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Esperta Zina Li Donni
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Cenoni tradizionali di Natale e San Silvestro nel Salento di Zina Li Donni A Lecce, spesso, ad una ricorrenza corrisponde la tradizione di mangiare un certo piatto. Questa abitudine è più rigida in occasione delle feste più importanti dell’anno. Qualche giorno prima di Natale, in tutte le case, si riuniscono più generazioni femminili per preparare i “purcedduzzi” che regneranno sulle tavole di ricchi e poveri per tutto il periodo delle festività. Se ne preparano vari “piatti”, ma pochi rimarranno in casa, gli altri sono infatti destinati ad essere regalati! Io li regalo a te, tu li offri a me. Queste le conversazioni ricorrenti in quel periodo tra le “mamme di casa”: ”Quest’anno ti sono venuti proprio bene” “Io ho una ricetta segreta che faceva già la mamma mia”…” No i suoi non mi piacciono che’ sono troppo oliosi,… “Forse c’era troppo miele!?”…”Io ci metto il lievito”…”Io no, e mi vengono sempre benissimo…”. Si prepara anche il pesce di pasta di mandorla con la faldacchiera… “Ma tu la pasta di mandorla la cuoci?” “No a me piace più morbida...” “Ma la migliore è sempre quella delle suore…” “Ma sai quanto costa quest’anno?…” “ A me non piace!.. però la devo tenere se no, non mi sembra neanche Natale…” “ E poi se viene qualcuno, … per offrire….” Oltre che i purcedduzzi e le cartellate, la pasta di mandorle…un altro elemento fisso del menu della vigilia è il pesce, in particolare il capitone (per i cultori, non spellato e messo in pentola vivo), cucinato al sugo o anche alla brace, con le foglie di alloro che separano i singoli pezzi e che danno un aroma inconfondibile. Così esaltava questa qualità di pesci Francesco Berni: …”provar vi possa chi non v’ha provati, come voi siete in ogni modo buoni, caldi, freddi, in tocchetti e marinati” Sulle tavole dei Salentini di oggi e di ieri, non mancano neppure i frutti di mare: ostriche, noci, cozze pelose e, (anche se non si dovrebbe!), datteri. Zina Li Donni |