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Esperto Luigi Antonelli
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LA MIA TERRA Olevano Romano raccontada da Luigi Antonelli Cosa dire di Olevano Romano? E' un sorridente paesino arroccato sul monte Celeste a 571 metri s.l. del mare. E' immerso in un paesaggio circostante molto suggestivo e per questo è stato ispirazione di molti artisti nel periodo del romanticismo. Il primo documento medioevale che parla di Olevano è una bolla (Lettera papale o episcopale munita di sigillo pendente) del Papa Giovanni XII del 958 con la quale si riconfermavano tutti i beni del Monastero Benedettino di Subiaco. Dopo l'anno mille le maggiori famiglie romane si impossessarono sempre di più delle terre del Lazio e così anche Olevano che durante il Pontificato di Alessandro III (1159-1181) è sotto la custodia dei Frangipane che lo cedettero in cambio del "Castro Tiberia" al Papa stesso. Una bolla di Papa Onorio III del 20 giugno 1217 ricorda Olevano come un bene del Monastero di Subiaco ma subito dopo passò sotto il dominio dei Colonna sino al 1614 quando fu venduto da Francesco Colonna al Cardinale Scipione Borghese. L'ultimo signore di Olevano fu il principe Camillo Borghese (1775-1832) marito di Paolina Bonaporte sorella di Napoleone che si dice abbia soggiornato nel castello di Olevano. Durante la lotta per il risorgimento e l'unità d'Italia Garibaldi il 20 aprile 1849 entrò in Olevano sul suo cavallo bianco e dall'alto delle sua fortezza esploro il territorio circostante in direzione dei confini del Regno di Napoli. Carlo Knebel (1810-1877) pittore svizzero presente all?evento eseguì una pittura della scena ed oggi il quadro è esposto a La Sarraz in Svizzera. La città di Olevano, forse non troppo conosciuta tra gli italiani, è però sempre stata apprezzata dagli stranieri, ed in particolare dai tedeschi che, scoperta la località grazie al pittore tirolese Koch, la considerarono una tappa d'obbligo soprattutto per gli studiosi di Belle Arti. Ancora oggi, un vecchio bosco di querce circostante la città, denominato "La Serpentari", appartiene all'Accademia Prussiana di Belle Arti di Berlino ed il colle dei Baldi con il suo vecchio casale (cenacolo di artisti e poeti), porta invece le insegne della Accademia di Belle Arti di Bonn. Dista dalla capitale circa 60 Km. I luoghi da visitare sono: le mura ciclopiche; il centro storico; i ruderi della Rocca; la chiesa di S. Margherita, quella di san Rocco e il Santuario dell'Annunziata; Casa Baldi. Olevano è immerso tra vigneti ed oliveti e deve la sua fama nazionale ed internazionale soprattutto al vino. La qualità di uva prevalentemente coltivata è il Cesanese di Olevano che deriva quasi completamente dall'uva raccolta dai vari contadini locali. Conformemente alla tradizione locale, il disciplinare di produzione ammette la presenza di una piccola percentuale di vitigni a frutto bianco, la cui funzione principale consiste nell'innalzare il tenore di acidità e conferire maggiori profumi al vino. Nella tuttora vitale tradizione delle osterie romane, il Cesanese di Olevano Romano (insieme a quello di Affile) vive nei primissimi mesi di ogni anno una sua stagione felice, atteso ed apprezzato dalla clientela che lo pretende dolce, o almeno abboccato, in abbinamento ai più classici piatti della cucina popolare come i salumi stagionati, primi piatti con sughi di carne, bianco o nero d'agnello alla cacciatora, fegatelli di maiale alla griglia trippe in umido coniglio arrosto. La zona di produzione è il territorio comunale di Olevano e parte di quello di Genazzano. Uva a bacca nera . Vite storica a quanto risulta autoctona delle vigne intorno a Roma. I vitigni sono il Cesanese di Affile e possono concorrere i vitigni di Sangiovese, Montepulciano, Barbera, Trebbiano e Ottonese. Ha un colore rosso rubino che con l'invecchiamento tende ad essere granato. Ha un profumo delicato e caratteristico del vitigno di base sapore morbido e generalmente amarognolo. Può essere prodotto nella versione secco o asciutto, amabile e dolce. Viene prodotto anche nei tipi frizzante e spumante. Ha una gradazione alcolica minima del 12%. Dista dalla capitale circa 60 Km. . I luoghi da visitare sono: le mura ciclopiche; il centro storico; i ruderi della Rocca; la chiesa di S. Margherita, quella di san Rocco e il Santuario dell?Annunziata; Casa Baldi. Antonelli Luigi |