e chiassosa, festante ma ordinata al tempo stesso, da più tempo si sta accalcando lungo gli antichi scaloni. Dopo le passate edizioni, organizzate sì a Taurasi ma tra anonime mura o, peggio, sotto un tendone da Polisportiva, all'orgoglio dei più non sembra vero di poter provare, proprio tra le storiche mura simbolo di casa, l'emozione di gustare in anteprima il nettare tanto amato. La contagiosa atmosfera non si arresta neanche ai soli visitatori locali, giacché tra la folla intuiamo e distinguiamo la presenza di tanti curiosi e appassionati che provengono da altre province, da ogni parte della regione. Persino i produttori, allineati dietro i loro banchetti da degustazione disseminati per le sale del Castello, si lasciano prendere da questa forma di contagio e si intrattengono a lungo con gli ospiti, interscambiando opinioni e persino brindando con il proprio vino! E' questo, senz'altro, l'aspetto più vivo e schietto di questa manifestazione, l'esemplificazione migliore delle capacità intrinseche di comunicazione del vino: raramente in queste degustazioni si vedono rompere gli schemi, così, simpaticamente e comunque…senza alzare troppo il gomito!! Potere del Taurasi… Ugo Baldassarre |