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Esperto Ugo Baldassarre
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Anteprima Taurasi, il Convegno di Ugo Baldassarre Sabato, in contemporanea con la degustazione del Taurasi, nella bellissima Sala Consiliare taurasina, si è svolto anche un convegno, dal tema particolare ed intrigante: "Turismo enogastronomico: come soddisfare le aspettative e centrare i target". La linea comune di pensiero emersa dalla discussione, coordinata da Alfonso Ruffo, direttore de "Il Denaro" - il maggiore organo di informazione economica del Sud Italia -, è rappresentata dal riconoscimento di un nuovo possibile tipo di turismo legato al vino, il cui sviluppo può rappresentare un fattore rilevante per l'intera economia irpina. E' quanto in particolare ha sostenuto Ivo Allegro, responsabile del Progetto Area Taurasi Valle del Calore, che ha evidenziato altresì come proprio il grande patrimonio enogastronomico dell'area possa rappresentare il fulcro di un nuovo sistema, anche come valida alternativa al "sostenuto declino dei soggiorni balneari e come ideale estensione del trend positivo del turismo delle città d'arte". Laura Somma, imprenditrice esperta di turismo, ha poi posto in evidenza la variegata composizione e la ricchezza degli elementi che possono contribuire all'attrazione turistica: "Vino, castelli e chiese vanno però messi a sistema per offrire al turista qualcosa di completo e competitivo". Tanti tasselli da mettere in ordine, insomma, capaci di interagire e di integrarsi. "Strutture ricettive e servizi d'accoglienza adeguati, da realizzare a seguito di percorsi formativi mirati - continua Somma - rappresentano le tappe necessarie, affinché il turismo del vino possa funzionare". Anche Andrea Rea, docente senior della Sda Bocconi, ha messo in rilievo come il vino rappresenti un'arma vincente dell'economia e del territorio, e non solo a livello locale: "esiste un teorema che accomuna nello sviluppo del marketing territoriale turistico la Campania, e segnatamente la Valle del Calore, con l'intera penisola italiana: entrambe possono attraverso opportune strategie vincere la rispettiva agguerrita concorrenza, nazionale ed internazionale, proprio sul terreno del turismo del vino". La ricetta del successo, invece, viene individuata da Luciano Pignataro, giornalista e critico enoico, nella grande peculiarità del vitigno autoctono che è a base del Taurasi: l'aglianico. "In una fase di profonda omologazione del gusto quelle stesse motivazioni che un tempo penalizzavano l'aglianico, ne fanno oggi uno dei vitigni più amati e in particolare uno di quei fattori oggi lo rende assolutamente unico: l'autenticità". Dalla discussione inoltre è emersa la necessità di sviluppare maggiori sinergie sul territorio, tra amministratori locali e tra questi e la Provincia, rappresentata per l'occasione dal dirigente del Settore Cultura e turismo, Filippo Doria. L'invito ad "un maggiore impegno da parte delle amministrazioni locali per l'incremento delle occasioni di turismo" è venuto anche dal console del Touring Club Italiano per la Provincia di Avellino, Giacinto Pelosi. Collaborazione e sinergia, queste le parole d'ordine del convegno, dall'inizio alla fine, auspici già presenti negli interventi di due dei sei sindaci dell'area, Antonio Buono, sindaco di Taurasi, e Eugenio Abate, sindaco di Montemiletto. Proprio l'azione sinergica di questi due sindaci ci rappresenta un esempio dei possibili risultati perseguibili, sia nell'ambito del turismo enogastronomico sia in relazione a temi di più ampio respiro, ogni qualvolta però si riescano a superare personalismi e localismi, sfruttando invece risorse e strategie comuni. Ugo Baldassarre |