Il Murazzano Dop
Origini e Storia
Il Murazzano è uno dei quattro formaggi a Denominazione di Origine della
provincia di Cuneo. Viene prodotto da tempo immemorabile nella Comunità
Montana dell’Alta Langa; 43 piccoli comuni che caratterizzano la parte
più intatta delle Langhe piemontesi. Conosciuto anticamente anche come
Toma o Robiola, questo formaggio ha come epicentro produttivo l’omonimo
comune di Murazzano ed è divenuto oggi un importante gioiello caseario.
Come tutte le robiole piemontesi, formaggi a pasta molle derivati quasi
sempre da latte crudo, questo prodotto costituisce l’ espressione di tutta
la tradizione contadina locale che ha sempre trovato nel formaggio una
fonte importante di sostentamento.
La concessione della Denominazione di Origine del 1982 e la successiva
attribuzione della DOP nel 1996 al Murazzano hanno contribuito al successo
ed all’affermazione delle Robiole del Piemonte anche al di fuori dei confini
dei mercati prettamente locali.
Le particolari caratteristiche organolettiche del Murazzano sono dovute
all’utilizzo del latte di una particolare razza ovina autoctona, la Pecora
delle Langhe alimentata con foraggi provenienti dalla zona di produzione,
che dopo aver seriamente rischiato l’estinzione, ha conosciuto una importante
ripresa negli ultimi anni. Il disciplinare prevede l’utilizzo di latte
ovino in misura minima del 60% con la possibilità di aggiunte di latte
vaccino in misura massima del 40%. Le forme più pregiate che sono prodotte
con latte ovino al 100% ed hanno un contenuto di grassi non inferiore
al 53% possono recare la scritta “latte di pecora” in etichetta.
E’ un formaggio grasso (min. 50%) , a pasta fresca, prodotto in forme
cilindriche con facce piane di peso variabile tra i 300 ed i 400 gr. La
pasta si presenta di colore bianco latte con struttura morbida e consistente.
La crosta è assente nelle forme fresche per creare una leggera patina
giallo paglierino tenue nelle forme più stagionate. Viene messo in commercio
rivestito di un’apposita etichetta che reca il marchio della DOP: una
“M” stilizzata.
Tecnica di produzione
Viene utilizzato il latte di due mungiture giornaliere che viene riscaldato
a 37° ed al quale si aggiunge del caglio liquido di vitello. Dopo la coagulazione
si effettua la rottura della cagliata in due tempi per facilitare l’espulsione
del siero . La cagliata ottenuta viene poi immessa nelle tradizionali
forme cilindriche a fondo forellato per la stagionatura. Durante il periodo
di maturazione le forme vengono rivoltate e lavate quotidianamente con
acqua tiepida. La salatura va effettuata a secco. Il periodo di maturazione
va da 4 a 10 giorni ma il può reggere un periodo di stagionatura fino
a due mesi.
Abbinamenti
Il Murazzano si distingue per la finezza dei suoi profumi che ricordano
il latte ovino e , talvolta,per i delicati sentori vegetali. Si degusta
in abbinamento ai vini della zona con una particolare predilezione per
la Barbera d’Alba fino a sposarsi , nelle versioni più mature, con i rossi
più aristocratici della Langa quali Barolo e Barbaresco. Si degusta preferibilmente
a fine pasto solo od accompagnato ad altri formaggi piemontesi.
Barbara Ferraro
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